popoli e missione sett-ott.pdf
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SCATTI DAL MONDO EMERGENZA UMANITARIA<br />
DEL CORNO D’AFRICA<br />
Bambini attendono la loro razione di<br />
cibo in una scuola di Lolkuta in Kenya.<br />
La carestia che ha colpito il Corno d’Africa è un fenomeno<br />
aberrante e ingiustificabile. Sono oltre 14 milioni le persone<br />
che rischiano di soccombere per inedia e pandemie. Eppure,<br />
per chi conosce quelle terre come i nostri missionari, non si<br />
tratta di una vera e propria “emergenza” dettata dalla contingenza,<br />
ma di una “costante” del degrado umano. Infatti, per<br />
quanto possano esservi variazioni meteorologiche stagionali, vi<br />
sono anche altri fattori di tipo geopolitico che non vanno s<strong>ott</strong>aciuti,<br />
quali ad esempio l’assenza di uno stato di diritto in<br />
Somalia, determinato da un’accesa conflittualità, per non parlare<br />
della mancanza di sicurezza per la gente. Inoltre, la scarsità<br />
o addirittura l’assenza dei cosiddetti servizi primari in molti<br />
Paesi della regione – sia nell’ambito della sanità, come delle<br />
comunicazioni e della gestione delle acque – acuisce la soffe-<br />
A cura di EMANUELA PICCHIERINI e GIULIO ALBANESE<br />
renza delle popolazioni autoctone. Sta di fatto che l’allarme lanciato<br />
dalle organizzazioni umanitarie non può essere inteso<br />
all’insegna dell’attimo fuggente, quasi fosse un modo per appagare<br />
le coscienze. Non possiamo continuare a passare da<br />
un’emergenza all’altra dimenticando che la vera sfida nelle relazioni<br />
“Nord – Sud” è il rilancio di una cooperazione che tenga<br />
conto non solo degli effetti, ma anche delle cause del s<strong>ott</strong>osviluppo.<br />
Il punto di partenza per ogni serio ragionamento dovrebbe<br />
essere l’affermazione sacrosanta dei diritti inviolabili della<br />
persona umana, andando al di là del tradizionale “intervento<br />
tampone”. Sarebbe pertanto più pertinente parlare di globalizzazione<br />
dei diritti: dalla prassi della salute, all’istruzione; dai<br />
beni materiali, alla partecipazione politica e alla coesione sociale.<br />
La posta in gioco è alta se si considera che la visione »<br />
POPOLI E MISSIONE - SETTEMBRE-OTTOBRE 2011<br />
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