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Mario Rosa Sotto: il colonnello Francesco Laurenti, comandante provinciale dei Carabinieri; nella pagina accanto: il tenente colonnello Mario Simeoni, comandante del Nucleo operativo attestato a Cuneo. Con le ultime indagini è stato assestato un duro colpo al traffico e allo smercio di droga nel capoluogo Un mese fa una 75enne albese, mentre era ricoverata all’ospedale “San Lazzaro” per accertamenti, era stata derubata del la carta “Postapay” che ten eva nella borsetta. La pensionata si è accorta solo al cu ni giorni dopo essere stata dimessa che qualcuno le aveva rubato la carta e, ac com pa - gnata dal figlio, si è recata in ca serma per sporgere denuncia ai Ca ra bi nieri del la stazione di Alba. I militari si sono messi al lavoro scoprendo che “i soliti ignoti” avevano prelevato il contante disponibile dal conto corrente postale del - l’anziana, eseguendo ripetuti prelievi da 500 euro presso vari sportelli Postamat di Alba, Asti e Bra, per un totale di 2.500 euro. Visionando i filmati degli impianti di videosorveglianza installati sugli sportelli esterni degli uffici postali dove erano stati eseguiti i prelievi fraudolenti, i militari hanno individuato due giovani, un ragazzo e una A CUNEO MANETTE <strong>PER</strong> DODICI NARCOTRAFFICANTI In tre mesi di indagini, i Carabinieri hanno sequestrato ben 16 chili di hashish e chiuso un importante canale di smercio della droga ACuneo i Ca ra binieri so no in pri ma linea nella lot ta al traffico di so stan ze stupefacenti. “Ele phant”, tratto dal simbolo stampato sui pa netti di hashish, è la denominazione dell’operazione con il Reparto operativo comandato dal tenente co lonnello Mario Si - meo ni, al termine di oltre tre mesi di indagini, ha arrestato dodici persone e sequestrato 16 chi li di ha - shish per un valore al det ta - glio di circa 80 mi la euro. Si tratta della pro secuzione delle o - pe razioni “Scian ti” e “Scianti 2”, concluse ri spet tivamente nel giugno 2010 e nel gennaio dell’anno scorso con 34 á 9 febbraio 2012 á le Forze dell’ordine al lavoro in Granda la disarticolazione di una fitta rete di spaccio destinata an che a minorenni del capoluogo. Ora è stato individuato uno dei principali canali di immissione di ha shish a Cuneo, facendo inoltre luce su altri gravi delitti. Continuando con costanza il mo - nitoraggio delle aree della cit tà individuate come le più frequentate da spacciatori e consumatori, ver so la fine di ottobre i Cara bi - nieri hanno effettuato i primi arresti in flagranza di reato, con il se - questro, in più interventi, di circa mezzo chilo di hashish. Nella rete dell’Arma erano finiti tre italiani, due trentenni e uno sedicenne. A colpire gli investigatori è stato il disegno di un pachiderma che marchiava i panetti di droga sequestrati. Questo ha fatto sorgere l’ipotesi che nel capoluogo operasse qualcuno in possesso di una notevole quantità di droga. Le indagini, d’intesa con la Pro cura della Repub bli - ca, si sono fatte via via più serrate. Molte persone sono finite sotto la lente d’ingrandimento dei Cara - binieri, i quali all’inizio di nov em - bre sono intervenuti a Chiusa Pe - sio, dove hanno messo le ma nette a quattro rumeni e a un italiano, tutti ventenni, mentre ef fettua - vano un... recupero crediti per ottenere da un altro giovane 1.700 eu - ro dovuti per una precedente fornitura di droga. Poiché i militari si muovono in un sottobosco frequentato da ba lordi che maneggiano sostanze stupefacenti, proseguendo l’attività antidroga hanno rivolto l’attenzione su due ventenni ma ghre bini, so spet - IN OSPEDALE DUE VENTENNI RUBANO <strong>LA</strong> CARTA “POSTAPAY” A UN’ANZIANA ragazza, che in tutte le occasioni prelevavano insieme del denaro. Le loro foto sono state mostrate alla signora derubata, la quale ha riferito di aver notato quella coppia negli stessi giorni in cui era in ospedale perché an davano a far visita a una donna che era degente nella stessa stanza. I Carabinieri hanno così identificato la ricoverata (era la nonna del ragazzo) e tramite lei sono risaliti all’identità della coppia. Sono due fidanzatini, entrambi 20enni disoccupati e residenti a Bra, già noti ai Carabinieri perché alle spalle hanno vari precedenti penali per furto. I due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Alba, presso la quale dovranno rispondere dei reati di ricettazione e di uso indebito di carta di credito.
TRA BRA E ALBA 53 EXTRACOMUNITARI TRUFFANO 460.000 EURO ALL’INPS Per l’Anagrafe erano residenti in Italia, ma si trovavano nei Paesi d’origine (Marocco, Mace - donia, Albania, Argentina) a godere di quanto indebitamente percepito ogni mese. Lo ha appurato il Nucleo mobile della Com pa - gnia della Guardia di Finanza di Bra che, dopo un’accurata indagine durata circa un anno, ha denunciato per truffa aggravata alla Procura della Repubblica di Alba 53 extracomunitari che hanno illecitamente ottenuto assegni so - cia li dall’Inps, per circa 460 mila euro. L’attività investigativa degli uomini del capitano Luciano Cotroneo, con la fattiva collaborazione degli uffici Inps di Alba e Bra, è stata incentrata sulla verifica dei presupposti necessari per l’assegno sociale erogato dall’ente previdenziale a persone in condizioni economicamente disagiate, per la cui assegnazione non servono contributi versati: basta aver compiuto 65 anni ed essere stabilmente e effettivamente residenti nella penisola. Dai controlli svolti e dai sopralluoghi eseguiti nei confronti di un centinaio di nominativi acquisiti presso l’Inps è emerso che oltre il 50% degli interessati era solo in apparenza in possesso dei requisiti tati di essere spac ciatori a causa dell’elevato te nore di vita. Gli approfondimenti han no dimostrato che i due stranieri non disdegnavano di assumere i panni di rapinatori. Hanno infatti colpito al - meno due volte: la sera del 29 ottobre quando, pistola alla mano, si so no fatti consegnare 1.400 eu - ro in contanti dalle cassiere del su - permercato “In’s” di Borgo San Dal mazzo, e due giorni dopo, quando, fintisi clienti, han no ag - gredito una prostituta albanese in via Torino, sottraendole la bor sa. In forza delle schiaccianti prove raccolte, i malviventi sono stati rag giunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in rapina aggravata. Intanto la pista della droga si faceva sempre più calda. Per settimane i Carabinieri hanno tenuto sotto controllo i movimenti di un insospettabile quanto guardingo quarantenne di origine ma - rocchina. Alla fine hanno localizzato un appartamento da lui frequentato in via Castellani. All’atto dell’irruzione hanno trovato più di 15 chili di hashish confezionato in panetti con l’effige dell’elefante. Nei guai è finita anche una donna, connazionale quarantenne del ma - rocchino, che lavorava nel l’al - loggio come badante e che, resasi conto dell’arrivo dei militari, ha cercato di disfarsi della droga lanciando in strada la borsa che la conteneva. Dal Comando provinciale di corso Soleri, guidato dal colonnello Francesco Laurenti, si commenta l’operazione sottolineando necessari. Tra loro, 53 beneficiari di assegno sociale, di nazionalità albanese, macedone, marocchina e argentina, giunti nel nostro Pae - se grazie a istanze di ricongiungimento familiare, risultavano assenti dal luogo in cui avevano dichiarato di risiedere. I militari hanno invitato a presentarsi in caserma ognuno di essi, individuando così cinque beneficiari di assegno sociale che da tempo erano rimpatriati in via definitiva, mentre altre 48 persone, avvertite da familiari e conoscenti delle verifiche in corso, sono rientrati in Italia sperando di non essere scoperti. Ma l’esame dei timbri sui loro passaporti ha confermato che tutti erano rimasti all’estero per lunghi periodi, perdendo, quindi, il requisito della residenza effettiva e stabile nel nostro Paese. Due tra i responsabili della frode scoperta dalle Fiamme gialle braidesi sono riusciti a incassare indebitamente sino a circa 40.000 euro ciascuno. Ai 53 stranieri denunciati sarà revocato il beneficio indebitamente ot tenuto e l’Inps chiederà loro la restituzione del denaro illecitamente percepito. come con essa, da inquadrare nel più generale progetto dedicato alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti de sti nate anche ai giovani della piazza cuneese, non di rado mi no renni, sia stato senza dubbio ind ividuato (e chiuso) uno dei prin cipali canali di immissione di hashish nel capoluogo. SVENTATA RAPINA A MANO ARMATA IN BANCA A REVELLO Un pluripregiudicato 65enne bergamasco aveva già intascato i soldi (7.600 euro) quando sono sopraggiunti i militari dell’Arma. A quel punto si è arreso docilmente I Carabinieri della stazione di Revello hanno arrestato un 65enne bergamasco, piemontese d’adozione, per tentata rapina alla locale filiale della Banca regionale europea. L’uomo, vecchia conoscenza dei militari es sen do gravato da molti precedenti penali, nel pomeriggio di giovedì scorso si è introdotto nella banca armato di taglierino e con il volto co perto da sciarpa e occhiali scuri. L’esperto rapinatore, dopo aver espresso con fare risoluto e calmo le proprie intenzioni brandendo l’arma, si è fatto consegnare da una del le cassiere quanto custodito, circa 7.600 euro, che ha inserito in una capiente borsa. Due clienti hanno assistito terrorizzati alla scena sentendosi, loro malgrado, come in un film. Intanto, però, il direttore della filiale, al telefono con una collega di un altro istituto di credito, ha fatto intendere che qualcosa non andava. La collega, con prontezza di spirito, ha segnalato l’anomalia al pronto intervento 112 che ha subito fatto scattare il piano antirapina. Sul posto si è recata una pattuglia capeggiata dal Comandante della stazione di Revello. I militari, appostatisi all’esterno, hanno intimato al bandito di arrendersi. Questi, compresa l’inutilità di qualsiasi resistenza, ha gettato il cutter e si è sdraiato a terra, facendosi ammanettare dai militari. 9 febbraio 2012 Ü 35
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