Tav. A - Relazione - Caprarica di Lecce

Gli insediamenti antichi esistenti in zona E, in quanto testimonianza
dell'evoluzione temporale del sistema di produzione agricola e dei sistemi
insediativi connessi, fanno parte integrante del patrimonio storico-edilizio
esistente e, come tali, sono oggetto di tutela.
La relazione geologica, insieme alle rappresentazioni tematiche del PUTT,
con particolare riferimento alla geomorfologia, hanno consentito di “leggere” il
grado di sensibilità delle varie parti del territorio e dettare norme di tutela che
ne preservino l’integrità; si tratta di conservare le componenti del paesaggio,
della naturalità dei luoghi, i tratti salienti di un sistema geomorfologico e di
beni storico-culturali che, come ci sono pervenuti, vanno tramandati.
L’intero territorio non urbanizzato è stato classificato in 3 tipologie E1, E2 ed
E3.
La E1 evidenzia caratteri di normale sensibilità quindi il piano consente,
nell’ambito della disciplina dettata dall’art. 51 della L.R. 56/80, interventi di
edificazione inerenti l’attività primaria, attività agrituristica, gli impianti agro-
alimentari.
E’ stabilito un lotto minimo di intervento di 5.000 mq. e la possibilità di
accorpamento di aree agricole non confinanti finalizzato allo sviluppo di
aziende agricole.
La E2 comprende le aree del territorio agricolo di interesse ambientale,
caratterizzate dalla presenza di bosco, del carrubo o da prevalente
produzione orticola tradizionale (giardini) che si intende salvaguardare ed in
cui non sono consentiti interventi edilizi.
La zona E3, zona agricola di salvaguardia e di interesse ambientale
destinata al rimboschimento, comprende le aree del territorio agricolo
situate lungo il pendio del rilievo detto "serra" e interessate da iniziative
finalizzate alla creazione di nuove aree boscate.
Gli interventi edilizi sono consentiti con ridotto indice di fabbricabilità
fondiaria (0.01 mc/mq) solo per manufatti strettamenti necessari alla
conduzione e alla sicurezza delle aree boscate.
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