PER LA - Rivista IDEA

ALCUNE NOTE
ISPIRATE
DALLA KERMESSE
MENEGHINA
DEDICATA ALLA
MODA MASCHILE
CHE, OLTRE TUTTO,
HA SPARSO ANCHE
UN POCHINO
DI OTTIMISMO
68 á 9 febbraio 2012
Chettimetti
MILANO VAL BENE UNA SFILATA
a cura di Sara Saglietti
“M
ilano moda uomo”. Tre parole che racchiudono un u -
niverso. La kermesse non ha bisogno di presentazioni.
Il mese scorso, subito dopo quella fiorentina del Pitti,
si è tenuta nella capitale della moda, la più sfavillante,
accreditata e glamouros fashion week al mondo. C’è voglia di ripresa e, secondo
stime pubblicate in questi giorni, il giro d’affari della moda maschile nel
2011 in Italia ha avuto un incremento significativo.
E bravi maschietti, fatevi belli e soprattutto fate shopping!
E poi, si sa, a noi piace l’uomo elegante, che ama essere à la page, griffato, ma
sen za ostentazioni, insomma amiamo gli uomini che non si vestono come dei
ta marri! Ma ora concentriamoci sulle nuove proposte per la prossima stagione
fredda. Moschino ci ha ammaliato con colori fluo e fantasie innovative mescolati
a tocchi old style rappresentati da bombette e bastoni da lord inglese.
Un mix ben riuscito, in linea con il trend della casa, tra abiti innovativi e ac -
cessori classici tipo bretelle, guanti e ombrelli, rivisitati in “moschinese” con
spirito e umorismo. E il mood british ha ispirato altri stilisti.
Per esempio Canali propone un uomo dandy rendendo omaggio all’eleganza
londinese. Giacche doppio petto a tre tasche e pantaloni slim con piega alla ca -
viglia. Il classico completo sartoriale viene rinnovato per avvicinarsi a un pubblico
più giovane e dinamico. E poi Fendi stupisce con una sfilata-non sfi lata.
Nello “Spazio Fendi” troviamo, anziché modelli che camminano su u na passerella,
una lunga fila di manichini immobili e perfetti. Uomini di plastica si
lasciano guardare e ammirare in una enorme sala in cui il nero del pavimento,
dei muri e del soffitto è contrastato da immagini e luci fluo proiettate nei
maxischermi ai lati. Lo stile è urban chic. Eleganza e contemporaneità.
La silhouette delle giacche e dei capi spalla è più asciutta per ridisegnare l’uomo
di oggi e di domani. Accoppiamenti inconsueti tra materiali e tessuti differenti
incuriosiscono e piacciono. Molta l’attenzione ai dettagli e agli accessori.
Oggetto del desiderio: la borsa maschile in fantasia optical bianca e nera. Vor rei
es sere uomo solo per comprarmela! Del resto, l’uomo con il marsupio “nun se po’
guardà”, ma l’uomo con la borsa, soprattutto se griffatissima, ci piace un sacco!
n DAVVERO NON ESISTONO PIÙ GLI UOMINI DI UNA VOLTA...
Ne ho compreso il significato qualche giorno fa, quando ho avuto il piacere
di incontrare e di conversare amabilmente con Piero Angela.
La sua intelligenza e la sua cultura, peraltro mai ostentate, trapelano da uno
sguardo vivo e attento e dalle sue parole, che ho assaporato come fossero
cioccolatini. Seduto alla scrivania del suo studio in Rai, pieno zeppo di libri,
mi parlava con la sua inconfondibile e calda voce, che mi ha dato l’immediata
sensazione di essere in una puntata di “Superquark”. Ero davvero emozionata
e, riavutami da questa specie di trance, ho visto davanti a me un ottantenne
elegante ed estremamente chic. La sua classe lo avvolge come una nuvola
di profumo e ti conquista subito. La giacca blu di sartoria, la camicia bianca
perfettamente indossata su di un pantalone classico e l’inconfondibile cravatta
rossa di Hermès che con mani sapienti si è annodato attorno al collo mi hanno descritto in carne e ossa la frasetta
che a volte ho pronunciato senza sapere cosa significasse di preciso. Finalmente ho capito: lui è un uomo di una volta,
che porta con sé un fascino e una signorilità che purtroppo stanno scomparendo.