Il percorso lavorativo delle donne con disabilità - Associazione ...
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piccola rac<strong>con</strong>ta la difficoltà di istaurare rapporti duraturi: non ho mai fatto progetti, perché<br />
sapevo che non me lo potevo permettere.<br />
A breve temine sì, ma poi erano legati più che altro ai momenti che vivevo. Io ho avuto un rapporto<br />
<strong>con</strong> un ragazzo per nove anni, un ragazzo normale, non disabile, e lì c’erano chiaramente intrisi<br />
dei progetti dentro, però era una storia talmente assurda che i progetti andavano a farsi fottere,<br />
quindi vivevi alla giornata, ho vissuto per nove anni alla giornata, e poi è finita. Io credo che per le<br />
persone come noi diventa difficile fare progetti, se non davvero a brevissimo tempo, perché non<br />
sai quello che puoi avere domani, ma non intendo fisicamente, parlo della società, del mondo...<br />
tu ti alzi una mattina e ti ritrovi i carri armati per strada.<br />
Ci sono poi situazioni in cui le persone hanno saputo ridefinire il proprio rapporto di coppia,<br />
come rac<strong>con</strong>ta una <strong>delle</strong> nostre intervistate: il mio compagno è rimasto sempre al mio fianco,<br />
per smentire le statistiche che rivelano molto spesso il <strong>con</strong>trario…suppongo sia un uomo<br />
intelligente, perché questo ha modificato completamente il nostro rapporto di coppia, in quanto<br />
siamo in 3: io, lui e l’handicap. Però lui c’è. I sentimenti hanno prevalso su tutto il resto.<br />
Altri invece sono rimasti sopraffatti dalla paura e dal sentimento di inadeguatezza: il mio ex<br />
se ne è scappato subito. Ho chiesto il divorzio perché si è spaventato, avrà avuto paura, non lo<br />
so, ma dovevo <strong>con</strong>fortarlo io al telefono. Per carità di Dio è vero che diventiamo più buoni, però<br />
quando è troppo è troppo, quindi sentire anche i suoi pianti...che era disperato per me…<br />
Come madri, le <strong>donne</strong> intervistate mostrano a loro volta atteggiamenti protettivi nei<br />
<strong>con</strong>fronti dei propri figli. Si tratta di testimonianze di <strong>donne</strong> la cui <strong>disabilità</strong> è insorta dopo<br />
la maternità e i cui comportamenti trovano spiegazione nella volontà di salvaguardare il<br />
proprio figlio/a dalla sofferenza. <strong>Il</strong> rientro a casa dall’ospedale è stato difficile, tutto è stato<br />
difficile, ci ho messo un anno per capire. Adesso mia figlia è grande e lo sa, ma allora cercavo di<br />
non farle capire il mio problema del disagio e del rifiuto della situazione. Quindi mi tenevo questo<br />
peso. È stata veramente dura, dura, dura.<br />
Bello è il rac<strong>con</strong>to di un’altra donna che così “protegge” i propri figli dagli sguardi della<br />
gente: io penso che ai miei figli comunque avrà pesato il fatto di non avere una mamma che<br />
correva insieme a loro, che li portava in giro, ma non me l’hanno mai detto, perché ogni bambino<br />
è fiero dei propri genitori. Io penso anche che mia figlia sia cresciuta <strong>con</strong> la <strong>con</strong>vinzione di avere<br />
una madre molto bella, perché lei era sensibilissima al fatto che si giravano quando andavamo<br />
per strada. Io portavo questi due bambini molto belli e mia figlia chiedeva “mamma, perché ti<br />
guardano?”, “perché mamma è bella” rispondevo io. Allora, io credo che lei sia cresciuta <strong>con</strong><br />
questa <strong>con</strong>vinzione. Era piccola, avrà avuto 3 o 4 anni, e non le potevo dire “guardano la mamma<br />
perché la mamma non cammina!”. Questi comportamenti protettivi hanno, di fatto, dato<br />
coraggio alle <strong>donne</strong> stesse, che attraverso i propri figli sono riuscite a trovare la forza per<br />
superare il trauma legato all’insorgere della <strong>disabilità</strong>. Avevo sempre davanti la figura di mia<br />
figlia, che era ancora piccola, aveva 4 anni, e questo mi ha dato la forza, la volontà al massimo,<br />
tanto che sono uscita dalla rianimazione.<br />
– Quando ho avuto l’incidente <strong>con</strong>sidera che i miei figli avevano rispettivamente 10 e 6 anni, fu