PER LA - Rivista IDEA

Fabio Bailo
Dall’autunno scorso
un veicolo della Na -
sa sta attraversando
l’universo diretto
al pianeta Marte trasportando
con sé, miniaturizzato, il celeberrimo
“Codice sul volo degli uc -
cel li” di Leonardo, opera esposta
nella mostra sul genio di Vinci in
corso alla Venaria Reale.
Pochi sanno che tale opera, uno
dei vertici della produzione leonardesca,
è stata salvata e restituita
all’umanità da Giovanni
Piu mati (Bra, 1850-Viù, 1915).
Ma andiamo con ordine.
Nato in una famiglia di sarti, fu lo
zio veterinario, che sognava per
lui un avvenire da avvocato, a
consentire a Piu mati di laurearsi
prima in legge e poi in lettere e, al
contempo, di frequentare l’Acca -
demia di belle arti.
Uomo dagli interessi poliedrici
(fu pittore di scuola fontanesiana
e giornalista), Piumati sviluppò
u na sempre più approfondita co -
noscenza della cultura rinascimentale
e, in modo particolare,
del pensiero di Leonardo e della
sua nota scrittura inversa (che il
braidese sapeva imitare in modo
sorprendente). Ciò lo portò, tra il
1879 e il 1889, a insegnare filologia
ro man za, lingua e letteratu-
ra italiana in Germania, prima a
Bonn e quindi a Colonia. Qui, tra
i suoi al lievi, oltre al futuro imperatore
tedesco Guglielmo II a cui
fu sempre legato da rispettosa a -
micizia, Piumati conobbe un giovane
e malinconico rampollo del -
la borghesia russa, Fedor Sa ba -
sni kov, che con il maestro condivideva
la passione per il genio di
Vin ci. Ne nacque un sodalizio u -
mano e intellettuale che vide
Piu mati e Sabasnikov dedicare il
resto delle loro vite a un’opera ci -
clopica: la trascrizione diplomatica
(letterale) e critica (interpretativa)
e relativa pubblicazione di
tut te le opere scientifiche di Leo -
nardo da Vinci.
Avvalendosi dei mezzi economici
e delle conoscenze di cui disponeva
Sabasnikov, Piumati ebbe
32 á 9 febbraio 2012 á personalità da rivalutare
Si deve allo studioso di Bra,
che fu amico dell’imperatore
Guglielmo II e del papa Pio XI,
ma sabotato da colleghi invidiosi,
il recupero del “Codice sul volo
degli uccelli” scelto dalla Nasa
LEONARDO VIAGGIA
VERSO MARTE
GRAZIE A PIUMATI
Un ritratto di Giovanni
Piumati realizzato
dall’amico Carlo
Pollonera nel 1885,
conservato a palazzo
“Traversa” di Bra;
il frontespizio del
“Codice sul volo degli
uccelli”, una delle
opere leonardesche
curate da Giovanni
Piumati, data
alle stampe nel 1893;
Fabio Bailo, presidente
del Consiglio comunale
di Bra e ricercatore
storico, il quale alcuni
giorni fa ha tenuto
una conferenza sul
rapporto fra Leonardo
e Piumati nella città
della Zizzola. In alto:
alcune immagini tratte
dal “Codice Atlantico”
accesso alle più esclusive biblioteche
d’Europa che custodivano
gelosamente i codici di Leonar -
do, a cominciare dalle raccolte
del la famiglia reale inglese.
Sabasnikov fece fotografare su la -
stra di vetro, come usava allora,
mi gliaia di pagine leonardesche
che Piumati trascrisse, studiò e
pubblicò. Tra gli altri, ricordiamo
almeno i “Codici dell’anatomia-
Fogli A e B” di proprietà della fa -
miglia Windsor, editi, rispettivamente,
nel 1898 e nel 1901.
Più complicato fu rintracciare,
stu diare e pubblicare i fogli che
co stituivano il “Codice sul vo lo
de gli uccelli”, opera che, do po la
morte di Leonardo avvenuta nel
1519, era passata di mano in
mano attraversando Fran cia,
Spa gna, Italia e In ghil terra sal vo