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Libro W.MILANO.pdf - Progetto Benessere

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<strong>Libro</strong> Alimentazione.qxd 2-12-2005 14:44 Pagina 4<br />

I<br />

4<br />

Introduzione<br />

Nei primi mesi di vita mangiare bene non è un problema, basta succhiare il seno materno<br />

per ricevere un liquido tiepido, dolce e assolutamente perfetto per nutrire il nostro<br />

organismo.<br />

Dopo, quando dobbiamo scegliere da soli, per sapere cosa mangiare dobbiamo avvalerci<br />

della cultura. Al contrario degli animali, che nella scelta del cibo sono guidati da<br />

un istinto reso pressoché infallibile da una lunga evoluzione, siamo costretti a fidarci della<br />

gastronomia della nostra regione, di quello che ci preparava la mamma da bambini, dei<br />

nostri gusti, dei consigli degli amici o delle suggestioni della pubblicità.<br />

Poter pensare e poter raccontare tutto quello che ci viene in mente ci ha dato un<br />

enorme vantaggio sugli altri animali con i quali dividiamo il pianeta, ma a tavola sicuramente<br />

no. A complicare ulteriormente le cose ci sono poi gli odori, i colori, i sapori dei<br />

cibi ma anche tutti gli altri strani significati di cui li abbiamo rivestiti e che nulla hanno<br />

a che vedere con le loro caratteristiche nutritive. Solo a noi, tra milioni di specie animali,<br />

potrebbe venire in mente di considerare un alimento di lusso o da poveri, di moda o<br />

superato, purificatore, consolatore o addirittura afrodisiaco. Ogni tipo di alimentazione<br />

dipende quindi non solo dalla geografia ma soprattutto da una geografia interiore, è figlio<br />

del suo tempo e così deve essere considerato. Solo il latte materno, almeno per ora,<br />

è rimasto uno dei pochissimi alimenti che abbiamo conservato in comune con i nostri<br />

trisavoli.<br />

A meno che non fossero discendenti dei pochissimi benestanti di una volta, i nostri<br />

bisnonni mangiavano poco e male. A tavola potevano trovare pane nero, patate, polenta,<br />

castagne, legumi, frutta e verdura e, quando c’era, carne ma solo molto raramente.<br />

Il loro cibo era monotono e spesso mal conservato. Non è un caso che solo cento anni fa<br />

le malattie dell’apparato digerente erano la seconda causa di morte in Italia.<br />

Se siamo più sani, più robusti, più alti e la durata della nostra vita è tanto superiore a<br />

quella dei nostri nonni, lo dobbiamo soprattutto al fatto che mangiamo molto meglio di<br />

loro. Lo dobbiamo all’efficace sinergia tra scienza ed agricoltura, tra scienza ed allevamento,<br />

se tutti noi e non più solo pochissimi privilegiati possiamo permetterci cibo abbondante<br />

e di buona qualità. Ed inoltre dobbiamo ringraziare l’industria alimentare, oltre<br />

a quel principe degli elettrodomestici che è il frigorifero, se quello che ci arriva è anche<br />

molto più sano di un tempo.<br />

Un tempo si mangiava quello che c’era, oggi per la prima volta nella storia dell’umanità<br />

possiamo scegliere. Il problema è che c’è sempre qualcuno ansioso di darci dei consigli,<br />

spesso non molto disinteressati.<br />

Se da un lato, come abbiamo visto, l’industria agroalimentare mette a nostra disposizione<br />

tanta roba di ottima qualità, dall’altro ci bombarda quotidianamente con la pubblicità<br />

dei suoi prodotti. È difficile resistere alle suggestioni dei pubblicitari e subdolamente<br />

buona parte di questi messaggi sono indirizzati ai più piccoli ed in tal modo si allevano<br />

nuove generazioni con idee sempre più confuse in fatto di alimentazione.<br />

Il trucco della pubblicità, spesso, è quello di associare ad un prodotto un nostro desiderio,<br />

per esempio essere più belli, più magri, più sani, più raffinati o evoluti degli altri.<br />

Così per rincorrere un sogno mangiamo senza chiederci se di quel prodotto abbiamo davvero<br />

bisogno. Ma questo non è ovviamente legato solo al cibo. Insomma non mangiamo<br />

male perché ci vendono roba di cattiva qualità, mangiamo male perché mangiamo troppo<br />

o senza criterio.<br />

L’importanza del cibo e la difficoltà di procurarselo sono probabilmente all’origine dei<br />

vari significati che l’umanità ha attribuito a molti alimenti: un valore mitico (la manna della<br />

bibbia), simbolico (l’alloro, l’ulivo) o religioso (il pane e il vino dei cristiani). Per l’uomo,

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