ANTOLOGIA L'e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> riferimento è quella a cura <strong>di</strong> E.M. Voigt, Amsterdam 1971; le <strong>di</strong>vergenze sono opportunamente segnalate nelle note. 15
16 1 poikilovqronÆ ajqanavt ÆAfrov<strong>di</strong>ta, pai` Div o" dolovploke, livssomaiv se, mhv mÆ a[saisi mhdÆ ojnivaisi davmna, povtnia, qu`mon, 4 ajlla; tuivdÆ e[lqÆ, ai[ pota kajtevrwta ta;" e[ma" au[da" ajivoisa phvloi e[klue", pavtro" de; dovmon livpoisa cruvsion h\lqe" 8 a[rmÆ ujpasdeuvxaisa: kavloi dev sÆ a\gon w[³kee" strou`qoi peri; ga`" melaivna" puvkna <strong>di</strong>vnnente" ptevrÆ ajpÆ wjravnwi[qe- ro" <strong>di</strong>a; mevssw: 12 ai\ya dÆ ejxivkonto: su; dÆ, w\ mavkaira, mei<strong>di</strong>aivsaisÆ ajqanavtwi proswvpwi h[reÆ o[tti dhu\te pevponqa kw[tti dhu\te kavlhmmi 16 kw[tti moi mavlista qevlw gevnesqai mainovlai quvmwi: tivna dhu\te peivqwmÆ a]y³ s³Æ a[ghn ej" sa;n filovtataÉ ti" sÆ, w\ YavpfÆ, aj<strong>di</strong>vkhsiÉ 20 Dal variegato trono 1 immortale 2 Afro<strong>di</strong>te, figlia <strong>di</strong> Zeus or<strong>di</strong>trice <strong>di</strong> reti 3 , ti supplico 4 , con ansie e tormenti non domarmi 5 , o Signora, nell'animo: ma qui vieni, se mai anche altre volte 6 , udendo da lontano la mia voce, le prestasti ascolto 7 , lasciata lÆaurea <strong>di</strong>mora 8 del padre venisti, dopo aver aggiogato il cocchio. Belli ti conducevano veloci passeri 9 intorno alla nera terra 10 , battendo fitte le ali 11 , dal cielo attraverso l'etere 12 . Subito giunsero 13 ; e tu, o beata, sorridendo nel tuo volto immortale 14 , chiedesti perché ancora una volta soffrissi e perché ancora una volta ti invocassi e che cosa soprattutto volessi che accadesse per me con animo folle 15 :“Chi ancora una volta 16 devo persuadere a ricondurre per te al tuo amore? Chi, o Saffo, ti fa torto 17 ? 1 Si tratta <strong>di</strong> un hapax legomenon sul quale vd. M.G. Bonanno, Saffo fr. 1, 1 (poikilovqrono"), in Mou`sa. Scritti in onore <strong>di</strong> Giuseppe Morelli, Bologna 1997, pp. 53-55. per analoghi composti impiegati per <strong>di</strong>vinità femminili, cfr. Il. I 611 (crusovqrono"); VIII 565 (eju?qrono"); etc. Quest'inno cletico, unico tramandato per intero (Dion. Alic. De compositione verborum XXIII 173-179; vd. P.Oxy. XXI 2288), apriva l'e<strong>di</strong>zione alessandrina dei carmi. 2 Raro se riferito a singola <strong>di</strong>vinità, cfr. Il. II 4; è invece formulare il successivo pai` Divo", vd. Il. XIII 54; Od. XI 604; etc. 3 Neologismo, epiteto esclusivo <strong>di</strong> Afro<strong>di</strong>te, modellato su nesso epico (dovlou" uJfaivnein) e ripreso in Theogn. 1386; Ibyc. fr. S199, 2 PMGF; Sim. fr. 36/541, 9s.; mel. adesp. frr. 1 A /919, 7 e 31/949 PMG; cfr. anche ajpeivrona duvktua Kuvprido" in Ibyc. fr. 287, 4 PMGF. 4 Il valore rituale del verbo è relativamente recente (vd. Alcm. fr. 5, 22 PMGF), poiché nell'epica esso denota una supplica da <strong>di</strong>o a <strong>di</strong>o o da uomo a uomo, talora accompagnata da altri atti formali (ex. gr. Il. XIX 305). 5 Si noti nel corso del verso l'insistita allitterazione dei suoni nasali. Per l'impiego del verbo in contesti erotici vd. fr. 102, 2; Hes. Theog. 120ss. e soprattutto Il. XIV 315s. A proposito delle afflizioni d'amore vd. anche Anacr. fr. 71, 7s. Gent. 6 Stilema ricorrente nella preghiera, vd. fr. 86, 5; Alc. fr. 38, 11 V.; cfr. Il. V 116; Soph. Oed. Rex 164. 7 Vd. l'analoga espressione suggerita dal legame affettivo tra l'orante e chi accoglie la preghiera in Il. I 357 (la madre Teti ascolta l'implorazione <strong>di</strong> Achille). Per un identico rapporto fiducioso con la <strong>di</strong>vinità vd. Pind. Isthm. VI 42-46 (preghiera rivolta a Zeus da Eracle). 8 Aggettivo riferito probabilmente alla <strong>di</strong>mora (vd. fr. 127; cfr. Il. IV 2; Pind. Nem. X 88; Pyth. III 94; etc.) piuttosto che al carro, come lascia intendere anche il testimone papiraceo che presenta un'interpunzione tra cruvsione h\lqe". 9 Il volatile era sacro ad Afro<strong>di</strong>te per la loro libi<strong>di</strong>ne (Athen. IX 391; cfr. schol. B Hom. Il. II 305). Negli Ephesiaca <strong>di</strong> Senofonte Efesio è descritta una scena, istoriata sul baldacchino <strong>di</strong> un letto nuziale, in cui alcuni Amorini volteggiano intorno alla dea cavalcando passeri (I 8, 2). 10 Per la formula vd. frr. 16, 2 e 20, 6; Il. II 699; etc. 11 Vd. Od. II 151, da cui sembra derivare questa immagine. 12 Per l'espressione cfr. Il. XIX 351; Stes. fr. 209, 3 PMGF. 13 Analoga espressione in Il. V 367 (riferito al cocchio <strong>di</strong> Afro<strong>di</strong>te). 14 Il volto sorridente è uno dei tratti <strong>di</strong>stintivi della dea; ex. gr. Il. III 424; [Hom.] Hymn. Ven. 2s. 15 In poesia la follia delinea lo sfrenato desiderio d'amore, cfr Ibyc. fr. 28610s. PMGF; inoltre mainovli" gunhv in Arch. fr. 196a, 30 IEG e mainomevnai kra<strong>di</strong>vai in Eur. Med. 433, con identica sfumatura erotica. 16 peivqwmÆ a[y sÆ a[ghn congettura <strong>di</strong> Burzacchini «Eikasmòs» 16 (2005) p. 14, che accoglie parzialmente peivqwmÆ a[y sÆ a[ghn <strong>di</strong> Di Benedetto, «RFIC» 111 (1983) pp. 31-43; Gallavotti aveva suggerito peivqw a]y üÆ a[ghn; E.M. Voigt ha proposto peivqw a]y sÆ a[ghn. 17 Reminiscenza <strong>di</strong> Il. V 372 (domanda rivolta dalla madre Dione ad Afro<strong>di</strong>te ferita da Diomede). Identica interrogativa in Eur. Iph. Aul. 382; cfr. Bacch. 1320, Ar. Eq. 730. Per l'accezione vd. altresì Theogn. 1283.