Libro W.MILANO.pdf - Progetto Benessere
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<strong>Libro</strong> Alimentazione.qxd 2-12-2005 14:44 Pagina 33<br />
Conoscere gli alimenti XI<br />
• frutta acidula: contiene circa il 15% di zuccheri e fornisce un apporto calorico massimo<br />
di circa 60 calorie (limone, melone, albicocche, arance, mele, ciliegie ecc.), ovviamente<br />
per 100 g di parte edibile;<br />
• frutta zuccherina: contiene dal 15% al 75% di glucidi, fornisce un apporto calorico<br />
compreso tra 70 e 370 calorie (castagne secche) comprende frutta fresca e secca<br />
(cachi, fichi freschi e secchi, banane, datteri, castagne, ecc.);<br />
• frutta oleosa: è caratterizzata da un elevato contenuto di lipidi (50-65%) e protidi<br />
(10-20%) oltre che da un discreto contenuto di glucidi (15-20%). Il loro apporto<br />
calorico si aggira mediamente intorno alle 600-650 calorie (mandorle, noci, nocciole,<br />
pinoli, pistacchi, ecc.).<br />
Gli ortaggi possiedono, invece, un patrimonio calorico e glucidico paragonabile a<br />
quello della frutta acidula.<br />
Il valore nutritivo della frutta e degli ortaggi è dato sia dall’apporto in principi nutritivi<br />
sia da numerosi altri principi attivi (oli essenziali, flavonoidi, pectine, alcaloidi, tannini,<br />
ecc.) molto utili nell’economia complessiva del nostro organismo. In molti casi gli stessi<br />
composti chimici isolati, purificati e somministrati, non sortiscono gli stessi benefici effetti<br />
in quanto viene a mancare l’importante azione sinergica degli altri componenti vegetali.<br />
Sia la frutta che gli ortaggi sono particolarmente ricchi di vitamine e sali minerali come<br />
calcio, ferro, rame, cobalto, manganese e zinco.<br />
Una interessante annotazione a proposito del ferro è che questo minerale è particolarmente<br />
importante perché è la porzione centrale dell’emoglobina, la proteina che trasporta<br />
l’ossigeno nel sangue. Poca emoglobina vuol dire quindi poca energia e quindi debolezza,<br />
caratteristica delle sindromi da carenza di ferro (anemia sideropenica). È opinione<br />
comune che alcuni vegetali, specie gli spinaci (Braccio di Ferro insegna), sono molto<br />
utili perché ricchi di ferro. Tutto vero, gli spinaci sono particolarmente ricchi di ferro, più<br />
di tutte le altre verdure, ma solo una minima parte, circa l’1,5% di questo ferro può essere<br />
assorbito dal nostro intestino ed essere poi utilizzato. Il punto è la biodisponibilità,<br />
ovvero la capacità di assorbimento da parte dell’intestino e poi l’assimilazione nelle cellule<br />
che lo devono utilizzare. Molti fattori, anche se non tutti chiariti, riducono la biodisponibilità<br />
del ferro di origine vegetale. La vitamina C, l’acido fitico e soprattutto la cellulosa<br />
riducono drasticamente l’assorbimento di ferro. La carne rossa ed il fegato ancora<br />
di più non solo posseggono tanto ferro ma hanno anche un’ottima biodisponibilità, circa<br />
il 20%. Questo significa che per ottenere la stessa quantità di ferro di una porzione di<br />
filetto di 200 g si dovrebbero consumare oltre 5 kg di spinaci.<br />
La frutta e gli ortaggi sono particolarmente ricchi di vitamine e minerali perché i vegetali,<br />
utilizzando l’energia solare, si costruiscono tutte le molecole di cui hanno bisogno<br />
a partire proprio dai sali minerali del terreno e dall’anidride carbonica dell’aria. Minerali e<br />
vitamine si trovano quindi concentrati nei tessuti<br />
che compiono tutte queste reazioni,<br />
che sono nella polpa e non nei tessuti<br />
di protezione, che sono<br />
quelli della buccia. La funzione<br />
della buccia è solo<br />
quella di proteggere il<br />
frutto dai parassiti e<br />
dai microrganismi e<br />
per questo è fatta di<br />
dura fibra cellulosica.<br />
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