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Libro W.MILANO.pdf - Progetto Benessere

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<strong>Libro</strong> Alimentazione.qxd 2-12-2005 14:44 Pagina 17<br />

V. Metabolismo basale<br />

Si indica tecnicamente con il termine metabolismo basale la minima quantità di energia<br />

necessaria all’organismo, nelle 24 ore, in condizioni di assoluto riposo psichico e fisico<br />

alla temperatura ambiente, a digiuno rigoroso da 12 ore, per l’espletamento delle pure<br />

funzioni vegetative (normali attività degli organi compresa la termoregolazione).<br />

In maniera più semplificata si può definire come consumo calorico corrispondente per<br />

ogni ora a circa 1 caloria per ogni chilogrammo di peso corporeo. Perciò un uomo di 70<br />

Kg consuma ogni ora circa 70 kcal, cioè 1680 Kcal al giorno per il solo mantenersi in vita.<br />

A tale valore dovranno poi aggiungersi le spese inerenti alle varie attività fisiche volontarie.<br />

Il calcolo del metabolismo basale è importante in quanto ci dà la stima della necessità<br />

di calorie da ingerire, a cui poi aggiungere quelle del consumo volontario, per mantenere<br />

un livello calorico equilibrato alle proprie esigenze.<br />

Il metabolismo basale risulta influenzato poi da numerosi fattori: dall’età al sesso, dal<br />

clima alle condizioni nutritive del soggetto, dalla minore o maggiore sedentarietà, da condizioni<br />

fisiologiche come gravidanza, allattamento ecc., a condizioni patologiche.<br />

• Età: da circa 26/cal/m2/h nel neonato, raggiunge un massimo tra i 3 ed i 6 anni, diminuendo<br />

successivamente in modo più o meno graduale.<br />

• Sesso: nell’uomo è più elevato di circa il 7% rispetto alla donna.<br />

• Dimensioni del soggetto: il metabolismo aumenta all’aumentare della superficie<br />

corporea.<br />

• Condizioni nutritive: il metabolismo diminuisce in condizioni di iponutrizione, per<br />

esempio dopo un mese di digiuno se ne riscontra in alcuni soggetti una riduzione del<br />

20%. Questa considerazione è particolarmente importante perché ci spiega come mai<br />

durante regimi dietetici ipocalorici prolungati nel tempo, il dimagrimento si riduce progressivamente.<br />

In tale evenienza diventa quindi fondamentale aumentare il metabolismo<br />

incrementando l’attività fisica.<br />

• Sedentarietà: il metabolismo si riduce significativamente nei soggetti sedentari.<br />

• Allattamento: aumenta di circa il 3-6%.<br />

• Sonno: si abbassa del 6-13%.<br />

• Clima: un aumento della temperatura oltre i 30°C provoca in genere un leggero aumento<br />

del metabolismo, necessario per la sudorazione, mentre una diminuzione della<br />

temperatura al di sotto dei 15°C induce un suo aumento sensibile. In tal caso si ha una<br />

termodispersione dalla sorgente calda, il corpo, a quella più fredda, l’ambiente.<br />

• Temperatura corporea: negli stati febbrili il metabolismo aumenta di circa il 13% per<br />

ogni grado di temperatura superiore ai 37°C.<br />

• Gravidanza: durante il primo trimestre resta immutato, aumenta dell’8% circa al<br />

quinto mese arrivando ad un aumento intorno al 14-33% negli ultimi due mesi (in<br />

questa fase infatti risulta uguale alla somma di quello della madre più quello del feto).<br />

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