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ECONOMIA QUESTA GLOBALIZZAZIONE NON FUNZIONA
LA RIVOLTA VIAGGIA ONLINE
Le rivoluzioni sfruttano il web come catalizzatore sociale, con
effetti mai visti, tutti da studiare e da approfondire da
esperti delle scienze della comunicazione: stiamo assistendo
ad avvenimenti che possiedono una portata epocale
na promessa di benessere e di sviluppo, di libertà
o di democrazia è stata mantenuta. La
nuova generazione, composta da ragazzi laureati
o con un alto livello di istruzione, vede le pro-
“
prie speranze progressivamente distrutte dalla
disoccupazione, dall’emarginazione sociale, e da
un regime che non dà loro opportunità né libertà
di espressione.
Oggi la gioventù araba chiede di partecipare
liberamente alla vita pubblica del proprio
paese e di beneficiare della ricchezza della propria
terra e pretende un cambiamento immediato.
LA RIVOLTA VIAGGIA ONLINE
La funzione di contro-potere si organizza
e si mobilità attraverso il web e i new media, sui
Social network prima di tutto ma anche su forum
e blog, senza trascurare l'importanza deci-
54 MARZO 2011
”
siva di una televisione come Al Jazeera. La società
civile nell'epoca digitale ha sviluppato
quegli anticorpi non solo per resistere ma per
re-agire. Le nuove generazioni decidono di abbandonare
il silenzio e di alzare la voce, in maniera
consapevole, matura, e spontanea, sospinti
dai new media, da internet, dai social
network, piuttosto che da pressioni religiose o
da ideologie.
Le rivoluzioni sfruttano il web come catalizzatore
sociale, con effetti mai vi-
PER I PAESI ARABI L'INTEGRAZIONE NELL'ECONOMIA
GLOBALE NEOLIBERISTA NON HA SIGNIFICATO LA
PARTECIPAZIONE AL PROGRESSO MONDIALE, ANZI
QUESTI ULTIMI SONO TRA I PRIMI A PAGARE PER LE
CRISI DEL CAPITALISMO
sti, tutti da studiare e da approfondire
da esperti delle scienze della comunicazione:
stiamo assistendo ad avvenimenti che possiedono
una portata epocale. La rivoluzione viaggia
online, in tempo reale, e live su Al Jazeera e in
questo modo riesce ad auto-propagarsi tramite
meccanismi virali che suggeriscono parallelismi:
come il medium televisivo aveva eroso lo spazio
di retroscena nel corso della guerra del Vietnam
e aveva minato la mitologia di una guerra
d'onore, raggiungendo le masse su scala mondiale
e consentendo la nascita delle manifestazioni
di protesta contro la guerra a livello globale;
così il medium internet sta consentendo oggi
alle popolazioni arabe di organizzarsi, pun-
ELEZIONI IN UGANDA
✑ BLOCCATI SMS CON
PAROLE “EGITTO” E “DITTATORE”
Nel corso delle elezioni parlamentari e
presidenziali la Commissione ugandese
delle Comunicazioni ha ordinato agli
operatori di telefonia mobile di bloccare
gli sms che contenessero determinate
parole. Tra i termini vietati: "Tunisia",
"Egitto", "Mubarak", "Ben Ali",
"dittatore", "gas lacrimogeno" e "potere
del popolo". Le autorità del Paese
ritenevano che avrebbero potuto
"incitare" il popolo alla rivolta.
Il candidato dell'opposizione Kizza
Besigye, infatti, principale sfidante del
presidente uscente Yoweri Museveni, ha
minacciato più volte una rivolta popolare
come quella avvenuta in Egitto in caso di
brogli. La vicenda dell'Uganda avvalora la
tesi della fondamentale importanza dei
mezzi di comunicazione per organizzare
insurrezioni e rivolte.
tando sull'effetto contagio e favorendo
l'aggregazione, addirittura in tempo reale,
delle masse. I video su Facebook e Youtube,
la videocamera di Al Jazeera, diventano testimoni
di eventi che altrimenti difficilmente riuscirebbero
ad oltrepassare i confini nazionali, a
causa della censura.
Il risultato è un mix esplosivo e fortemente
contagioso - forse ancora troppo sottovalutato
dai Paesi dell'Unione europea - pronto a sollevarsi
con un click con un unico obiettivo:
uscire da quel corto circuito basato sulla contraddizione
tra gli interessi del popolo da un lato
e la classe dirigente, creata per proteggere i
capitali stranieri dall’altro.
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