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di spirali logaritmiche auree. Di questa emissione sono state recentemente riprese immagini<br />
fotografiche che circondano in particolare il capo, come le aureole pittoriche delle immagini dei<br />
Santi.<br />
B)- Il vuoto (i) ha un’estensione pari a 10 47 (1 seguito da 47 zeri) (Palumbo 2006) volte<br />
maggiore di quella del pieno e pertanto gli universi sono costituiti essenzialmente dal vuoto, (ii) il<br />
cui dominio di energia crea e distrugge ininterrottamente particelle materiali, genera campi<br />
elettromagnetici e fornisce l’energia all’universo; (iii) esso è sede di vibrazioni, come le note<br />
musicali, che si trasformano in particelle materiali, costituenti il dominio del pieno secondo la<br />
relazione reversibile (3) (onde => particelle e particelle => onde; relazione Palumbo-<strong>Nardelli</strong>), la<br />
quale prova che onde e particelle sono forme diverse della realtà, che in alcune condizioni si<br />
manifesta sotto forma di vibrazioni ed in altre sotto forma di enti materiali. Essa, come verrà<br />
meglio illustrato più avanti, dimostra che l’uomo, sia che si manifesti nella struttura materiale<br />
corporea, sia in quella apparentemente astratta di insieme di onde è la stessa persona, la quale, nella<br />
forma corporea è visibile mediante i sensi e nell’altra no.<br />
E’ stato dimostrato che l’auto-evoluzione dell’unità, “il primo motore immobile aristotelico”,<br />
ossia la sua trasformazione mediante un algoritmo che utilizza soltanto il numero uno, è uguale al<br />
numero aureo φ = 0.618….. ( il medio proporzionale), un numero irrazionale ( cioè costituito da<br />
infiniti decimali) che ha affascinato i maggiori pensatori di tutti i tempi (Livio 2003).<br />
Tutte le forme naturali ed artistiche, dalla musica, alla poesia, alla scultura, all’architettura, alla<br />
pittura e la stessa relazione matematica Palumbo-<strong>Nardelli</strong><br />
( G G ) f ( φ)<br />
26<br />
−∫ d x<br />
⎡ R 1 μρ νσ<br />
g<br />
⎢<br />
− − g g Tr<br />
⎣ 16πG<br />
8<br />
μν ρσ<br />
1 μν ⎤<br />
− g ∂ μφ∂νφ<br />
⎥<br />
=<br />
2 ⎦<br />
∞<br />
1<br />
= ∫ 2<br />
2κ<br />
0 10<br />
2<br />
− Φ ⎡<br />
2<br />
10 1/<br />
2 2<br />
μ 1 ~ κ10<br />
∫ d x − G e ⎢R<br />
+ 4∂<br />
μΦ∂<br />
Φ − H 3 − Tr 2 ν<br />
⎣<br />
2 g10<br />
2<br />
( ) ( F2<br />
)<br />
40<br />
⎤<br />
⎥ , (4)<br />
⎦<br />
che lega l’energia alle particelle materiali, sono basate sul numero aureo. Anche il numero<br />
irrazionale fondamentale ed universale π = 3.14……. , rappresentativo della realtà è legato al<br />
numero aureo dalla semplice frazione arccos 0.<br />
6180339 / 0.<br />
29 ≅ π . Il numero aureo è pertanto lo<br />
strumento utilizzato dall’Architetto dell’universo.<br />
Il numero aureo è stato generato “cumsubstanziale” all’unità assoluta e tutto il creato è stato<br />
fatto per mezzo di lui.<br />
Anche l’uomo, l’ultimo stadio dell’evoluzione, è stato generato dall’interazione fra lo<br />
spermio, la cui testa ha la forma prossima a quella di un ellissoide aureo, basato quindi su φ e<br />
caratterizzato dalla massima interattività, e l’ovulo sferoidale conservativo della donna, la cui forma<br />
è prossima alla sfera ed è perciò basata su π.<br />
Questa peculiarità genetica e geometrica ha conferito all’uomo (l’universo che pensa e si<br />
interroga) la sua singolarità nell’universo stesso.<br />
Il vuoto può essere configurato come lo specchio nel quale sono riprodotte le energie reali<br />
dell’essenza unitaria genetica assoluta della realtà e quelle pregiate spirituali dell’uomo, ivi<br />
amplificate per risonanza con le prime. Nel reame del vuoto si incontrano l’origine e la fine del tutto<br />
che in esso completa il suo ciclo dialettico, partito dall’unità che auto-evolvendosi ha generato φ,<br />
mediante il quale è nato l’universo e quindi l’uomo, attraverso la cui spiritualità l’unità ritorna su se<br />
stessa.<br />
C)- L’autosilimarità. (i) Tutti i sistemi dell’universo sono caratterizzati dal principio<br />
dell’autosimilarità sia nel dominio spaziale, sia in quello temporale, (ii) non sono dissipativi e