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Tav. A - Relazione - Caprarica di Lecce

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Tale situazione determina un naturale deflusso delle acque meteoriche<br />

verso il basso, cioè verso la periferia sud-ovest dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Caprarica</strong><br />

laddove le geomorfologia segnala una “piana alluvionale”.<br />

Il PAI, approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale n. 39 del<br />

30.11.2005 e pubblicato in data 30.12.2005, ha in<strong>di</strong>viduato un’area del<br />

territorio <strong>di</strong> <strong>Caprarica</strong> <strong>di</strong> <strong>Lecce</strong> interessata da “Alta probabilità <strong>di</strong> inondazione”<br />

e, parzialmente, da “Rischio molto elevato - R4”; tale area è gravata da<br />

<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficabilità; la relativa normativa vincolistica è stata riportata<br />

nelle N.T.A. del PUG.<br />

Tale vincolo, che interessa una ampia area, comporta un limite<br />

naturale alla attuale e futura espansione dell’abitato verso sud-ovest.<br />

8.9. PTCP - Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale<br />

E’ ancora in corso <strong>di</strong> approvazione il PTCP della Provincia <strong>di</strong> <strong>Lecce</strong> la<br />

cui redazione comincia ad essere datata - 2001 – ed abbisognevole <strong>di</strong><br />

aggiornamenti, per quanto gli uffici provinciali abbiano proceduto ad una<br />

prima revisione datata ottobre 2006; si pensi ai Parchi <strong>di</strong> recenti istituiti<br />

(Otranto/Santa Maria <strong>di</strong> Leuca, Gallipoli, Porto Cesareo, Ugento),<br />

all’approvazione regionale del PAI (Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico), alla<br />

approvazione del PRAE (Piano Regionale delle Attività Estrattive).<br />

Nell’approccio al PTCP non si può non evidenziarne: la ricercata<br />

complessità; l’immaginifica ipotesi <strong>di</strong> ricondurre in uno schema ideale (il<br />

Salento come Parco) un territorio <strong>di</strong>verso da quello configurato nel Piano, il<br />

tentativo <strong>di</strong> prospettare soluzioni <strong>di</strong> sviluppo (ve<strong>di</strong> proprio l’area industriale <strong>di</strong><br />

Maglie-<strong>Caprarica</strong>) superate dagli eventi e dal sapore letterario più che il<br />

risultato <strong>di</strong> una attenta “lettura” dei luoghi; l’ipotesi <strong>di</strong> “<strong>di</strong>ffusione della<br />

naturalità” attraverso un percorso, <strong>di</strong> natura in<strong>di</strong>cativa o larvatamente<br />

vincolistica verso proprietà private, la cui legittimità, o quanto meno la cui<br />

reale possibilità <strong>di</strong> attuazione, resta solo un auspicio.<br />

Una notevole <strong>di</strong>fficoltà si incontra peraltro già in fase <strong>di</strong> lettura, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

del PTCP, visto che lo stesso si presenta in una veste grafica esteticamente<br />

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