Tav. A - Relazione - Caprarica di Lecce

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Tra tali produzioni figura la coltura olearia; non dimentichiamo che Caprarica è definita “Città dell’olio” poiché tale è la coltura di gran lunga più diffusa sul territorio. Si può affermare che l’intero agro è un unico grande giardino di ulivi Circa le attività produttive non agricole si rinvia al paragrafo 6.5. 8.9.7 Politiche territoriali per il tempo libero ed il turismo Si pone l’attenzione su uno degli obiettivi che il PTCP si pone laddove “…in particolare prevede che tutti i manufatti rurali (muri a secco, casedde, pagghiare, edicole votive, colonne di ingresso alle proprietà dette "li purtune”) siano tutelati. In caso di degrado i muri in pietrame a secco, sia nella funzione di opere di contenimento e terrazzamento dei versanti, sia come elementi di divisione fondiaria, dovranno essere ripristinati, anche ricorrendo ai contributi previsti dalle direttive comunitarie e dalle leggi regionali, secondo le tecniche tradizionali, conservando e favorendo le attrezzature agrituristiche ospitate in antiche masserie, in appartamenti e mini-appartamenti situati nei centri antichi, nei villaggi e nei campeggi turistici esistenti, in case di vacanza disperse nella campagna. Un'offerta turistica, anche assai più consistente di quella attuale, ma che utilizzi in modi efficienti e tali da valorizzarle le strutture edilizie esistenti. Un'espansione dell'offerta ricettiva che non venga valutata unicamente in numero di posti letto, ma anche in termini di qualità dell'attrezzatura ricettiva e del suo contesto e sia quindi conseguenza di azioni di recupero, restauro e riqualificazione più che di nuove costruzioni, con il possibile utilizzo delle aree circostanti per una espansione di naturalità.” Tale orientamento del PTCP viene fatto proprio dal Pug che ne risulta in piena sintonia stante la volontà di pensare al centro abitato come un “borgo”, come piccolo centro, legato alle antiche tradizioni antropologiche locali. Si pensa di poter realizzare, nella parte più antica dell’abitato, un “albergo diffuso” con l’idea della sua valorizzazione ai fini turistici, e 67
contestualmente si consente l’utilizzo per agriturismo, degli antichi edifici presenti nell’agro. In tal modo si incentiva il recupero di tali immobili, si aumenta la ricettività turistica e si offre una prospettiva di sviluppo economico nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente. 9. Le previsioni programmatiche 9.1 Descrizione delle previsioni insediative residenziale. Nel paragrafo 6.1.6 è stato effettuato il dimensionamento delle settore Sono state confermate le previsioni dell’attuale strumentazione urbanistica generale con una semplificazione normativa delle zone “B” di completamento urbano. Sono confermate i 3 comparti edificatori per nuovi insediamenti di cui 2 (Comparto 1 e 2 ) in corso di realizzazione, mentre per il Comparto 0, che nel vigente PRG ha un Ift=0.30 mc/mq, il PUG propone un Ift=0.84 mc/mq, come per gli altri due comparti, per renderlo di concreta attuazione e non farlo restare una mera previsione cartacea. Il PUG conferma quindi le previsioni dell’attuale PRG, detta una nuova normativa per gli immobili del centro antico e/o che abbiano caratteristiche storico-architettoniche degne di tutela, razionalizza le zone “B”, e conserva, come anzi detto, i previsti 3 comparti di espansione. Pone poi l’attenzione sul quarto punto trattato al paragrafo 6.2.1 cioè sul numero di nuovi nuclei familiari nel quindicennio 2007-2002: come su dimostrato viene fatta un’attendibile ipotesi di 70 nuovi nuclei familiari. E’ a tale esigenza che il Pug si propone di dare risposta attraverso la previsione di una zona per edilizia economica e popolare e/o convenzionata e un ulteriore piccolo comparto di espansione - Comparto A -: Comparto A mq. 8.800 Ift = 0.84 mc/mq mc. 7.392 Comparto PEEP mq.19.480 Ift = 0.84 mc/mq mc. 16.363 68 Totale mc. 23.755
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Indice 1. Premessa pag. 3 2. Cenni
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1. Premessa Il Comune di Caprarica
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dell’avviso di approvazione del P
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illustrare le previsioni del PTCP r
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Se però, come risulta dai document
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passa infatti dai 111 “fuochi”
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A giustificazione di questa ascesa
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