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<strong>Libro</strong> Alimentazione.qxd 2-12-2005 14:44 Pagina 42 XI 42 Conoscere gli alimenti carotene, arrivano ad assomigliare molto al burro. Ma con questo sistema i grassi insaturi degli oli vegetali diventano grassi saturi ed hanno lo stesso effetto sul sistema cardiocircolatorio del burro, non solo ma pensando di avere a che fare con un alimento più sano o più leggero abbondiamo con la margarina, cosa che magari con il pesante burro non faremmo. Inoltre il burro oltre ad essere più saporito della margarina, è una delle poche fonti di vitamina D, importante per il metabolismo del calcio e per il buon sviluppo delle ossa. E per quanto riguarda il colesterolo in un etto di burro c’è ne quanto in un uovo ma per mangiare un etto di burro ce ne vuole! Infine, quindi, il burro non è da criminalizzare, purché non se ne usi troppo o come abbiamo già detto anche per gli altri alimenti grassi, non si consumino già troppi grassi animali ovvero carni grasse o formaggi. Bevande alcoliche Le bevande alcoliche sono costituite, oltre che da acqua, da alcol etilico (o etanolo). Una restante minima quota è rappresentata da composti aromatici, coloranti, antiossidanti, vitamine ecc. L’etanolo è una sostanza estranea all’organismo e non essenziale, anzi per molti versi tossica. Pur non essendo un nutriente, l’alcol apporta una cospicua quota di calorie che si sommano a quelle apportate dagli alimenti e possono contribuire all’aumento ponderale. L’etanolo viene assorbito nelle prime porzioni del tratto gastroenterico ed in modeste proporzioni persino nella bocca. Alcuni fattori modificano i tempi di assorbimento; la presenza di cibo li rallenta mentre la presenza di anidride carbonica (soda, spumanti ed altre bevande frizzanti) li accelera. Il nostro organismo non possiede la capacità di stoccare in qualche modo l’alcol, per cui deve rapidamente metabolizzarlo. Questa trasformazione dell’etanolo avviene ad opera di alcuni enzimi specifici, sia a livello gastrico ma soprattutto nel fegato. La capacità degli enzimi presenti nel fegato di metabolizzare l’etanolo è limitata. In condizioni normali il fegato è in grado di rimuovere fino a 6 g di etanolo che corrispondono a mezza Unità Alcolica, in un’ora. Una Unità Alcolica (UA) è l’equivalente di 12 g di etanolo ovvero la quantità di etanolo contenuto in un bicchiere (125 ml) di vino di media gradazione o in una lattina di birra (330 ml) o in una porzione (40 ml) di superalcolico. L’equivalente calorico di 1 g di alcol è pari a 7 cal. Inoltre è da ricordare che una piccolissima quota di etanolo, circa il 2-10%, viene eliminata inalterata attraverso i polmoni, urina, sudore ecc. È proprio sfruttando questo sistema di eliminazione che si possono effettuare i test non invasivi (per esempio il palloncino) che permettono di valutare la quota di alcol presente nel sangue. In alcuni individui, in alcune razze e nelle donne l’efficienza di questo sistema è molto ridotta, pertanto queste persone sono molto più sensibili all’alcol. Inoltre i bambini ed i ragazzi non possedendo ancora gli enzimi adatti alla metabolizzazione dell’etanolo subiscono in maniera devastante l’azione dell’alcol.
<strong>Libro</strong> Alimentazione.qxd 2-12-2005 14:44 Pagina 43 Conoscere gli alimenti XI La concentrazione dell’etanolo nel sangue dipende quindi da vari fattori: dalla quantità ingerita, dalla modalità di ingestione (a digiuno o a pasto), dalla composizione corporea, dalla quantità di acqua corporea, dalla capacità individuale di metabolizzare l’alcol. L’abuso cronico di alcol può indurre gravi danni: da quelli sul sistema nervoso che vanno dal tremore alle allucinazioni ed alla demenza, a quelle sul sistema digerente che possono provocare ulcere, emorragie, cirrosi epatica e danni al pancreas. L’alcol agisce anche sul sistema cardiovascolare aumentando la pressione arteriosa e la possibilità di cardiopatie e sulle possibilità di indurre neoplasie in vari organi. Alcuni studi però hanno anche accostato l’uso moderato di vino, specie di quello rosso, ad una minore incidenza di cardiopatia ischemica, rispetto a chi non beve o a chi lo fa in maniera eccessiva. Il vino sembra esercitare un ruolo protettivo superiore rispetto alla birra, mentre i superalcolici non hanno alcuna capacità protettiva. Un consumo moderato può essere indicato entro i limiti di 2-3 UA al giorno (pari a circa 2 bicchieri di vino) per l’uomo e di 1-2 UA per la donna. Tale quantità, da assumersi durante i pasti è da considerarsi il limite massimo oltre il quale gli effetti negativi cominciano a prevalere su quelli positivi. Estrema attenzione deve essere posta al problema delle interazioni tra alcol e farmaci. Principali interazioni tra alcol e farmaci FARMACI EFFETTO DELL’ETANOLO Sedativi, ipnotici, anticonvulsivanti, Potenziamento degli antidepressivi, ansiolitici, effetti dell’etanolo analgesici (come gli oppiacei) Sedativi, ipnotici, narcotici, Aumentata attività e/o antidepressivi, ansiolitici concentrazione nel sangue analgesici, barbiturici, antipsicotici Anticoncezionali orali, Diminuita attività e/o anticoagulanti, concentrazione nel sangue antibiotici (tetracicline, chinoloni, ecc.) Antipsicotici (neurolettici), Instabilità dei livelli anticonvulsivanti, del farmaco nel sangue ipoglicemizzanti orali Paracetamolo, Possibilità di effetti tossici altri analgesici-antinfiammatori-antipiretici o dannosi (anche acido acetilsalicilico), ipoglicemizzanti orali (sulfaniluree) antibiotici, sulfamidici, alcuni antimicotici (metronidazolo) 43
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