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CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

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oppure lanciavano una catena sui fili per provocare un corto circuito e ottenere lo stesso risultato: a<br />

quel punto tagliavano e buttavano giù i cavi. La fase più pericolosa per i ladri era il trasporto della<br />

refurtiva in auto o furgoni quando era maggiore il rischio <strong>di</strong> essere intercettati dalle pattuglie delle<br />

forze dell’or<strong>di</strong>ne. Con i forconi le matasse venivano sistemati su vecchi pneumatici cui veniva dato<br />

fuoco per trasformarli in braciere, sciogliere le guaine e ricavare rame. A quel punto veniva<br />

rivenduto a prezzi che oscillavano dai 4 ai 7 euro al chilo. In città finiva ai rottamai, ma spesso<br />

veniva portato all’estero nell’est Europa e soprattutto in Cina.<br />

16 ottobre - Si concluse con il sequestro <strong>di</strong> 20 quintali <strong>di</strong> legna <strong>di</strong> provenienza furtiva e al fermo<br />

<strong>di</strong> tre persone, la vasta operazione della Polizia Municipale <strong>di</strong> Monte Sant’Angelo in località Bosco<br />

Quarto. A seguito <strong>di</strong> appostamenti e indagini tese ad accertare gli autori <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi furti <strong>di</strong> legna in<br />

danno al patrimonio boschivo nel territorio del comune <strong>di</strong> Monte Sant’Angelo, riuscirono a fermare<br />

tre in<strong>di</strong>vidui, tra cui una citta<strong>di</strong>na rumena.<br />

18 ottobre - Il fascicolo dell’inchiesta operazione ‘Danubio’, che nei giorni precedenti aveva<br />

portato all’arresto <strong>di</strong> 14 persone con l’accusa <strong>di</strong> furto ed estorsione, si arricchiva <strong>di</strong> nuove scoperte.<br />

Era proprio in una masseria <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong> Giuseppe Mazzeo, uno dei 14 indagati, che gli agenti<br />

della squadra investigativa del Commissariato <strong>di</strong> San Severo, dettero esecuzione ad un decreto <strong>di</strong><br />

perquisizione, <strong>di</strong>stricandosi tra pecore, galline, asini e cavalli. Infatti, in una mangiatoia <strong>di</strong> una delle<br />

stalle, rinvennero, ben nascosto sotto della paglia, una sacco con all’interno quattro centraline e<br />

relativi ‘spa<strong>di</strong>ni’ per l’avviamento <strong>di</strong> autovetture <strong>di</strong> grossa cilindrata. Inoltre, nascosta tra dei tubi<br />

per l’irrigazione, fu rinvenuta una busta in plastica contenente una pistola revolver calibro 38<br />

special e il relativo munizionamento pari a 35 cartucce dello stesso calibro. La pistola fu sottoposta<br />

agli accertamenti <strong>di</strong> rito, al fine <strong>di</strong> verificare se in passato era stata già utilizzata in altri eventi<br />

criminosi. Era ancora da verificare se aveva un collegamento con l’inchiesta anche il ritrovamento,<br />

<strong>di</strong> pochi giorni ad<strong>di</strong>etro, <strong>di</strong> mezzi pesanti rubati e nascosti in un capannone non utilizzato in<br />

contrada ‘Spirito Santo’ e rinvenuti sempre dalla polizia. Per completezza d’informazione riferiamo<br />

che l’inchiesta originaria ‘Danubio’ si era incar<strong>di</strong>nata su una serie <strong>di</strong> furti e relative richieste <strong>di</strong><br />

pagamento <strong>di</strong> ‘pizzo’ per ottenere i mezzi rubati. Furono ricostruite le presunte attività criminali<br />

dell’organizzazione sgominata. Ora si conosceva anche che, per l’occultamento della<br />

strumentazione atta ai furti e armi, la banda si affidava al nascosto e isolato terreno agricolo.<br />

19 ottobre - Era pur vero che i furti <strong>di</strong> rame nelle campagne del foggiano avevano subito una<br />

brusca frenata grazie al lavoro <strong>di</strong> investigazione delle forze dell’or<strong>di</strong>ne, ma questo non impe<strong>di</strong>va ai<br />

predoni <strong>di</strong> cambiare zona. Infatti, il 19 ottobre l’Acquedotto pugliese dovette interrompere<br />

l’erogazione idrica per gli abitanti <strong>di</strong> Troia e Orsara <strong>di</strong> Puglia a causa <strong>di</strong> un furto <strong>di</strong> cavi Enel ad alta<br />

tensione avvenuto in contrada San Giusto (agro <strong>di</strong> Troia) e della conseguente interruzione elettrica.<br />

L’Acquedotto dovette sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica negli abitati. I<br />

lavori <strong>di</strong> riparazione per il ripristino dell’energia all’impianto <strong>di</strong> sollevamento idrico dei due abitati<br />

furono subito avviati e procedettero ininterrottamente al fine <strong>di</strong> garantire la ripresa del servizio<br />

idrico, anche se non era possibile prevedere la durata dell’intervento.<br />

notte 23 - 24 ottobre - L’ennesimo furto <strong>di</strong> cavi <strong>di</strong> rame della linea Enel avvenne in contrada<br />

‘Madonna <strong>di</strong> Ripalta e Tavoletta’, in agro <strong>di</strong> Cerignola, un’area ad alta densità <strong>di</strong> aziende agricole<br />

dove operano anche aziende zootecniche una delle quali già colpita, il 15 luglio 2011, da un<br />

devastante incen<strong>di</strong>o che aveva mandato in fumo 50 mila balle <strong>di</strong> paglia e <strong>di</strong>versi ettari <strong>di</strong> macchia<br />

me<strong>di</strong>terranea, nei pressi del fiume Ofanto. Una vasta zona che, senza energia elettrica, era, dopo<br />

questo furto, praticamente isolata. Il furto <strong>di</strong> cavi elettrici e telefonici, nel vastissimo agro<br />

cerignolano (oltre 600mila ettari, il terzo più esteso d’Italia) era ormai una costante. Gli episo<strong>di</strong> si<br />

susseguivano a ritmo incessante, anche perché era praticamente impossibile effettuare una vigilanza<br />

costante nelle zone rurali, cosa che i ladri conoscevano bene, i quali, dopo aver saccheggiato<br />

masserie e casolari <strong>di</strong> tutto ciò che era stato possibile depredare, avevano spostato l’attenzione sulle<br />

linee a rete per ricavare dai cavi il rame che veniva poi rivenduto al mercato nero. Una vera e<br />

propria piaga, considerato, come abbiamo più volte riferito, che i tempi per i ripristini delle linee<br />

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