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CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

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esidente a Zapponata, perché ritenuto responsabile <strong>di</strong> aver arbitrariamente invaso un appezzamento<br />

<strong>di</strong> terreno <strong>di</strong> proprietà della 37enne M.P., residente a Foggia, allo scopo <strong>di</strong> appropriarsi delle<br />

relative colture.<br />

4 settembre - Il fenomeno non era nuovo, ma stavolta, considerato il personaggio in vista, suo<br />

malgrado, vittima, aveva creato non poco allarme tra gli agricoltori e soprattutto tra i vitivinicoltori<br />

impegnati a breve nella raccolta d’uva. Abbattuto il tendone vitivinicolo del comandante dei vigili<br />

urbani <strong>di</strong> Carapelle Guido Ventriglio. Fu lo stesso comandante a presentare denuncia ai carabinieri.<br />

Le in<strong>di</strong>screzioni <strong>di</strong>cevano che Ventriglio non avrebbe ricevuto nessuna richiesta estorsiva né<br />

minacce. Le indagini si attivarono subito, anche perché non era l’unico episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questo tipo<br />

registrato a Carapelle e nel circondario <strong>di</strong> Cerignala soprattutto e dei Cinque reali siti.<br />

5 settembre - Intensificata l’azione <strong>di</strong> contrasto all’abusivismo e<strong>di</strong>lizio da parte del Comando <strong>di</strong><br />

Polizia municipale <strong>di</strong> Foggia, che determinò il sequestro <strong>di</strong> 4 manufatti e la denuncia all’autorità<br />

giu<strong>di</strong>ziaria <strong>di</strong> 7 persone. Le costruzioni realizzate in violazione alle norme urbanistiche furono<br />

in<strong>di</strong>viduate e sequestrate a tratturo Camporeale, in località Celone e in un’altra zona rurale del<br />

territorio foggiano. In due casi erano già stati realizzati piccoli e<strong>di</strong>fici, negli altri due erano stati<br />

pre<strong>di</strong>sposti i basamenti per la futura costruzione. Nel solo caso del suolo in località Celone era stata<br />

anche abusivamente mo<strong>di</strong>ficata la destinazione d’uso del terreno agricolo, determinando il<br />

sequestro penale preventivo dell’area.<br />

5 settembre - Erano in numero assai superiore alle pochissime denunce presentate alle forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne i danneggiamenti ai tendoni <strong>di</strong> vigneti nel vastissimo agro cerignolano. Segnalazioni in<br />

tal senso giunsero un po’ dappertutto e colpirono non solo agricoltori che avevano appena<br />

accennato a vendemmiare, ma anche a chi si apprestava a farlo. Molti dei danneggiati ritenevano<br />

peraltro inutile denunciare l’accaduto nella convinzione che non si arrivava, in ogni caso, alla<br />

identificazione <strong>di</strong> persone evidentemente tanto determinate quanto sfrontate, se ad essere presi <strong>di</strong><br />

mira erano stati anche vigneti <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>e campestri. Ed un po’ dappertutto si<br />

segnalavano danni più o meno ingenti. E dopo i vari danneggiamenti a macchia <strong>di</strong> leopardo, il 5<br />

settembre comparve un nuovo volantino che parlava <strong>di</strong> ‘ultimo avvertimento’ ed intimava<br />

nuovamente ai produttori <strong>di</strong> ‘non tagliare’. Il che provocava molta preoccupazione tra i viticoltori. I<br />

loro timori erano che c’erano situazioni in cui nel giro <strong>di</strong> qualche giorno, in coincidenza con l’inizio<br />

su vasta scala della vendemmia, si doveva tagliare l’uva. Il rischio era, però, che venissero tagliati i<br />

tiranti dei vigneti, provocando crolli strutturali degli impianti produttivi.<br />

10 settembre - Sembrava essersi rasserenato il clima che girava intorno alla vendemmia 2011,<br />

dopo che si erano accesi i riflettori sui danneggiamenti ai vigneti che, secondo la lettura che ne<br />

facevano le forze dell’or<strong>di</strong>ne, potevano avere matrici <strong>di</strong>verse. E pertanto si indagava in varie<br />

<strong>di</strong>rezioni oltre ad effettuare il controllo del territorio. Il <strong>di</strong>spositivo messo in campo dalle forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne, su sollecitazione del Questore <strong>di</strong> Foggia, sembrava in grado <strong>di</strong> scoraggiare ulteriori atti,<br />

vandalici o estorsivi che fossero, ma <strong>di</strong>versi produttori preferivano effettuare anche una vigilanza<br />

<strong>di</strong>retta per <strong>di</strong>fendere gli impianti ed il raccolto. Intanto, secondo una prima stima della vendemmia<br />

al 10 settembre era stato conferito nelle cantine circa il 30% della produzione <strong>di</strong> uve da vino, tenuto<br />

conto che nel pieno della vendemmia si era entrati solo nella prima settimana <strong>di</strong> settembre.<br />

17 settembre - Ci vollero anche due aerei antincen<strong>di</strong>o per spegnere le fiamme <strong>di</strong> un vasto<br />

incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong>vampato nell’agro comunale <strong>di</strong> San Paolo Civitate, in località ‘Madonne del Ponte’. La<br />

zona interessata dall’incen<strong>di</strong>o è anche una nota meta turistica per la presenza <strong>di</strong> una chiesetta<br />

de<strong>di</strong>cata alla Madonna del Ponte <strong>di</strong> cui, ogni anno, la comunità sanpaolese celebra una speciale<br />

festa religiosa e popolare. La Protezione civile non escludeva la natura dolosa dell’incen<strong>di</strong>o, come<br />

spesso accadeva in simili casi. Sul posto, dove le fiamme avevano interessato almeno un ettaro <strong>di</strong><br />

pineta e altri quattro riservati al pascolo del bestiame per gli allevatori della zona, intervennero i<br />

vigili del fuoco, agenti della forestale, uomini dell’Arif con alcuni volontari in servizio <strong>di</strong><br />

protezione civile. Un altro incen<strong>di</strong>o interessò un’altra zona dell’Alto Tavoliere, nell’agro del<br />

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