Antonino - Michele - Nardelli

iscontro in quelle naturali basate su valori prossimi a π = 3.14….., un numero che caratterizza le
forme sferiche e circolari), mentre la loro evoluzione è perfettamente ciclica.
2) se a’ è trascurabile rispetto ad a (come nel caso di una sola sorgente), l’onda composta è
costituita da sfere nello spazio e da circonferenze nel piano, i cui punti si muovono lungo una
spirale logaritmica aurea.
Le forme d’onda determinate da questa composizione trovano riscontro, pertanto, in quelle
naturali basate sul numero aureo φ, un numero irrazionale uguale a 0.618…….
L’evoluzione di queste forme è importante perché corrisponde alla massima interattività,
connessa al valor massimo della differenza fra l’energia potenziale a - a’ uguale ad a, perché a’ = 0.
Per questo motivo, tutti gli impianti elettrici industriali, per ottenere il massimo rendimento,
pongono uno dei poli a terra, corrispondente al potenziale elettrico zero.
3) se a’ non è trascurabile rispetto ad a, la loro composizione genera sempre spirali
logaritmiche anche se non sono auree; le forme d’onda determinate da questa composizione trovano
riscontro in quelle naturali, nelle quali, però, non è distinguibile la dipendenza dal numero aureo.
L’intensità dell’interazione è inferiore a quella precedente basata su φ, perché (per similitudine) la
corrente elettrica è proporzionale alla differenza di potenziale a - a’ che ovviamente è inferiore alla
differenza a – 0.
In tutti i casi l’evoluzione delle forme, nel dominio temporale, è ciclica.
In definitiva, tutte le forme naturali e molte di quelle artistiche sono il risultato della
propagazione di due (o più) sorgenti, l’inviluppo di ciascuna delle quali è di tipo sferoidale,
rappresentato, nel piano, da una spirale archimedea, basata su valori prossimi a π, oppure
rappresentato da una spirale logaritmica, talora aurea ed il più delle volte non aurea.
Le predette forme sono quindi marcate da segni che manifestano in maniera non distinguibile sia
il carattere di φ, sia quello di π, ed altre, ovviamente meno numerose, caratterizzate soltanto da φ
oppure solo da π.
Dal momento che arccos φ = arccos 0.618 = 0.29 π, ossia che φ e π sono legate da una
relazione semplice, segue che tutte le forme dell’universo e le loro evoluzioni sono caratterizzate
direttamente o indirettamente dal numero aureo, che rappresenta quindi l’orma impressa dal
Creatore dell’Universo, ossia lo strumento mediante il quale lo ha creato.
Infatti, avremo che:
arccos(0.6180339) = 0.904557007 e che 0.287929437 * 3.141592654 = 0.904557007, quindi:
( ) 0.
91
arccos φ ≅ ; 0. 29 × 3.
141592654 ≅ 0.
91 ⇒ arccos ( φ) = 0.
29π
. (1)
Notiamo, inoltre, che il numero 29 è un “primo naturale”, quindi della forma 6 n ± 1 , con n = 5
(avremo infatti: 6 × 5 −1
= 29 ), dove 5 è un numero di Fibonacci. Ma anche il numero 0.287929437
è connesso alle potenze di Φ inerenti il sistema musicale aureo. Infatti abbiamo:
−23
/ 7 −36
/ 7
( Φ)
+ ( Φ)
= 0.
205743595 + 0.
084179515 = 0.
28992311 ≅ 0.
287929437
Le opere d’arte e quelle della natura che evidenziano in maniera chiara il loro legame col numero
aureo, dipendenti dall’interazione fra una sorgente infinita ed una infinitesima, sono le più
espressivo e caratterizzano le funzioni e le tappe fondamentali dell’evoluzione, come la nascita
della vita, generata dall’interazione fra la sorgente infinita del Sole e quella infinitesima
dell’oscillazione di una macromolecola ed il suo sviluppo determinato dalla funzione clorofilliana,
ancora legata alla stessa interazione, dalla quale è nata la maggiore catastrofe planetaria con la
4
. (2)