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PER LA - Rivista IDEA

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iforma, abbozzata in una proposta<br />

approvata un anno fa dal Go -<br />

verno regionale e che in questi<br />

mesi è stata a lungo discussa, prevedere<br />

una riorganizzazione che<br />

passa attraverso due parole d’ordine:<br />

centralizzare degli acquisti e<br />

una migliore programmazione sa -<br />

nitaria. Non possiamo avere 70<br />

Asl, ognuna delle quali fa le trattative<br />

ai propri prezzi: serve un centro<br />

unico che acquista per tutti.<br />

Que sto lo abbiamo già fatto con un<br />

risparmio di oltre 70 milioni di<br />

euro. Un altro esempio è quello re -<br />

lativo alle emodinamiche: in Pie -<br />

monte dovrebbero essere una<br />

decina, invece ce ne sono 26 di cui<br />

10 a Torino e nessuno nel nord<br />

Pie monte. Un terzo tassello ri -<br />

guarda la riorganizzazione generale<br />

dei protagonisti della sanità. Da<br />

Torino abbiamo dettato le regole,<br />

ma io e il consigliere Gregorio ab -<br />

biamo detto da subito che Alba-<br />

Bra sarebbe stata salva, per una se -<br />

rie di specificità che sarebbero sta -<br />

te salvaguardate. Si è aperto un di -<br />

bat tito che è stato strumentalizzato<br />

da pochi, mentre la voce di mol -<br />

ti ha aiutato a ribadire l’importanza<br />

delle due Asl in Granda e il fatto<br />

che l’o spedale di Verduno, un no -<br />

socomio di qualità, ma di territorio,<br />

dovesse essere collocato in di -<br />

retta dipendenza dell’Asl».<br />

Federico Gregorio aggiunge alcune<br />

considerazioni: «La sanità re -<br />

gionale è paragonabile in questo<br />

mo mento a una cisterna bucata: se<br />

prima non si riparano le falle, è i -<br />

nutile continuare a riempirla d’acqua.<br />

La giunta Cota, con l’assesso-<br />

re Monferino, secondo la politica<br />

del buon padre di famiglia, ha già<br />

dato prova del fatto che la razionalizzazione<br />

è la risposta giusta per<br />

invertire il trend degli ultimi anni.<br />

I dati a fine 2011 dimostrano che<br />

si è riusciti ad arrivare a un risparmio<br />

di 105 milioni. Come è noto,<br />

oltre l’80% del bilancio regionale è<br />

legato alla sanità, con servizi d’eccellenza<br />

qualitativa, ma non altrettanto<br />

amministrativa, visto che<br />

nel l’ultimo quindicennio il debito<br />

sanitario è triplicato. Ciò significa<br />

che le politiche messe in atto sino<br />

a ora hanno fallito. La riforma sanitaria<br />

ha l’obiettivo di rimettere i<br />

conti in ordine, con il futuro dell’ospedale<br />

di Verduno che non<br />

viene messo in discussione, anzi<br />

se ne continua il finanziamento. A<br />

scanso di equivoci va detto, ed è<br />

giusto evidenziarlo, che il livello<br />

qualitativo della sanità re gionale è<br />

buono. Costa tanto, molti sprechi,<br />

ma almeno è buono, e questo e -<br />

merge anche da uno studio del -<br />

l’Ires. La messa in rete degli ospedali<br />

consentirà di salvare il sistema<br />

sanitario piemontese, poiché to -<br />

glierà doppioni e sprechi, co -<br />

struen do un modello di sistema<br />

in tegrato e mo derno. Le Federa -<br />

zio ni sa nitarie avranno un ruolo<br />

determinante, a cominciare dalla<br />

gestione dei contratti del personale<br />

per consentirne la mobilità fra<br />

Asl e Aso. A loro spetta anche la<br />

supervisione del la programmazione<br />

della rete ospedaliera e distrettuale<br />

e avranno compiti di supporto<br />

tecnico amministrativo negli<br />

acquisti, nella logistica e nelle reti<br />

informative. Raziona lizzando il si -<br />

stema ci sarà un beneficio dal<br />

punto di vista sia economico che<br />

organizzativo, cosa che libererà<br />

risorse a vantaggio dell’area territoriale<br />

e sociosanitaria. La riforma<br />

sanitaria inizia con la lotta agli<br />

sprechi. Degna di nota è quella<br />

attuata per ridurre i magazzini farmaceutici.<br />

In Piemonte 106 ma -<br />

gazzini per farmaci e materiali me -<br />

dici sono troppi e devono essere<br />

ridotti almeno a quattro in poco<br />

tempo, per arrivare a uno soltanto.<br />

Secondo una stima nazionale, per<br />

le sole medicine che scadono in<br />

attesa di essere utilizzate si potrebbero<br />

recuperare in Piemonte circa<br />

150 milioni di euro all’anno<br />

Sopra, da sinistra:<br />

l’assessore regionale<br />

Alberto Cirio<br />

e il consigliere regionale<br />

Federico Gregorio,<br />

promotori dell’incontro,<br />

e Paolo Monferino,<br />

assessore regionale<br />

alla sanità. Sotto,<br />

sempre da sinistra:<br />

la presidente della<br />

Commissione sanità del<br />

Consiglio regionale, Carla<br />

Spagnuolo, la presidente<br />

della Conferenza<br />

dei sindaci dell’Asl Cn2,<br />

Marzia Manoni,<br />

e Giovanni Monchiero,<br />

direttore generale<br />

dell’Asl Cn2 di Alba-Bra<br />

9 febbraio 2012 Ü 17

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