31.05.2013 Views

CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

22 ottobre - Due ladri avevano già messo a segno il furto <strong>di</strong> qualche quintale <strong>di</strong> uva da tavola<br />

nelle campagne <strong>di</strong> Rutigliano, caricandolo in sacchi <strong>di</strong> plastica. Furono notati da alcun vicini che<br />

prontamente avvisarono i vigili campestri. I due malviventi (identificati poi come originari del<br />

quartiere San Paolo <strong>di</strong> Bari e già noti alle forze dell’or<strong>di</strong>ne), intanto, si erano allontanati in auto,<br />

cercando <strong>di</strong> fuggire ma sulla strada furono fermati. Allertati i carabinieri della Stazione <strong>di</strong><br />

Rutigliano, intervenuti con una pattuglia, i due pregiu<strong>di</strong>cati furono condotti in caserma e la merce<br />

sottratta recuperata. Il bottino (l’uva) per le sue bassissime quotazioni sui mercati era considerata<br />

merce <strong>di</strong> scarso valore, ma nel momento del furto cominciava a fare gola, per la ripresa dei prezzi<br />

dovuta alla scarsità dell’offerta. Proprio per far fronte all’aumento dei furti <strong>di</strong> uva da tavola a<br />

Rutigliano e <strong>di</strong>ntorni, il Consorzio <strong>di</strong> Vigilanza aveva ad<strong>di</strong>rittura assunto tre nuove guar<strong>di</strong>e a tempo<br />

indeterminato per effettuare in modo ancor più efficace i dovuti controlli. Le campagne, in tempo <strong>di</strong><br />

crisi, tornavano ad essere, così, oggetto <strong>di</strong> interesse per gente senza scrupoli.<br />

24 ottobre - La mattina del 24 ottobre, i carabinieri del Nucleo operativo e ra<strong>di</strong>omobile della<br />

Compagnia <strong>di</strong> Gioia del Colle, intervennero a seguito <strong>di</strong> segnalazione giunta da parte <strong>di</strong> un operaio<br />

che stava effettuando dei lavori in un terreno privato a Putignano. All’interno <strong>di</strong> un muretto a secco<br />

<strong>di</strong> pertinenza del terreno, i militari rinvennero, avvolti in pellicole <strong>di</strong> cellophane, un fucile marca<br />

Benelli, cal. 12, mod. 121 sl 80, risultato rubato a Bari nell’ottobre del 1987, un fucile a<br />

cannemozze, marca FN, cal. 12, con matricola punzonata, senza manico, un fucile a cannemozze,<br />

marca Beretta, mod. 855, cal. 20, avente matricola illeggibile e un fucile marca Franchi, cal. 12,<br />

mod. chambered, avendo matricola punzonata, senza manico. Le armi rinvenute furono,<br />

naturalmente, sottoposte a sequestro penale per i successivi accertamenti al fine <strong>di</strong> verificare<br />

l’eventuale utilizzo in precedenti episo<strong>di</strong> delittuosi. Il rischio, infatti, era che quello fosse un<br />

nascon<strong>di</strong>glio utilizzato dalla malavita per nascondere e poi utilizzare le armi <strong>di</strong> volta in volta per<br />

mettere a segno rapine o ferimenti.<br />

26 ottobre - Ignoti a Grumo Appula tagliarono in contrada ‘Le Quote’ circa venti alberi <strong>di</strong> ulivo<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>o fusto in un fondo agricolo <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Michele Di Maggio, briga<strong>di</strong>ere dei carabinieri,<br />

residente nella pre-Murgia barese e che presta servizio presso la stazione <strong>di</strong> Bitetto. Le ipotesi che si<br />

posero agli investigatori furono tante: un vile messaggio intimidatorio? Uno sfregio in piena regola,<br />

un avvertimento che lasciava il segno e che apparteneva ad una logica barbara? O un semplice furto<br />

<strong>di</strong> legna? Un gravissimo gesto, a voler significare che non ci siamo <strong>di</strong>menticati. Potrebbe essere<br />

questo il senso del messaggio celato nell’eventuale atto intimidatorio ai danni del briga<strong>di</strong>ere che<br />

nella notte del 28 ottobre, per <strong>di</strong> più, tagliarono e sfrondarono venti alberi d’ulivo. Una sfida con<br />

l’Arma dei carabinieri. Prima l’abbattimento degli alberi e poi i rami tranciati quasi a voler<br />

sottolineare l’oltraggio. Le indagini comunque si mossero a tutto campo.<br />

29 ottobre - I vigilanti dell’istituto della Metronotte <strong>di</strong> Conversano, nel corso del giro notturno <strong>di</strong><br />

perlustrazione in contrada Martucci, in agro conversanese, notarono nella zona dei tendoni <strong>di</strong> uva da<br />

tavola, <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> un impren<strong>di</strong>tore agricolo <strong>di</strong> Rutigliano, sulla via vecchia per Mola <strong>di</strong> Bari, la<br />

presenza sospetta <strong>di</strong> un camion Iveco. Sospetta perché solo dei furfanti potevano, a mezz’ora dalla<br />

mezzanotte, essere impegnati nel taglio e nel carico <strong>di</strong> uva Italia, un’attività che solitamente<br />

impegna gli agricoltori la mattina presto. Alla vista della volante, due forse tre persone si dettero<br />

alla fuga facendo perdere le proprie tracce e forse fuggendo a bordo dell’auto <strong>di</strong> un complice. I ladri<br />

furono costretti ad abbandonare il camion e il bottino, circa sessanta casse <strong>di</strong> uva Italia per un valore<br />

complessivo <strong>di</strong> un migliaio <strong>di</strong> euro. I carabinieri, intervenuti su sollecitazione dei vigilanti,<br />

scoprirono che il camion risultava rubato nel mese <strong>di</strong> settembre a Rutigliano.<br />

30 ottobre - Due arresti, tre denunciati, tre persone in corso <strong>di</strong> identificazione, più <strong>di</strong> 4 quintali <strong>di</strong><br />

olive rubate, ortaggi e altra frutta trafugata, decine <strong>di</strong> auto e mezzi agricoli spariti, e un numero<br />

ingente <strong>di</strong> alberi e piantagioni danneggiate. Era il triste bollettino <strong>di</strong> guerra della campagne <strong>di</strong><br />

Bitonto dove, con l’inizio della raccolta olearia, iniziata appena nell’ultima decade <strong>di</strong> ottobre, il<br />

numero dei furti era cresciuto vertiginosamente: un fenomeno, come spiegavano gli agricoltori,<br />

sempre esistito che, però, quest’anno aveva raggiunto livelli d’allarme. L’ultimo episo<strong>di</strong>o risaliva al<br />

17

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!