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CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

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la prima fonte <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to per numerose famiglie del piccolo centro. I furti avvenivano <strong>di</strong> notte,<br />

quando il proprietario è a casa; ma anche all’ora <strong>di</strong> pranzo, approfittando dell’assenza <strong>di</strong> occhi<br />

in<strong>di</strong>screti. Un problema che, per il vero, perdurava da anni. Un problema che si era acutizzato a<br />

seguito della crisi in cui versavano i due Consorzi <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>e campestri a cui era affidata la<br />

vigilanza. Per quello <strong>di</strong> Montone era stata or<strong>di</strong>nata la chiusura da parte del Prefetto <strong>di</strong> Bari, per<br />

fallimento. Quello <strong>di</strong> Canneto non aveva risorse. Una delle vittime lamentava che gli avevano<br />

rubato una ventina <strong>di</strong> quintali <strong>di</strong> uva primizia con un danno <strong>di</strong> 1.500 euro. Era chiaro che chi rubava<br />

non aveva spese, doveva solo raccogliere. Doveva esserci, era opinione dei proprietari, un<br />

interme<strong>di</strong>ario, un ricettatore. Chi rubava grossi quantitavi presumibilmente aveva un destinatario,<br />

un grossista che ritirava la merce dalle casse e, quin<strong>di</strong>, la pagava a prezzi bassissimi. Era gente che<br />

sapeva dove l’uva era già matura in un certo periodo. Un agricoltore affermava che certi mercati<br />

sono pieni <strong>di</strong> piccoli grossisti che ricevono merce non lavorata, alla rinfusa. Cioè acquisiscono la<br />

merce e la rivendono imme<strong>di</strong>atamente in piccoli punti <strong>di</strong>sseminati in provincia. Un altro agricoltore,<br />

che possiede un ettaro <strong>di</strong> vigneto in contrada Macchialeone, al confine tra i territori <strong>di</strong> Adelfia e<br />

Casamassima, a ridosso del Baricentro, confidò che la sua uva, Red Globe, era quasi pronta e aveva<br />

preparata una rete perimetrale calata e fissata a terra con delle pietre. A lui rubavano poco per volta.<br />

Uno stillici<strong>di</strong>o, una modalità <strong>di</strong>versa da quella delle gran<strong>di</strong> quantità.<br />

notte 25-26 agosto - Molti agricoltori <strong>di</strong> Palo del Colle subivano quoti<strong>di</strong>anamente prelievi <strong>di</strong><br />

mandorle. Un fenomeno che metteva a dura prova alcuni proprietari, i quali preferivano passare una<br />

volta <strong>di</strong> più a dare un’occhiata al proprio terreno. Dopo pranzo e/o anche dopo cena. Dunque, una<br />

vera emergenza criminalità nelle campagne <strong>di</strong> Palo. Per lo più i componenti della banda operavano<br />

<strong>di</strong> notte, dopo aver scelto, durante il giorno, il mandorleto da prendere <strong>di</strong> mira. Era opinione <strong>di</strong>ffusa<br />

che la matrice fosse bitontina, ma sembrava, comunque, evidente che esisteva qualche informatore<br />

locale che conosceva bene questi posti e che potrebbe avere avuto anche l’occasione <strong>di</strong> accertarsi<br />

delle abitu<strong>di</strong>ni dei proprietari e della qualità e quantità delle mandorle. L’ultimo assalto registrato<br />

era quello avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 agosto: i ban<strong>di</strong>ti furono messi un fuga dai vigili del<br />

Consorzio guar<strong>di</strong>e campestri. I vigili rurali si erano attivati subito e collaboravano con i carabinieri<br />

in modo minuzioso, per denunciare ogni colpo, tentato o riuscito. Intanto le associazioni <strong>di</strong><br />

categoria non escludevano <strong>di</strong> promuovere una raccolta <strong>di</strong> firme da sottoporre poi all’attenzione del<br />

sindaco e questore. Insomma, questi produttori temevano che andassero in fumo i sacrifici <strong>di</strong> un<br />

duro lavoro. I malfattori, questo era certo, agivano a colpo sicuro e con freddezza. I carabinieri, da<br />

parte loro, stavano verificando anche se i ladri avessero lasciato qualche traccia, anche se non<br />

nascondevano la convinzione che chi metteva a segno i colpi, agiva con grande oculatezza, evitando<br />

<strong>di</strong> lasciare elementi utili alle forze dell’or<strong>di</strong>ne. Perciò gli investigatori invitavano le vittime dei furti<br />

innanzitutto a denunciare e gli eventuali testimoni a raccontare quanto avevano notato, non<br />

lasciandosi sfuggire <strong>di</strong> riferire anche i dettagli.<br />

26 agosto - I pannelli solari erano molto ricercati. Soprattutto dai ladri. Lo <strong>di</strong>mostrava il<br />

crescente numero <strong>di</strong> denunce <strong>di</strong> furto sporto dai proprietari degli impianti sorti nelle campagne del<br />

Sud Est Barese e le numerose operazioni svolte da carabinieri e istituti <strong>di</strong> vigilanza privati. I ladri <strong>di</strong><br />

pannelli agivano soprattutto nelle campagne, lontano da occhi in<strong>di</strong>screti. Entravano in azione nelle<br />

ore notturne e alle prime ore della mattina. Sarebbero questi, per le bande organizzate e<br />

specializzate, i momenti della giornata più favorevoli per i colpi. In quelle ore, infatti, c’è il cambio<br />

<strong>di</strong> guar<strong>di</strong> negli istituti <strong>di</strong> vigilanza e in quel lasso <strong>di</strong> tempo i malviventi avevano tutto il tempo<br />

<strong>di</strong>sponibile per smontare i pannelli e caricarli su furgoni o camion. Le bande, certamente formate da<br />

gente molto esperta, agivano anche in presenza <strong>di</strong> sistemi antifurto Gps (satellitare) e <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oallarme,<br />

perché, forse a seguito <strong>di</strong> appostamenti e dopo aver lanciato dei falsi allarmi, conoscevano<br />

il tempo <strong>di</strong> intervento degli agenti al millesimo <strong>di</strong> secondo. Molte volte, infatti, le forze dell’or<strong>di</strong>ne<br />

giungevano sul posto a colpo appena avvenuto. Per fortuna non andò così alla banda <strong>di</strong> ignoti che la<br />

sera del 26 agosto nelle campagne tra Mola <strong>di</strong> Bari e Rutigliano, fu sorpresa dal tempestivo<br />

intervento degli agenti del Consorzio <strong>di</strong> vigilanza e dei carabinieri per cui dovettero abbandonare la<br />

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