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La comunicazione istituzionale e la gestione delle risorse ... - Formez

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LA COMUNICAZIONE PER LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE<br />

<strong>La</strong> visione di un dipendente costretto a <strong>la</strong>vorare in un contesto non motivante,<br />

tipico del modello burocratico di <strong>gestione</strong> del <strong>la</strong>voro pubblico fino al<strong>la</strong> fine degli<br />

anni Ottanta, è ormai superata, per <strong>la</strong>sciare il passo a una realtà in cui il col<strong>la</strong>boratore<br />

appare maggiormente soddisfatto <strong>delle</strong> prospettive offerte non so<strong>la</strong>mente<br />

a livello personale, ma anche <strong>la</strong>vorativo (si pensi a quante ore del<strong>la</strong> giornata vengono<br />

spese sul luogo di <strong>la</strong>voro e a come possa essere importante <strong>la</strong> gratificazione<br />

personale).<br />

Di certo il quadro di compatibilità economico del paese, in termini di <strong>risorse</strong><br />

disponibili e utilizzabili per diversi investimenti nelle pubbliche amministrazioni<br />

non agevo<strong>la</strong> una situazione in cui è ancora presente un elevato tasso di discrezionalità.<br />

Se consideriamo il quadro finanziario attuale, le amministrazioni, a causa del<br />

processo di contenimento del<strong>la</strong> spesa pubblica, hanno difficoltà ad investire sull’assunzione<br />

di nuovo capitale umano. Le assunzioni sono, difatti, bloccate dalle<br />

leggi finanziarie che si sono susseguite negli ultimi anni, che hanno imposto una<br />

razionalizzazione dei costi che incide anche sul<strong>la</strong> rideterminazione <strong>delle</strong> dotazioni<br />

organiche interne all’organizzazione.<br />

Se dal punto di vista <strong>delle</strong> assunzioni questo fattore ha rappresentato un grosso<br />

limite (a causa dello sbarramento posto all’aumento o al turnover del personale<br />

con contratto a tempo determinato), non lo è stato invece sul piano del processo<br />

di <strong>gestione</strong> del personale già presente nell’amministrazione.<br />

Le amministrazioni, infatti, nell’individuare i propri fabbisogni di col<strong>la</strong>boratori<br />

hanno iniziato a riflettere sul<strong>la</strong> necessità di definire piani di intervento che abbiano<br />

come fine ultimo obiettivi di crescita del personale. Attraverso istituti quali le progressioni<br />

di carriera e <strong>la</strong> mobilità, il col<strong>la</strong>boratore già assunto viene formato e inserito<br />

a ricoprire nuovi incarichi più idonei a valorizzarne capacità e competenze.<br />

Ogni medaglia, potremmo dire a questo riguardo, ha due facce.<br />

Se da un <strong>la</strong>to con l’introduzione di queste normative vengono penalizzate le<br />

assunzioni, dall’altro viene effettuato un processo di rivalutazione <strong>delle</strong> competenze<br />

dei col<strong>la</strong>boratori già assunti che ha risvolti positivi su fenomeni che hanno<br />

causato <strong>la</strong> perdita di credibilità <strong>delle</strong> amministrazioni pubbliche come: il malessere<br />

organizzativo, un elevato tasso di assenteismo dei dipendenti e l’incremento<br />

del contenzioso interno.<br />

<strong>La</strong> necessità di trovare una soluzione a questi problemi ha portato di conseguenza<br />

al<strong>la</strong> ricerca di strumenti e metodologie che potessero dare nuovamente<br />

credibilità alle istituzioni.<br />

In questi ultimi anni, si è par<strong>la</strong>to molto, infatti, di concetti quali <strong>la</strong> fidelizzazione<br />

del cliente e <strong>la</strong> <strong>gestione</strong> <strong>delle</strong> re<strong>la</strong>zioni con il cittadino, comunemente chiamato<br />

CRM (Citizens re<strong>la</strong>tionship management) come fattori in grado di migliorare<br />

il benessere organizzativo e l’erogazione dei servizi al cittadino.<br />

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