31.05.2013 Views

Antonino - Michele - Nardelli

Antonino - Michele - Nardelli

Antonino - Michele - Nardelli

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Lungo questo confine, caratterizzato dalla massima instabilità, le creature dotate di elevata<br />

sensibilità possono sperimentare tensioni ed orizzonti nuovi ed affascinanti, mai dischiusi a quelle<br />

creature che si trovano nelle condizioni di stabilità.<br />

La prime, seguendo la propensione dell’evoluzione verso forme ancora più elevate, sono spinte,<br />

sia alla procreazione di una eredità ancora più dotata, sia alle elevazioni sublimi dell’Amore, della<br />

contemplazione, dell’estasi e dell’arte, che si estrinsecano nella dimensione escatologica della<br />

ricerca del Signore nel povero e nel sofferente, oppure nella produzione di espressioni artistiche o<br />

culturali, e nel godimento delle stesse.<br />

L’orbita dei sistemi dinamici (Palumbo 2003) rappresentatrice dell’evoluzione di queste<br />

creature le colloca al confine fra la fase di stabilità e quella della criticità, confine descritto dalle<br />

immagini frattali, caratterizzate da una Bellezza insospettata ed inspiegabile 2 ( Peitgen et al 1986).<br />

Talora, un’interazione può anche essere indotta nel dominio di coerenza dell’acqua cerebrale<br />

da un’onda sincrona di una stringa pregiata appartenente ad un’altra persona, ed allora nasce<br />

l’Amore umano. La probabilità di successo è estremamente bassa, ed è la stessa di quella del non<br />

rigetto di un tessuto, avente lo stesso profilo biochimico, ma appartenente ad una persona diversa,<br />

impiantato sul tessuto della prima persona.<br />

L’interazione è invece certa se l’onda esterna appartiene allo spettro delle onde Fi della<br />

∞<br />

relazione F = ∫ FidF<br />

i (3)<br />

(Palumbo 2001). Questo perché le onde Fi, coprendo tutto lo spettro immaginabile, devono<br />

contenere, per definizione, anche le onde sincrone alla stringa pregiata interna all’organismo.<br />

In conclusione, la Bellezza che una persona riscontra nelle forme di un’altra è l’espressione di<br />

un’interazione molto “personale” generalmente lontana dall’idea generale ed universale di Bellezza,<br />

per la mutevolezza nel tempo di quella percezione, probabilmente legata a stimoli di livelli inferiori<br />

rispetto a quello artistico.<br />

La Bellezza universale, immutabile ed avvertita da molti, è più prossima all’Ideale del Bello, in<br />

quanto le onde esterne riescono a risuonare con quelle interne di più persone.<br />

Per lo stesso motivo, l’Amore umano è raro per la scarsa probabilità del verificarsi di un<br />

perfetto sincronismo, ossia di un identico linguaggio-dimensione (Palumbo 2006a) fra due persone.<br />

L’Amore per qualche messaggio trasmesso da una Fi per esempio uno spettacolo della natura,<br />

un’opera d’arte, il sorriso di un bambino, non è infrequente. Il sentire l’Amore e la Bellezza di Dio<br />

(la F) è alla portata di tutti, in quanto qualcuna delle onde di F, presenti ubiquitariamente nel<br />

cosmo, avrà per definizione la stessa frequenza di una stringa pregiata interna a ciascun uomo,<br />

appartenente al dominio di coerenza della sua acqua cerebrale, ossia del reame del suo appreso.<br />

13. I caratteri e le finalità ideali perseguite dai sistemi naturali e dall’arte<br />

Il tentativo di spiegare l’arte e la religione con gli strumenti del pensiero scientifico<br />

(razionalità e rigore) è arduo e destinato all’insuccesso, perché l’arte e la religione si servono,<br />

2<br />

Per i non addetti ai lavori, ricordo che un sistema dinamico molto semplice, ma rappresentativo di molti<br />

fenomeni naturali, dall’oscillazione del pendolo alla legge di gravitazione universale, è quello rappresentato<br />

dalla funzione F(x) = x 2 . L’evoluzione di questa espressione ne rappresenta l’orbita, che si ottiene iterandola.<br />

Posto, per esempio x = 2, la sua iterazione consiste nel sostituire nella iterazione successiva il valore di<br />

quella precedente (Daveney, 1990) . Così, nel caso di x = 2, le iterazioni successive sono 2, (2 2 ), (4 ) 2 (16) 2<br />

…….E’ facile notare che per x < 1 le orbite tendono a zero, per x >1 tendono ad infinito e per x = 1 le orbite<br />

sono sempre uguali ad 1. Nel piano complesso, le orbite per x = 1 si collocano su di una circonferenza con<br />

centro nell’origine e raggio uguale ad 1, quelle per x < 1 sono attratte dallo zero, mentre quelle per x > 1<br />

tendono ossia degenerano verso l’infinito. Il luogo dei punti di confine, opportunamente colorate, fornisce<br />

immagini frattali di raffinata bellezza (Reitgen et al. 1986).<br />

0<br />

18

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!