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PER LA - Rivista IDEA

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QUANDO <strong>LA</strong> LOTTA CONTRO IL CANCRO PASSA ATTRAVERSO <strong>LA</strong> LETTERATURA<br />

È stato pubblicato il libro “Laboratorio di storie-Pa -<br />

role e provette per combattere il cancro”, edito da<br />

Stefano Termanini, illustrato da Maria Rosa Lan -<br />

zoni e scritto a quattro mani da Marco Merlano e<br />

Fa bia Binci. Il libro sarà presentato il 15 febbraio,<br />

alle 17, presso il salone di rappresentanza dell’Aso<br />

“Santa Croce e Carle” di Cuneo.<br />

È un volume pieno di ottimismo e di vita, che non<br />

cita mai malattie e sofferenze e che ha la caratteristica<br />

di essere stato scritto dal dottor Merlano, ri -<br />

cercatore medico, socio fondatore dell’Onlus Arco<br />

(Attività ricerca clinica oncologica) e direttore della<br />

Struttura complessa di oncologia dell’Aso, e da una<br />

ex malata di tumore. Gli autori, da fronti diversi,<br />

conoscono l’importanza della ricerca per rendere il<br />

cancro una malattia sempre più curabile e un gior-<br />

Giovanni<br />

Monchiero, direttore<br />

dell’Asl Cn2, prorogato nel<br />

suo incarico sino al 31 marzo,<br />

ha sottolineato come mantenere<br />

le Aziende sanitarie sia una scelta<br />

utile anche per ricordare come<br />

le responsabilità vadano<br />

condivise tra Asl<br />

e comunità.<br />

(durante i primi sei mesi in cui si è<br />

agito in questa direzione si sono<br />

già risparmiati 45 milioni, ndr). La<br />

sanità piemontese ha speso nei<br />

primi nove mesi del 2011 56 mi -<br />

lioni in meno rispetto allo stesso<br />

periodo del 2010, per arrivare a<br />

fine anno a 105 milioni avanzati».<br />

«Il merito di Monferino, a mio av -<br />

viso», conclude Gregorio, «è di a -<br />

ve re una visione manageriale della<br />

sanità. Tutti quelli che l’hanno preceduto<br />

in questo ambito hanno<br />

cercato di fare del loro meglio, ma,<br />

come si dice, “le strade dell’inferno<br />

sono lastricate di buone<br />

intenzioni».<br />

L’assessore Monferino ha<br />

illustrato i passaggi cruciali<br />

legati al piano: «Bisogna<br />

partire dal fatto che dobbiamo<br />

gestire il comparto con<br />

un miliardo di euro in meno a<br />

di sposizione e dunque dovremo<br />

mettere mano alla sanità regionale.<br />

Le due linee guida della riforma<br />

sanitaria che abbiamo proposto<br />

prevedevano la messa in rete ospedaliera<br />

e la centralizzazione dei<br />

servizi. Le problematiche emerse<br />

dal territorio hanno portato a rivedere<br />

alcuni punti e siamo giunti<br />

alla soluzione, largamente condivisa,<br />

di istituire le Federazioni sa -<br />

nitarie che av ran no un ruolo<br />

determinante nella gestione dei<br />

servizi e del personale, nel supporto<br />

tecnico-amministrativo, nella<br />

18 á 9 febbraio 2012 á per una sanità più efficiente<br />

logistica e nella supervisione delle<br />

programmazioni presentate dalle<br />

Aziende ospedaliere. Per quanto<br />

riguarda il socioassistenziale è<br />

importante segnalare che, mentre<br />

nel 2011 sono stati stanziati 700<br />

milioni dello Stato, per il 2012<br />

non sono previsti finanziamenti.<br />

Per questo abbiamo stabilito che<br />

le prime risorse che otterremo dall’ambito<br />

sanitario saranno investite<br />

nelle politiche sociali per dare<br />

un sostegno ai Comuni, i quali<br />

han no competenza diretta».<br />

Interpellata da “<strong>IDEA</strong>”, la presidente<br />

della Commissione sanità<br />

dell’assemblea di palazzo “Lasca -<br />

ris”, Carla Spa gnuolo, commenta:<br />

«Quello di Santa Vittoria d’Alba è<br />

stato un incontro molto partecipato<br />

e qualificato in cui si respirava<br />

un’aria molto più serena rispetto a<br />

quando ho presieduto la consultazione<br />

nella provincia di Cuneo e fu<br />

manifestata una preoccupazione<br />

straordinaria per lo scorporo delle<br />

Aziende sanitarie dal territorio,<br />

no sconfiggerlo definitivamente e portano in questo<br />

libro il proprio punto di vista sulla vita, fatto di e -<br />

sperienze e ampi orizzonti, di attenzione, di cura e<br />

amore per tutto ciò che vive, per la natura e le sue<br />

molteplici diversità. La comune passione per la<br />

scrittura ha suggerito loro un modo per raccogliere<br />

fondi. Il libro sarà venduto a 12 euro e l’incasso,<br />

dedotte le spese vive relative alla stampa, sarà<br />

devoluto alla citata fondazione “Arco” Onlus, nata<br />

come associazione senza scopo di lucro nel 2005<br />

sotto la presidenza dell’avvocato Mario Rosso, proprio<br />

per sostenere la ricerca medica svolta presso<br />

il polo oncologico di Cuneo.<br />

Il volume è disponibile presso gli autori e presso la<br />

libreria “L’ippogrifo” di corso Nizza 1, nel capoluogo<br />

della provincia Granda.<br />

Si creerà una Federazione<br />

sanitaria della Granda<br />

composta da due Asl e<br />

dall’Aso Cuneo, autonome<br />

e indipendenti, ma<br />

con la centralizzazione<br />

di acquisti, gestione<br />

del personale e logistica<br />

legate al fatto che l’albese e il braidese<br />

hanno sempre avuto un loro<br />

Dna in fatto di autonomia e di<br />

eccellenza. Sentiti tutti, l’Asses -<br />

sore ha ritenuto di attuare un<br />

ragionamento che ha portato a<br />

una modificazione condivisa, an -<br />

che perché si potrebbe approvare a<br />

muso duro questo piano, ma poi la<br />

sanità va governata».<br />

Marzia Manoni, presidente del la<br />

Conferenza dei sindaci dell’Asl<br />

Cn2, chiosa: «Se si ripensa a un<br />

anno fa, quando l’ipotesi era di<br />

un’Asl unica, con l’ospedale di<br />

Verduno che non si sapeva come<br />

sarebbe stato portato avanti, non<br />

possiamo che essere soddisfatti.<br />

Bisogna vedere nel concreto cosa<br />

succederà, in ogni caso ritengo che<br />

la mobilitazione di tutti sia servita.<br />

Sappiamo che i tagli alla sanità<br />

sono inevitabili e che la strada sarà<br />

quella delle Federazioni: da questo<br />

punto di vista, chiediamo però che<br />

i sindaci possano continuare ad<br />

avere voce in capitolo».

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