31.05.2013 Views

CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Fatture contestate che rimandano all’obbligo per un impren<strong>di</strong>tore agrituristico <strong>di</strong> usare prodotti<br />

provenienti dalla stessa azienda. Nel caso <strong>di</strong> specie invece si acquistava altrove ciò che veniva<br />

consumato in azienda. Ai sol<strong>di</strong> non versati al fisco, si aggiungeva il fatto che nell’agriturismo erano<br />

impiegati venti lavoratori irregolari <strong>di</strong> cui due completamente in nero. In fine, fu accertato che la<br />

maggior parte dei <strong>di</strong>pendenti non lavoravano nei campi dell’azienda ma svolgevano mansioni<br />

attinenti esclusivamente al ristorante e all’albergo. Per tutte queste ragioni l’impren<strong>di</strong>tore fu<br />

denunciato.<br />

notte 27 – 28 <strong>di</strong>cembre - In un fondo agricolo in contrada ‘Santoria Nuova’, agro <strong>di</strong> Mesagne,<br />

furono completamente tagliati, ad opera <strong>di</strong> ignoti, i tronchi <strong>di</strong> 30 alberi <strong>di</strong> ulivo. Obiettivo del grave<br />

atto <strong>di</strong> saccheggio patrimoniale fu il proprietario dell’uliveto, il 65enne geometra Cosimo Sanasi <strong>di</strong><br />

Torre Santa Susanna. Il geometra è attualmente consigliere comunale ma sino alla primavera del<br />

2010 aveva ricoperto per molti anni la carica <strong>di</strong> assessore comunale e vicesindaco presso il comune<br />

<strong>di</strong> Torre. Il fondo <strong>di</strong> Sanasi pur ricadendo in agro <strong>di</strong> Mesagne si trova collocato in una zona agricola<br />

che incrocia i tre comuni <strong>di</strong> Mesagne, San Pancrazio Salentino e Torre Santa Susanna,<br />

caratterizzata da vasti appezzamenti <strong>di</strong> uliveti. Le indagini avviate dai carabinieri, giunti<br />

prontamente sul luogo del grave attentato, puntarono su ogni angolo della vita privata, professionale<br />

ed anche politico-amministrativa della vittima. Del resto non era la prima volta che a Torre si<br />

verificavano azioni vandaliche con taglio <strong>di</strong> alberi o danneggiamenti a impianti irrigui o strutture <strong>di</strong><br />

lavoro in zone agricole a danno <strong>di</strong> professionisti, amministratori comunali, esponenti politici <strong>di</strong><br />

varie estrazioni e tendenze.<br />

,<br />

F O G G I A<br />

Dal semestre esaminato traiamo la convinzione che l’agricoltura, in questa terra, è nel mirino<br />

della criminalità, non certo come decorrenza del periodo <strong>di</strong> riferimento, ma più che mai ora che il<br />

giro d’affari delle aziende agricole si espande e allarga i suoi confini all’estero. Di aziende che<br />

subiscono ricatti, estorsioni; piccoli e gran<strong>di</strong> furti ce ne sono a migliaia, la loro rassegnazione,<br />

però, viene certificata dal fatto che da agosto a settembre 2011 ci son state in tutta la Regione<br />

Puglia solo tre denunce per estorsione nel settore dell’agricoltura. Di certo numeri che non<br />

corrispondono alla realtà del fenomeno. D’altra parte molto spesso le estorsioni non si<br />

manifestano con la richiesta del denaro, ma anche con l’imposizione della guar<strong>di</strong>ania ai terreni o<br />

con l’obbligo <strong>di</strong> rivolgersi a un determinato rifornitore. Per il vero, sul fronte dei furti <strong>di</strong> rame<br />

(vera piaga della Capitanata) nello stesso periodo (agosto-settembre) le denunce si sono<br />

incrementate e anche gli arresti, ma tutto questo non ha posto un serio freno ai predoni che, anzi,<br />

sono <strong>di</strong>ventati sempre più audaci e pericolosi. on a caso la Capitana è il primo territorio, in<br />

Italia, per furti <strong>di</strong> cavi <strong>di</strong> rame: al secondo posto una regione, la Sicilia. Secondo gli ultimi dati a<br />

<strong>di</strong>sposizione, dal 2009 ad oggi sul territorio provinciale sono stati trafugati oltre 800 chilometri <strong>di</strong><br />

linea elettrica.<br />

I giovani agricoltori della Confagricoltura, in un loro convegno tenutosi a settembre, hanno<br />

sostenuto che i furti <strong>di</strong> rame sono forse la punta dell’iceberg <strong>di</strong> un malessere profondo. Hanno<br />

lanciato un grido <strong>di</strong> dolore, sottolineando come fosse sempre più dura la vita in campagna e<br />

denunciando una situazione troppo spesso occultata da una sensazione <strong>di</strong> paura che colpisce il<br />

derubato, senza poi escludere il triste fenomeno del . Dai furti <strong>di</strong> bestiame<br />

ai trattori, al gasolio alle centraline d’irrigazione, fino ai pannelli solari, la crescita dei furti <strong>di</strong><br />

bestiame, così come quelli <strong>di</strong> alveari <strong>di</strong>mostrano come la situazione sia <strong>di</strong>ventata insostenibile<br />

nonostante l’impegno delle forze dell’or<strong>di</strong>ne. Un appello che indubbiamente rispecchia un<br />

malessere profondo che purtroppo colpisce tutti i produttori. Si ruba, sempre secondo i giovani<br />

39

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!