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REGIONE EMILIA ROMAGNA Linee guida per la diagnosi ... - Saluter

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Perusini; solo successivamente l’eponimo ma<strong>la</strong>ttia di Alzheimer caratterizzò più in<br />

generale tutte le forme di demenza degenerativa primaria. La separazione nel<strong>la</strong> nosografia<br />

psichiatrica del<strong>la</strong> demenza dai difetti dello sviluppo intellettivo avvenne più tardi.<br />

Fino al<strong>la</strong> seconda metà di questo secolo, tuttavia, l’interesse <strong>per</strong> gli aspetti diagnostici e<br />

clinici è restato piuttosto scarso e <strong>la</strong> demenza è stata considerata sia <strong>la</strong> via finale comune<br />

di svariate condizioni, che un processo inevitabile legato al<strong>la</strong> senescenza. La maggiore<br />

disponibilità di tecniche di studio del funzionamento del sistema nervoso centrale, in vivo e<br />

in modelli s<strong>per</strong>imentali, una più chiara conoscenza dei processi neuropsicologici ed una<br />

maggiore disponibilità di strumenti di analisi psicometrica e psicologica, l’avanzamento<br />

delle tecniche e conoscenze neuropatologiche hanno portato, a partire dagli anni 60, ad<br />

una maggiore caratterizzazione clinica delle demenze ed al<strong>la</strong> loro distinzione sia dalle<br />

psicosi in generale che dalle modificazioni delle funzioni cognitive riscontrabili con<br />

l’invecchiamento.<br />

L’introduzione di criteri clinici definiti (tra i primi il DSM-III-R nel 1987 ed i criteri<br />

dell’NINCDS-ADRDA <strong>per</strong> <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia di Alzheimer nel 1984) ha rappresentato un ulteriore<br />

avanzamento nel<strong>la</strong> caratterizzazione clinica del<strong>la</strong> demenza, <strong>per</strong>mettendo una più chiara e<br />

riproducibile differenziazione dalle altre condizioni patologiche nelle quali è possibile<br />

riscontrare un decadimento cognitivo (tabel<strong>la</strong> 1).<br />

Attualmente <strong>la</strong> demenza è definita come una sindrome clinica caratterizzata da <strong>per</strong>dita<br />

delle funzioni cognitive, tra le quali invariabilmente <strong>la</strong> memoria, di entità tale da interferire<br />

con le usuali attività sociali e <strong>la</strong>vorative del paziente. Oltre ai sintomi cognitivi sono<br />

presenti sintomi non cognitivi, che riguardano <strong>la</strong> sfera del<strong>la</strong> <strong>per</strong>sonalità, l’affettività,<br />

l’ideazione e <strong>la</strong> <strong>per</strong>cezione, le funzioni vegetative, il comportamento. Il quadro clinico non<br />

implica una specifica causa; numerosi processi patologici, infatti, possono portare ad un<br />

quadro di demenza.<br />

La <strong>diagnosi</strong> di demenza è il risultato di uno scrupoloso ed approfondito processo valutativo<br />

che porta al<strong>la</strong> esclusione delle altre possibili cause di decadimento cognitivo. Una <strong>diagnosi</strong><br />

etiologica accurata è importante <strong>per</strong> riconoscere le forme reversibili o arrestabili ed è,<br />

anche nelle forme irreversibili, <strong>la</strong> premessa necessaria all’impostazione del<strong>la</strong> terapia<br />

farmacologica e dei trattamenti riabilitativi, al<strong>la</strong> definizione del<strong>la</strong> prognosi, al<strong>la</strong><br />

pianificazione degli interventi socio-assistenziali. Inoltre, poiché l'impatto del<strong>la</strong> demenza<br />

sul<strong>la</strong> famiglia del paziente è rilevante, una accurata <strong>diagnosi</strong> <strong>per</strong>mette di fornire al<br />

paziente stesso ed ai familiari informazioni più precise circa il decorso del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, gli<br />

atteggiamenti e le modalità di re<strong>la</strong>zione più appropriate, i servizi disponibili, i problemi<br />

legali ed etici che si potranno porre lungo il decorso del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia.<br />

Solo in questo modo, cioè dopo un <strong>per</strong>corso diagnostico e valutativo accurato e <strong>la</strong><br />

programmazione di interventi terapeutico-riabilitativi definiti <strong>la</strong> demenza <strong>per</strong>derà i caratteri<br />

di ”nebulosa” indistinta <strong>per</strong> assumere quelli di entità clinica che, pur nei limiti delle<br />

conoscenze attuali, possiede contorni e caratteristiche distintivi e condivisi.<br />

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