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Il percorso lavorativo delle donne con disabilità - Associazione ...

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Italiana Persone Down scrive: puntando alla qualità e al successo dell’esperienza abbiamo<br />

scelto di proporre sempre orari di lavoro tra le 20 e le 25 ore, su 5 giorni settimanali; anche se a<br />

scapito della retribuzione, ciò ci permette di puntare ad una più alta resa produttiva riducendo i<br />

problemi di affaticamento e facilitando il lavoro del tutor nell’individuazione <strong>delle</strong> mansioni [25] .<br />

Allo stesso modo, il padre di una <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> intervistate <strong>con</strong> sindrome di Down rac<strong>con</strong>ta:<br />

potrebbe lavorare tutti i giorni, ma lei ha deciso, insieme all’assistente sociale, di lavorare part time.<br />

Per quanto riguarda invece le agevolazioni offerte dalla legge 104/92, una <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />

intervistate afferma: certo se lavorassi senza la 104 sarebbe più complicato. Attraverso questa<br />

legge, i lavoratori disabili, in possesso del certificato di handicap <strong>con</strong> <strong>con</strong>notazione di gravità,<br />

possono infatti richiedere due tipi di permessi: un permesso pari a due ore giornaliere oppure<br />

tre giorni di permesso mensile.<br />

Sull’opportunità di utilizzare o meno tali agevolazioni si esprime una <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> intervistate:<br />

io ho la 104 ma non la prendo. Capisco che non tutti stanno nelle mie stesse <strong>con</strong>dizioni, ci<br />

possono essere problemi di salute, questo lo capisco, però io, se posso, vengo al lavoro in tutti<br />

i modi. Certe volte mi dico all’ultimo momento “no, non posso andare”, poi alla fine penso “ma<br />

sì, mi prendo un Buscopan e vado”. È chiaro, ne sono <strong>con</strong>sapevole, che se ho qualcosa di più<br />

grave, più serio, rimango a casa, ma ho il piacere di stare qui. Fortunatamente la salute mi assiste,<br />

fortunatamente so dosare le mie forze.<br />

Tale <strong>con</strong>sapevolezza non è però acquisita da tutti. A volte, così come accade che il “mondo<br />

dei normodotati” tenda a <strong>con</strong>siderare il “mondo dei disabili” un universo indifferenziato di<br />

persone non valide per il lavoro, così anche all’interno dello stesso “mondo della <strong>disabilità</strong>”<br />

può accadere che si finisca per non ri<strong>con</strong>oscere le differenze, tanto si è preoccupati di non<br />

venire stigmatizzati ed emarginati in quanto diversi. A me lavorare non dà fastidio, anche<br />

se dovessi rimanere qui fino a stasera non avrei problemi, però a volte, dove lavoravo prima, si<br />

lamentavano perché le persone non volevano fare il servizio notturno. Ti hanno assunto, hai i<br />

requisiti per lavorare e allora lavori di giorno come lavori di notte, io almeno la vedo così. Poi<br />

dici “siamo disabili”, ma sei tu che ti vuoi far <strong>con</strong>siderare disabile e inabile al lavoro. Una volta<br />

che hai trovato un’occupazione, come lavori di giorno lavori anche di notte. Io non avevo nessun<br />

problema e facevo tutti i turni.<br />

Un ulteriore aspetto legato all’utilizzo dei permessi ex legge 104 riguarda le resistenze che<br />

possono emergere sul posto di lavoro, rispetto alle quali si richiede anche alle organizzazioni<br />

sindacali di svolgere un ruolo di tutela. Io mi sono voluta iscrivere al sindacato per la legge 104,<br />

perché ho necessità di fare terapia a casa e lei (si riferisce a una collega di livello superiore)<br />

non mi voleva dare i giorni. Facciamo i turni e io le dico “senta, io in questi due giorni ho bisogno<br />

di stare a casa di pomeriggio, posso fare il turno di mattina, non è che non lavoro, lavoro di<br />

mattina” e lei mi ha risposto “vediamo, non so se te li posso dare fissi, perché la turnazione<br />

[25]<br />

Buzzelli A., Contardi A. (a cura di), L’inserimento <strong>lavorativo</strong> <strong>delle</strong> persone <strong>con</strong> sindrome di Down. Informazioni<br />

utili per aziende, lavoratori e famiglie, Quaderni AIPD 16, 2ª edizione Giugno 2008, disponibile alla pagina<br />

web: http://www.aipd.it/userfiles/file/Quaderno%2016-2008.pdf.<br />

105 ]

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