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L’OTTOCENTO ELEGANTE DI FORTUNY<br />
Con l’Unità d’Italia nuovi venti<br />
iniziarono a spirare e l’arte e le<br />
sue forme non restarono<br />
immuni da quest’aria di<br />
cambiamento.<br />
Soprattutto negli ambienti<br />
borghesi – le tendenze<br />
artistiche rappresentarono il<br />
sentimento del tempo.<br />
Era una borghesia, quella della<br />
seconda metà dell’800, che non<br />
andava in cerca di un’arte<br />
impegnativa, ma preferiva – al<br />
contrario – una pittura che<br />
mettesse su tela il benessere nel<br />
quale viveva. Mariano Fortuny fu<br />
uno degli artisti maggiormente<br />
amati in quel periodo storico da<br />
parte dei buona borghesia<br />
italiana, che appendeva sulle<br />
28 MARZO 2011<br />
pareti la rappresentazione della<br />
loro vita.<br />
L’arte di Fortuny e la società post<br />
Unità sono in mostra a Rovigo<br />
fino al 12 giugno, presso Palazzo<br />
Rovella, nell’esposizione<br />
“L’Ottocento elegante: arte in<br />
Italia nel segno di Fortuny 1860-<br />
1890”. Curata da Francesca<br />
Cagianelli e Dario Matteoni, la<br />
mostra intende esporre il talento<br />
del pittore spagnolo e la sua<br />
importanza nell’Italia del tempo,<br />
mettendo in evidenza – a<br />
distanza di 150 anni – il contesto<br />
borghese di quegli anni<br />
successivi all’unificazione, a<br />
tratti frivolo e leggero.<br />
Quello che Fortuny imprimeva<br />
sulle tele era, appunto,<br />
l'Ottocento vitale ed elegante dei<br />
grandi salotti à la page, delle<br />
corse, dei balli e dei ricevimenti:<br />
una fetta di società ricca e<br />
benestante che ostentava la sua<br />
eleganza. Ma Fortuny guardava<br />
anche alle feste popolari, ai<br />
carnevali, ai balli mascherati e<br />
agli incontri tra le fronde, ai<br />
travestimenti e agli idilli; così<br />
come non dimenticava neanche<br />
l'Ottocento dei sogni popolato da<br />
carnose odalische e ammaliato<br />
dai conturbanti profumi<br />
d’Oriente. È un’Italia vitale e<br />
luminosa – quella rappresentata<br />
– la stessa che, come scriveva il<br />
critico pugliese Francesco Netti,<br />
era popolata da signore e signori<br />
alla moda i quali «ritrovavan se<br />
stessi in quelle opere. Vedevan<br />
le stesse stoffe che avevano<br />
addosso, i tappeti che avevano a<br />
casa, il lusso nel quale vivevano,<br />
e poi scarpe di raso, mani<br />
bianche, braccia nude, piccoli<br />
piedi, teste graziose».<br />
130 le opere esposte e<br />
raffiguranti anni che non sono<br />
stati attraversati esclusivamente<br />
da luci e ricchezze, ma che<br />
hanno conosciuto anche il buio e<br />
la povertà. La scelta di mettere<br />
in risalto un aspetto piuttosto<br />
che un altro deriva dal desiderio<br />
dei curatori di esprimere, in<br />
particolare, il dinamismo<br />
artistico di quegli anni. Mariano<br />
Fortuny, da questo punto di vista,<br />
fu certamente un talento:<br />
pennellate vibranti e luminose,<br />
colori accesi e caldi riscaldano le<br />
sue opere.Tela cardine<br />
dell'esposizione è "La scelta<br />
della modella" (1866-1874),<br />
arrivata dalla Corcoran Gallery di<br />
Washington e presentata<br />
all'Esposizione Universale di<br />
Parigi del 1878: ambientata<br />
nell’edificio romano di Palazzo<br />
INFO<br />
di ELISA RODI<br />
✑ L’OTTOCENTO ELEGANTE<br />
ARTE IN ITALIA NEL SEGNO<br />
DI FORTUNY, 1860 - 1890<br />
Rovigo, Palazzo Roverella,<br />
via Laurenti 8/10;<br />
29 gennaio - 12 giugno 2011<br />
Tel. 0425 460093<br />
Orari: 9.00-19.00; sabato<br />
9.00-20.00; festivi 9.00-20.00.<br />
Chiuso i lunedì non festivi<br />
Biglietti: intero € 9; ridotto € 7<br />
www.ottocentoelegante.it<br />
Colonna, che l'artista<br />
frequentava assiduamente ospite<br />
della sua amica la Duchessa<br />
Adele di Castiglione-Colonna, è<br />
la tela più complessa di Fortuny.<br />
Questa, ma molte altre opere<br />
potranno essere ammirate nella<br />
mostra, dedicata alla pennellata<br />
di un artista che entrò nelle case<br />
dei borghesi del tempo e di loro<br />
ritrasse gli aspetti più gloriosi,<br />
intimi e privati.