PER LA - Rivista IDEA

po luogo), Roure (Rore), Chucheis
(Calchesio) e Vilà (Villar).
Domenica scorsa gli unici due cortei
che si sono incontrati sono stati
quelli di Chucheis e Piasso, ma il
12 febbraio si incontreranno tutti
al capoluogo con un ballo in piazza
con tutti i “suonadour” e “balerin”.
Le femministe non sprizzeranno
di gioia nel sapere che tutti i
personaggi, anche quelli femminili,
sono interpretati da uomini: alle
donne è riservato l’onore di curare
i costumi e i nastri, alcuni fra i qua -
li antichi e molto preziosi.
I personaggi sono tanti e alcuni
variano da una “Baìo” a un’altra.
Ad esempio, i Cavalìe sono solo
presenti nella sfilata di Chucheis e
Piasso rappresentando la cavalleria
dei valligiani in rivolta.
I Tambourin, come i Cantinìe (mol -
to importanti per tenere alto lo spirito...),
si ritrovano invece in tutte
le Baìe. Poi vi sono personaggi
spassosi come i Morou, i Turc e gli
Ar lequin: questi ultimi, in modo
simpatico, proteggono il corteo
dagli spettatori con ogni mezzo.
Non stiamo a elencare tutti i personaggi
(vi lasciamo immaginare gli
E spous, ovviamente interpretati
da due uomini), ma d’obbligo dobbiamo
citare gli Alum, gli ufficiali
delle “Baìo” che, al termine delle
stesse, designeranno coloro i quali
li sostituiranno nelle “Baìo” successive.
Difatti, arrivati alla “carica”
di Alum, si fa carriera diventando
parte dello “Stato maggiore”
con la carica di Tenent, per poi
divenire Portabandiero, Abà, Se -
gretari e Tezourìe.
Gli Abà sono i capi supremi e in -
tervengono anche economicamente
nell’organizzazione della
“Baìo”. Si dice che, un tempo, le
spese dell’Abà equivalessero al co -
sto di una vacca.
Il giovedì grasso i Tezourìe, accusati
di furto ai danni della comunità,
vengono processati, però non
in tutte le “Baìo” il giudizio sarà lo
stesso...
Lasciamo questa sorpresa a chi
domenica e giovedì risalirà la Valle
Varaita per assistere a una festa
che affonda le radici nel medioevo.
La “Baìo” si svolge ogni cinque an -
ni e i sampeyresi sono un po’ gelosi
di questa loro tradizione.
Ma avvicinatevi con il dovuto ri -
spetto e lou Cantinìe avrà un bicchiere
anche per voi!
Da Wikipedia: «Le origini di questa
festa sono molto antiche, risalenti
attorno al 975 o al 980, quando
le squadre di saraceni penetrate
nella valle per saccheggiarla vennero
scacciate dalla popolazione. La festa
è quindi commemorazione della
cacciata degli invasori musulmani,
anche se alcuni hanno messo in
dubbio questa ipotesi, forse diffusa
nel XVIII secolo per ragioni
turistiche. La “Baìo” è composta
da quattro cortei (o “eserciti”)»