Esplosioni nucleari - Seismoatschool.ethz.ch
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LaM Fisica 2010/2011 Aron Erbetta, 4F<br />
dove A, T, Δ e h hanno lo stesso significato fornito precedentemente, mentre Cs e Cr sono<br />
rispettivamente la correzione di stazione e la correzione regionale e f(Δ, h) è una funzione <strong>ch</strong>e “tiene<br />
conto della propagazione e dell'assorbimento delle onde” 57 .<br />
Come detto, questa scala ci fornisce la magnitudo generata dalle onde di volume, ma per sapere la<br />
magnitudo delle onde di superficie bisogna aspettare ancora qual<strong>ch</strong>e anno affin<strong>ch</strong>é venga sviluppata<br />
un'altra scala, tutt'ora molto utilizzata: la scala della magnitudo delle onde superficiali. Questa<br />
nuova scala, come è espressamente detto nel nome, utilizza onde <strong>ch</strong>e viaggiano sulla superficie<br />
terrestre e <strong>ch</strong>e giungono alla stazione di rilevamento dopo le onde P. Vengono utilizzate<br />
essenzialmente onde di Rayleigh le quali hanno un periodo <strong>ch</strong>e varia tra 18s e 22s, e la formula per<br />
ricavarne la magnitudo è<br />
M S = log( A<br />
T ) +C 1 ⋅log Δ+c 2<br />
in cui A è l'ampiezza della componente orizzontale (o verticale) delle onde R in micron, T è il<br />
periodo del sismografo in secondi, Δ la distanza epicentrale in gradi e C1 e C2 sono delle costanti 58 .<br />
Nel caso in cui Δ ≥ 20°, le distanze epicentrali sono circa 2200km, e i terremoti siano di profondità<br />
focale normale (tra 70km e 300km) l'equazione appena vista diventa<br />
(36)<br />
M S = log( A<br />
T ) +1.66⋅log Δ+3.3 (37)<br />
Queste due scale di misura (mb e MS), più precise e generali della scala Ri<strong>ch</strong>ter originale, non sono<br />
tuttavia esatte, in quanto esse non danno il vero valore dell'energia sprigionata; per esempio la<br />
magnitudo delle onde di volume fornisce un valore massimo troppo basso (circa 6,5-6,8) rispetto<br />
alla realtà, come pure la magnitudo fornita dalla scala delle onde superficiali (8,3 – 8,7). Per ovviare<br />
a questi errori, sono state sviluppate nuove tecni<strong>ch</strong>e <strong>ch</strong>e permettono un'applicazione più estesa delle<br />
scale. Infatti la sismologia moderna ha focalizzato la propria attenzione su due parametri: il<br />
momento sismico e l'energia emessa, le quali forniscono altrettante scale della magnitudo. La scala<br />
della magnitudo di momento sismico è data dall'equazione<br />
M W = 2<br />
3 ⋅log M 0−10 ,7 (38)<br />
dove M0 è il momento sismico, una quantità utilizzata per misurare la quantità di energia rilasciata<br />
da un terremoto, ed è definita dall'equazione<br />
57. Tratto dal libro di testo:<br />
Tedesco, G.: Introduzione allo studio dei terremoti, 2005, Milano, Alpha Test, Gli spilli, Monografie, pag. 70<br />
58. Il loro valore è rispettivamente: C1 = 1.66 e c2 = 3.5<br />
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