PER LA - Rivista IDEA

I DUETTI CON BIG INTERNAZIONALI
Nella serata che omaggerà la storia della
musica italiana, Mogol fa la parte da leone
La serata di giovedì 16 febbraio sarà nel segno della storia
del l’orgoglio italiano nel mondo. I 14 artisti in gara interpreteranno
un brano storico della canzone italiana con un cantante
internazionale. È di alto livello il parterre dei brani proposti,
da “Grande, grande, grande” a “Vita spericolata”, da
“Il mondo” ad “Almeno tu nell’universo” da “Torna a Sur -
rien to” a “Che sarà”, da “Romagna mia” a “Io che non vivo
(senza te)”. L’autore più omaggiato in assoluto, sarà, man -
co a dirlo, Mogol (sopra, durante un momento della serata
di “IDEA” che lo ha visto protagonista il 12 dicembre).
Giulio Rapetti, infatti, è l’autore o coautore di ben quattro
dei brani proposti per celebrare la musica italiana: “Uno dei
tanti”, “Impressioni di settembre”, “Il paradiso” (scritta con
Lucio Battisti) e “Amarsi un po’”.
Anche per Noemi
(foto sopra a destra)
la rassegna canora non
rappresenta una novità,
visto che si è esibita già
nel 2012. Sopra, invece,
i “Marlene Kuntz”,
alla prima presenza
festivaliera e alfieri della
musica indipendente. Il
gruppo cuneese duetterà
il giovedì sera con Patti
Smith (a destra)
Foto di Danilo Giungato
«Il fatto che dopo un anno i dischi
dei “Modà” e di Raphael Gua -
lazzi siano ancora in classifica,
tra i primi trenta, è un fiore all’occhiello
che Sanremo dell’anno
scorso si porta dietro. A loro si
aggiunge il successo di tanti artisti,
come Roberto Vecchioni e
Da vide Van de Sfroos. Per l’edizione
2012 ci siamo posti anche
altri obiettivi molto impegnativi,
co me l’utilizzo di Facebook e
“San remo social”. La serata del
64 á 9 febbraio 2012 á una settimana fra le sette note
giovedì è quella che ci ha impegnato
più di tutti, visto che si tratta
di abbinare a quattordici artisti
italiani altrettanti grandi interpreti
stranieri, cantando le canzoni
italiane che tutto il mondo
conosce, in varie versioni».
I nomi dei big dimostrano un’a -
pertura alla musica a 360 gradi.
Significa, che, come già l’an no
scorso, al centro della ker messe
ci saranno più le canzoni che
l’intrattenimento tout court?
«Su quel versante abbiamo lavorato
moltissimo perché alla fine
le canzoni sono le protagoniste.
Mi conforta che qualche giornalista
abbia già detto che le canzoni
sono di buon livello. Secondo
me, in effetti, ci sono buone canzoni,
grandi interpreti e attenzione
a molti artisti giovani. Anche
il cast è indirizzato in quel verso.
Rispetto all’anno scorso cambieremo
qualche cosa riguardo ai
giovani, per dare loro più spazio e
maggiore visibilità».
Ma lei chi vorrebbe come ospite
a qualsiasi costo?
«Quello che salirà sul palco, perché
Adriano Celentano è un
sogno che abbiamo da sempre.
Lui è Sanremo. Non solo San -
remo, ma anche quello. Io lo co -
nosco da 49 anni e mi sorprende
come riesca sempre a essere propositivo
e a innescare una rivoluzione:
ogni volta che fa qualcosa
at tira l’attenzione. Celentano è
un artista unico non solo in Italia,
ma nel mondo. Non esiste nessuno
con una longevità artistica di
quel genere e, quando arriva, crea
sempre interesse».