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REGIONE EMILIA ROMAGNA Linee guida per la diagnosi ... - Saluter

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Recentemente sono state fornite ulteriori evidenze che <strong>la</strong> patologia cerebrovasco<strong>la</strong>re può<br />

facilitare <strong>la</strong> comparsa di demenza in presenza delle tipiche lesioni neuropatologiche del<strong>la</strong><br />

ma<strong>la</strong>ttia di Alzheimer, partico<strong>la</strong>rmente nelle fasi iniziali. 103 casi consecutivi di soggetti<br />

seguiti durante <strong>la</strong> vita sono stati studiati dal punto di vista neuropatolgico nell'ambito<br />

dell'Oxford Project to Investigate Memory and Ageing (OPTIMA) e suddivisi in 4 gruppi:<br />

controlli senza patologia neurofibril<strong>la</strong>re, patologia a livello entorinale, limbica e<br />

neocorticale. I soggetti con <strong>la</strong> solo patologia tipica dell'Alzheimer nel<strong>la</strong> sua fase iniziale<br />

(lesioni entorinali) erano normali o solo lievemente compromessi, mentre <strong>la</strong> coesistenza di<br />

patologia cerebrovasco<strong>la</strong>re determinava una significativa riduzione delle <strong>per</strong>formance<br />

cognitive. Nelle fasi più avanzate del danno degenerativo <strong>la</strong> coesistenza di patologia<br />

cerebrovasco<strong>la</strong>re non determinava un significativo peggioramento clinico.<br />

Dati recenti indicano che in soggetti affetti da ma<strong>la</strong>ttia di Alzheimer probabile di grado<br />

lieve <strong>la</strong> presenza di lesioni vasco<strong>la</strong>ri al<strong>la</strong> TC determina, a parità di deficit cognitivo, un<br />

peggioramento funzionale, a conferma che <strong>la</strong> patologia cerebrovasco<strong>la</strong>re coo<strong>per</strong>a al<br />

determinismo dell'espressione clinica del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia di Alzheimer nelle sue fasi iniziali.<br />

Tra coloro che presentano un lieve declino cognitivo sono <strong>per</strong>ciò rappresentati sia<br />

soggetti in fase prodromica di demenza di Alzheimer sia anziani normali, che non<br />

presentano poi una conversione clinica verso <strong>la</strong> demenza, almeno entro <strong>per</strong>iodi di<br />

osservazioni medi.<br />

L'uso di indicatori biologici e di neuroimaging non ha <strong>per</strong>messo fino ad ora di<br />

distinguere in modo sufficientemente chiaro il sottogruppo di soggetti che svilup<strong>per</strong>à<br />

demenza. Gli studi più recenti, basati sulle misure di atrofia regionale hanno <strong>per</strong>messo di<br />

ottenere dati più confortanti, dimostrando che l'atrofia temporale, e soprattutto quel<strong>la</strong><br />

ippocampale, <strong>per</strong>mettono di distinguere i casi di demenza lieve dal deficit cognitivo lieve<br />

non-demenza. Osservazioni recenti indicano inoltre che il tasso di progressione dell'atrofia<br />

nei soggetti con lieve deterioramento cognitivo è in grado di predire in modo più preciso<br />

l'evoluzione clinica verso una franca demenza.<br />

Uno degli aspetti maggiormente controversi riguarda l'opportunità di trattare soggetti<br />

affetti da deterioramento cognitivo lieve con i farmaci attivi nell'AD o con altri trattamenti in<br />

grado di rallentare l'evoluzione verso <strong>la</strong> demenza. Attualmente non vi sono dati che<br />

<strong>per</strong>mettano di assumere una decisione razionale, anche se è attualmente in corso negli<br />

USA e in Canada un trial multicentrico (Multicenter Memory Impairment Study) coordinato<br />

dal National Institute on Aging sull'efficacia di inibitori del<strong>la</strong> acetilcolinesterasi e vitamina E<br />

nel ridurre il tasso di progressione verso <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia di Alzheimer.<br />

______________________________________________________________________________________<br />

_<br />

3 ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E CLINICI DELLE DEMENZE<br />

Le condizioni nelle quali si manifesta una compromissione delle funzioni cognitive sono<br />

re<strong>la</strong>tivamente frequenti tra le <strong>per</strong>sone anziane: possono manifestarsi in modo improvviso<br />

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