Esplosioni nucleari - Seismoatschool.ethz.ch
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LaM Fisica 2010/2011 Aron Erbetta, 4F<br />
dove, come prima, μ è il modulo di rigidità e δ la densità della roccia in cui viaggi l'impulso.<br />
Al contrario delle onde longitudinali, quelle trasversali non si propagano nei liquidi, dato <strong>ch</strong>e essi<br />
non hanno rigidità (μ = 0) e non variano la forma a causa di sforzi da taglio, ma assumono quella<br />
del corpo in cui sono contenute.<br />
Esaminando le due formule appena descritte, verrebbe naturale concludere <strong>ch</strong>e le rocce con densità<br />
maggiore siano quelle in cui le onde si propagano più lentamente, dato <strong>ch</strong>e in entrambe le equazioni<br />
compare a denominatore la densità δ, tuttavia questa supposizione è errata dato <strong>ch</strong>e i parametri B e<br />
μ crescono ancora più marcatamente della grandezza δ. Prendendo come valore del modulo di<br />
compressibilità:<br />
B = 5<br />
3 μ<br />
“valore attendibile, con buona approssimazione, per le rocce <strong>ch</strong>e costituiscono la litosfera” 47 . Con<br />
questo valore siamo ora in grado di calcolare il rapporto delle velocità in rocce con le stesse<br />
caratteristi<strong>ch</strong>e (stessa densità, modulo di compressibilità e modulo di rigidità), ottenendo<br />
V P<br />
V S<br />
= √3 ≈ 1.732<br />
Abbiamo così verificato l'affermazione iniziale in cui VP > VS.<br />
3.4.2 Onde superficiali 48<br />
Nel paragrafo precedente, abbiamo visto le onde di volume P e S. Ora analizzeremo l'altro tipo di<br />
onde, dette superficiali, per<strong>ch</strong>é la loro propagazione, al contrario delle onde di corpo, inizia<br />
dall'epicentro, dove giungono le onde di volume, ed è quindi strettamente legata alla “presenza di<br />
superfici di discontinuità o di stratificazione, siano esse profonde o superficiali” 49 e queste<br />
caratteristi<strong>ch</strong>e si riscontrano in due tipi di onde: le onde di Love (onde L) e le onde di Rayleigh<br />
(onde R) <strong>ch</strong>e andremo ora a descrivere.<br />
3.4.2.1 Onde di Love (onde L) 50<br />
Le onde L prendono il nome dal matematico <strong>ch</strong>e ne provò l'esistenza nel 1911, Augustus Edward<br />
47. Tratto dal libro di testo:<br />
Tedesco, G.: Introduzione allo studio dei terremoti, 2005, Milano, Alpha Test, Gli spilli, Monografie, pag. 54<br />
48. Il seguente capitolo è il risultato della lettura e dell'elaborazione personale delle informazioni contenute nelle seguenti fonti:<br />
Tedesco, G.: Introduzione allo studio dei terremoti, 2005, Milano, Alpha Test, Gli spilli, Monografie, pag 54-55<br />
49. Tratto dal libro di testo:<br />
Tedesco, G.: Introduzione allo studio dei terremoti, 2005, Milano, Alpha Test, Gli spilli, Monografie, pag. 54<br />
50. Il seguente capitolo è il risultato della lettura e dell'elaborazione personale delle informazioni contenute nelle seguenti fonti:<br />
Tedesco, G.: Introduzione allo studio dei terremoti, 2005, Milano, Alpha Test, Gli spilli, Monografie, pag 54<br />
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