Salerno: il 1968 e gli anni Settanta, origini e storia di una ... - Hop Frog
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Saggi<br />
strutturalmente subalterni: quelli della riproduzione e della cura dei fi<strong>gli</strong>, la vita da<br />
consumarsi nell’esclusivo e circoscritto orizzonte domestico.<br />
Una tale,ra<strong>di</strong>cata concezione aveva ricevuto <strong>una</strong> spallata, <strong>di</strong> forte intensità, già al<br />
finire de<strong>gli</strong> <strong>anni</strong> ‘60. E’ però nel pieno de<strong>gli</strong> <strong>anni</strong> ‘70 che essa si esplicita in tutta la<br />
sua <strong>di</strong>rompente <strong>di</strong>mensione conflittuale.<br />
La batta<strong>gli</strong>a, vittoriosa, sul <strong>di</strong>ritto al <strong>di</strong>vorzio, condotta con estrema determinazione<br />
contro le forze politiche più oscurantiste ed arretrate, segnò <strong>di</strong> per sé l’inizio <strong>di</strong> <strong>una</strong><br />
netta rottura dal passato e la definizione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso e più avanzato equ<strong>il</strong>ibrio <strong>di</strong><br />
genere. 63 Anche in questa circostanza eccessi ed estremismi finirono per<br />
depotenziare, almeno in parte, l’elemento <strong>di</strong> feconda novità determinato<br />
dall’esplodere <strong>di</strong> un nuovo protagonismo femmin<strong>il</strong>e. Si ebbero avanzate ed insieme<br />
regressioni. In questo contesto un grande risalto ebbe, a <strong>Salerno</strong>, <strong>il</strong> processo<br />
Sanfratello del 1977-1978.<br />
In quella occasione un gruppo <strong>di</strong> m<strong>il</strong>itanti femministe accusò pubblicamente <strong>il</strong><br />
professore universitario per l’estrema esasperazione con cui conduceva <strong>una</strong><br />
pregiu<strong>di</strong>ziale opposizione, frontale ed ideologica, all’idea del ricorso all’aborto. Alla<br />
denuncia per <strong>di</strong>ffamazione, promossa dal docente, seguì l’atto <strong>di</strong> auto-denuncia <strong>di</strong> 45<br />
donne che, alla fine del <strong>di</strong>battimento, furono condannate al risarcimento delle spese<br />
legali. Un processo, in sostanza, perso legalmente ma in<strong>di</strong>scutib<strong>il</strong>mente vinto sul<br />
piano più squisitamente politico. Da allora in avanti maturò un metodo d’approccio<br />
ben più compiuto, equ<strong>il</strong>ibrato e consapevole, nell’affrontare un tema <strong>di</strong> speciale<br />
delicatezza e r<strong>il</strong>evanza, lacerante per le donne, troppe volte in passato relegato alla<br />
clandestinità ed anzi quasi sempre occultato nel pressoché totale oblio. La strada,<br />
comunque, era stata finalmente tracciata e la contrad<strong>di</strong>zione emersa non sarà più<br />
ricomposta col ritorno ad antiche ed usurate consuetu<strong>di</strong>ni. La nuova situazione,<br />
culturale e <strong>di</strong> profon<strong>di</strong> cambiamenti nel costume, che ne scaturirà finirà per permeare,<br />
fin nel profondo, la società che non potrà più prescindere da<strong>gli</strong> elementi <strong>di</strong><br />
prorompente innovazione messi in moto dal movimento femmin<strong>il</strong>e e femminista <strong>di</strong><br />
que<strong>gli</strong> <strong>anni</strong>.<br />
Le elezioni amministrative del 1975 videro un grande balzo in avanti del Partito<br />
Comunista Italiano ed <strong>una</strong> contrazione della capacità <strong>di</strong> consenso e <strong>di</strong> egemonia della<br />
Democrazia Cristiana. 64 Un grande successo del Partito Comunista Italiano si<br />
63 Partecipata ed avvincente fu la batta<strong>gli</strong>a del referendum del 12 maggio 1974 sull’abrogazione del <strong>di</strong>vorzio. I NO<br />
prevalsero con <strong>il</strong> 59,3% dei voti vali<strong>di</strong> contro <strong>il</strong> 40,7% che si era schierato per <strong>il</strong> SI. In Campania i No furono <strong>il</strong> 47,8%, i<br />
SI <strong>il</strong> 52,2%.<br />
64 Alle regionali del 1975 <strong>il</strong> PCI, a livello nazionale, balzò dal 27,9% del 1970 al 33,4%, passando da 200 a 247 seggi e<br />
conquistò la <strong>di</strong>rezione delle più gran<strong>di</strong> città d’Italia, al Nord, al Centro, al Sud. Straor<strong>di</strong>nario fu <strong>il</strong> successo <strong>di</strong> Napoli,<br />
dove per la prima volta verrà inse<strong>di</strong>ata <strong>una</strong> giunta rossa. La DC arretrò sensib<strong>il</strong>mente, dal 37,8% del 1970 al 35,3% del<br />
1975, da 287 a 277 seggi. Il PSI avanzò dal 10,4% al 12%, e da 67 a 82 seggi. Un buon successo ebbe anche, a destra, <strong>il</strong>