10.06.2013 Views

nebbia “amministrative” - Home • PROGRESS Online

nebbia “amministrative” - Home • PROGRESS Online

nebbia “amministrative” - Home • PROGRESS Online

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ADVERTISING PROVOCATORIO TOSCANI<br />

di Jesper Storgaard Jensen<br />

84 MARZO 2011<br />

INTERVISTA CON OLIVIERO TOSCANI<br />

QUANDO LA PASSIONE<br />

INCONTRA LA PROVOCAZIONE<br />

Sesso, malattia, guerra, religione e tragedie umane di ogni tipo. Niente è tabù per il fotografo italiano Oliviero Toscani<br />

volta che inizio un progetto in cui è<br />

implicata la creatività, non ho alcuna garanzia o<br />

conoscenza su cosa alla fine verrà fuori. Non voglio<br />

avere questo tipo di certezza, perché creatività<br />

“o“Ogni<br />

significa penetrare in territori inesplorati. Certo si<br />

può sperare e sognare che il progetto vada eventualmente<br />

nella giusta direzione e che tu ne sia appagato.<br />

Ma non si può avere alcun tipo di sicurezza<br />

perché sarebbe come agire in favore del consenso<br />

e il consenso conduce alla mediocrità. Quindi<br />

quello che bisogna fare è ascoltare i marketing guy<br />

e andare poi nella direzione completamente opposta”.<br />

Oliviero Toscani sembra rilassato. Indossa<br />

i suoi soliti sgargianti occhiali rossi, che ho sempre<br />

considerato come una sorta di metafora della<br />

passione che lui mette in ogni cosa che fa. Fu<br />

proprio questa stessa passione che nel 1982<br />

convinse Luciano Benetton a creare quella che<br />

sarebbe diventata una premiata agenzia pubblicitaria.<br />

Benetton aveva i soldi, Toscani le idee e<br />

il mondo dovevo solo essere scioccato e stupito<br />

dalle loro creazioni. Tutti noi ricordiamo le famose<br />

pubblicità Benetton: il bacio tra il giovane<br />

prete e la suora, il cavallo nero che “monta”<br />

sul cavallo bianco, la scritta “HIV positivo” impressa<br />

sui sederi nudi, la morte di un malato di<br />

Aids, una dozzine di preservativi colorati retroilluminati,<br />

o un soldato inzuppato di sangue<br />

con i vestiti traforati dalle pallottole.<br />

In molte delle campagne Benetton ciò<br />

che stupiva era il fatto che il prodotto scomparisse<br />

dalla vista, che non fosse presente...<br />

Bene, in casa Benetton io non ero realmente interessato<br />

ai pullover; penso infatti che i prodotti delle<br />

varie aziende siano più o meno tutti uguali. Al<br />

contrario credo invece che sia importante per un’azienda<br />

mostrare la sua intelligenza sociale e la sensibilità<br />

verso la società. Oggi lavoro ancora nello<br />

stesso modo.<br />

Può farci un esempio?<br />

Io non lavoro su commissione. Non faccio<br />

analisi di mercato. Se un’azienda viene da me e<br />

vuole delle foto per una campagna, io racconto loro<br />

i miei attuali interessi. Questo è accaduto ad<br />

esempio con No-l-ita: facemmo una campagna in<br />

cui il tema centrale era l’anoressia. Firmammo il<br />

contratto con una ragazza anoressica francese, facemmo<br />

il servizio fotografico e creammo dei poster<br />

enormi, che furono affissi a Roma e a Milano.<br />

L’azienda, in pratica, divenne famosa in una sola<br />

notte, ma non fu in grado di reggere l’attenzione<br />

della stampa e così interruppe la campagna pubblicitaria.<br />

Oggi la provocazione nella pubblicità è<br />

ancora necessaria?<br />

Si, senza alcun dubbio. È un modo di comunicare<br />

ed è ancora molto importante. C’è bisogno<br />

di provocare interesse. La provocazione è,<br />

a mio parere, una nuova dimensione estetica.<br />

Basta vedere cosa accadde ai tempi di Benetton,<br />

quando creammo la campagna contro l’HIV: in<br />

molti si arrabbiarono, divennero addirittura furiosi,<br />

ma all’improvviso la gente iniziò a discu-<br />

tere del problema. La stessa cosa è accaduta recentemente<br />

quando abbiamo creato la campagna<br />

sull’anoressia.<br />

E come si è difeso quando l’hanno accusato<br />

di essere cinico o di usare le tragedie<br />

umane per vendere prodotti?<br />

Io non penso affatto che sia possibile usare<br />

le tragedie umane per vendere prodotti.<br />

Al contrario credo si possano usare i prodotti<br />

per focalizzare l’attenzione su certi problemi<br />

umani e sociali. E poi chi dice che l’arte<br />

debba necessariamente piacere? Dia un’occhiata<br />

alle tele di Francis Bacon. Piacciono? Sono<br />

belle? No, non lo sono, ma muovono qualcosa<br />

all’interno di noi.<br />

VERSO IL FUTURO<br />

Anche se Oliviero Toscani va quest’anno<br />

per i 70 anni, non si può certo dire che<br />

progetti di andare presto in pensione. Al<br />

contrario sembra che continui ad eruttare<br />

come un vulcano con le sue nuove idee e<br />

progetti. Lo scorso anno ha viaggiato dalle<br />

Alpi alla Sicilia per creare il progetto chiamato<br />

“Razza umana”. “Il progetto nasce in<br />

occasione dell’anniversario dei 150 anni dall’Unità<br />

d’Italia. Io, insieme ad un gruppo di<br />

giovani fotografi, abbiamo ritratto le diverse<br />

fisionomie degli italiani. Le cento foto scattate<br />

faranno parte di un archivio e alcune saranno<br />

esibite in una mostra durante<br />

l’anniversario del 2011.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!