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Salerno: il 1968 e gli anni Settanta, origini e storia di una ... - Hop Frog

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Saggi<br />

Angola, nell’America latina, apparvero le scansioni, <strong>di</strong>stinte e convergenti, dell’unica<br />

pellicola del grande f<strong>il</strong>m <strong>di</strong> quel mondo inquieto che si era messo in movimento.<br />

Nel mondo occidentale le Università furono <strong>il</strong> cuore pulsante della contestazione.<br />

Prima a Berkeley, più avanti a Francoforte in Germania, all’Università <strong>di</strong> Nanterre e<br />

poi alla Sorbona in Francia, dove un nucleo <strong>di</strong> intellettuali inquieti e coraggiosi, come<br />

Foucault, Touraine, Mallet, Morin, aveva iniziato a produrre <strong>una</strong> critica pungente ed<br />

affinata contro i processi <strong>di</strong> burocratizzazione delle forme più brutali e ingiuste del<br />

potere, all’ovest come all’est. Herbert Marcuse, Max Horcheimer, Theodor W.<br />

Adorno, Bertrand Russell, Jean Paul Sartre e Albert Camus, ma anche <strong>di</strong>rigenti del<br />

movimento quali Ru<strong>di</strong> Dutschke e Daniel Cohn Ben<strong>di</strong>t, <strong>di</strong>vennero ben presto i<br />

leaders <strong>di</strong> masse giovan<strong>il</strong>i sterminate alla ricerca <strong>di</strong> nuovi riferimenti, <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse,<br />

originali e suggestive identità.<br />

I successi delle lotte <strong>di</strong> liberazione nazionale sembravano percettib<strong>il</strong>mente <strong>di</strong>mostrare<br />

la praticab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> <strong>una</strong> strada, <strong>di</strong>versa ed alternativa, allo stanco e consumato, <strong>di</strong>stante<br />

e inefficace parlamentarismo dei consunti sistemi politici al tempo dominanti. Nel<br />

sentire comune apparivano ormai svuotate <strong>di</strong> valore, e inefficaci, le se<strong>di</strong> della pratica<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> democrazia formale apparsa ormai incapace <strong>di</strong> scalfire,alle ra<strong>di</strong>ci, <strong>il</strong> grumo<br />

concentrato <strong>di</strong> ingiustizie ed orrori <strong>di</strong> cui era <strong>di</strong>sseminata la vita dei <strong>di</strong>versi Stati<br />

nazionali.<br />

L’analisi <strong>di</strong> massa si spinse ancora oltre. Nacque un nuovo mito, in Italia: quello della<br />

“Resistenza tra<strong>di</strong>ta”. La Lotta <strong>di</strong> liberazione nazionale, che tanto sangue era costata,<br />

lungi dall’aver prodotto l’agognata giustizia e libertà, aveva piuttosto comportato <strong>il</strong><br />

reiterarsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sugua<strong>gli</strong>anze, antiche e devastanti. I padri erano rei e responsab<strong>il</strong>i <strong>di</strong> un<br />

tale inaccettab<strong>il</strong>e stato delle cose.<br />

In Italia fu <strong>il</strong> Partito Comunista ad essere in<strong>di</strong>viduato come l’artefice <strong>di</strong> <strong>una</strong> speranza<br />

resa vana dall’inganno “revisionista”, la forza che aveva <strong>il</strong>lusoriamente optato per<br />

l’avanzata parlamentare, democratica e pacifica al socialismo, ed in tal senso<br />

compromesso l’idea, palingenetica, della rottura rivoluzionaria e della liberazione<br />

dell’uomo da troppo tempo attesa. Un’analisi, come si vede, asciutta, semplificata,<br />

schematica e liquidatoria, che non concedeva alcun appello alla principale forza<br />

politica organizzata del movimento operaio. Nel convulso, incalzante procedere de<strong>gli</strong><br />

eventi era sorto un movimento, magmatico e complesso, in cui avevano finito per<br />

miscelarsi elementi <strong>di</strong>stinti e variegati, forti contrad<strong>di</strong>zioni, un in<strong>di</strong>stinto condensato<br />

<strong>di</strong> tendenze libertarie, <strong>di</strong> anarchismo ed antiautoritarismo, <strong>una</strong> confusa tensione<br />

progressiva, un vuoto da colmare.<br />

Fu un movimento <strong>di</strong> massa che comunque mantenne, per tutta <strong>una</strong> prima fase, <strong>il</strong> suo<br />

carattere unitario. Lo fu fino a quando decise <strong>di</strong> battersi contro l’autoritarismo e la

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