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Salerno: il 1968 e gli anni Settanta, origini e storia di una ... - Hop Frog

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Saggi<br />

Fermenti, all’inizio solo fleb<strong>il</strong>i ed incerti, iniziavano ad incidere, prima in maniera<br />

sotterranea e poi sempre più chiara ed evidente, sul contesto d’insieme d’<strong>una</strong> società<br />

locale tra<strong>di</strong>zionale, tranqu<strong>il</strong>la, per tanti versi stagnante e limacciosa.<br />

La più ampia circolazione <strong>di</strong> notizie e informazioni, la costante ricerca <strong>di</strong> un<br />

confronto e <strong>di</strong> <strong>una</strong> comune riflessione su quanto succedeva a livello internazionale,<br />

consentivano l’apertura <strong>di</strong> <strong>una</strong> finestra sul mondo ed aiutavano l’avvio <strong>di</strong> <strong>una</strong><br />

fuoriuscita dalle anguste <strong>di</strong>mensioni,locali e circoscritte, in cui fino ad allora aveva<br />

continuato a scorrere <strong>il</strong> tempo <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> lavoro delle generazioni antecedenti,dei<br />

padri e dei nonni dei giovani del tempo.<br />

L’accesso ad un grado <strong>di</strong> più ampia e approfon<strong>di</strong>ta conoscenza del mondo,<br />

l’affermarsi <strong>di</strong> <strong>una</strong> idea della cultura non separata ma sempre più strettamente<br />

intrecciata alle vicende della vita reale de<strong>gli</strong> uomini, permettevano <strong>di</strong> contestare, a<br />

fondo, l’idea <strong>di</strong> un percorso della propria esistenza in<strong>di</strong>viduale già in precedenza,<br />

rigidamente, da altri in larga misura preor<strong>di</strong>nato e definito.<br />

Si manifestò così l’in<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> quella giovane generazione, davanti a cui<br />

iniziava ad aprirsi un mondo nuovo, <strong>di</strong> seguire e riprodurre, per inerzia, le funzioni<br />

esercitate dai padri, un lascito <strong>di</strong> cui anzi, se del caso, ci si doveva definitivamente e<br />

per sempre liberare. E poi le certezze antiche ed in<strong>di</strong>scutib<strong>il</strong>i, i dogmi profusi a piene<br />

mani su un presunto e inalterab<strong>il</strong>e assetto dei poteri e delle gerarchie, proposti ai<br />

giovani nella fami<strong>gli</strong>a e nella società, iniziarono a perdere autorevolezza, smalto ed<br />

efficacia. Germinava la rivolta, l’opposizione dei fi<strong>gli</strong> contro i padri. La scuola,<br />

apparsa in tutti <strong>gli</strong> <strong>anni</strong> antecedenti quale elemento statico <strong>di</strong> conservazione ostativo<br />

ai cambiamenti ed incapace <strong>di</strong> produrre adeguate innovazioni grazie a un più fecondo<br />

collegamento con le moderne esigenze della vita, corpo separato ed impermeab<strong>il</strong>e a<br />

qualsivo<strong>gli</strong>a attiva mutazione, apparve in quel momento <strong>il</strong> nervo, più scoperto e<br />

vulnerab<strong>il</strong>e, <strong>di</strong> un’organizzazione sociale, invece bisognevole <strong>di</strong> profonde ed incisive<br />

riforme strutturali.<br />

La scuola e chi la <strong>di</strong>rigeva, tranne spora<strong>di</strong>che e rarissime eccezioni, non colse ciò che<br />

stava maturando nel suo seno, la prorompente carica d’un bisogno e <strong>di</strong> un desiderio<br />

nuovo <strong>di</strong> libertà e giustizia, l’insopprimib<strong>il</strong>e esigenza <strong>di</strong> <strong>una</strong> svolta profonda e<br />

ra<strong>di</strong>cale. Entrava in crisi l’equ<strong>il</strong>ibrio <strong>di</strong> poteri che aveva segnato le stagioni<br />

precedenti e che ora appariva pericolosamente instab<strong>il</strong>e. La classe politica <strong>di</strong>rigente<br />

<strong>di</strong>ffusamente intesa,<strong>di</strong> contrasto,si ritrasse ed anzi sembrò piegarsi su sé stessa. La<br />

tregua recentemente concordata, tra capitale e lavoro, non reggeva più e la fa<strong>gli</strong>a, che<br />

cominciava ad aprirsi sotto l’apparentemente tranqu<strong>il</strong>lo scorrimento delle cose,<br />

avrebbe <strong>di</strong> lì a poco prodotto <strong>una</strong> deflagrazione <strong>di</strong>ffusa e prorompente.

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