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ECONOMIA QUESTA GLOBALIZZAZIONE NON FUNZIONA
di Ivano Basile
52 MARZO 2011
REGIMI AL CAPOLINEA...
SE LA RIVOLUZIONE
È “ALWAYS ON”
Le rivolte scoppiate in Tunisia, Algeria, Egitto e Libia - che come uno tsunami hanno travolto i regimi storici dei rispettivi
paesi, sfatando il mito (e le promesse) della “buona” globalizzazione - hanno un unico comune denominatore: il Web
lLe popolazioni di Egitto, Libia, Algeria,
Tunisia corrono verso l'appuntamento con la
storia. Chi aveva previsto che la crisi tunisina
avrebbe avuto un effetto domino nei paesi arabi
ha avuto ragione: dopo il dittatore tunisino
Ben Ali è toccato all'anziano presidente egiziano,
Hosni Mubarak, 82 anni, da 29 al potere,
e adesso a Gheddafi, al potere da 40. I regimi
dei nostri dirimpettai pagano dazio ad anni di
di malgoverno, disoccupazione, rincari alimentari,
corruzione. L'insoddisfazione popolare
sfociata nelle rivolte ha portato alla ribalta
tutte le false promesse della globalizzazione.
Come si suol dire arriva un momento in cui i
nodi vengono al pettine ed è ciò che sta accadendo
per i Paesi arabi.
NEL NOME DEL MERCATO
Il modello di globalizzazione attuato nel
Terzo Mondo ha portato alla nascita di uno
Stato fondato sul carattere autoritario dei regimi,
la cui prioritaria occupazione, piuttosto
che il benessere dei propri cittadini, è stata
quella di garantire la sicurezza e la protezione
dello status quo, nell’esclusivo interesse del capitalismo
straniero e locale. Questo modello -
privo di politiche sociali e di servizi - nel corso
del tempo ha contribuito ad arricchire i ricchi,
impoverire la classe media ed emarginare
ed escludere i poveri, sia economicamente che
politicamente. Lo stato di polizia, poi, ha avuto
il compito di reprimere con severità ogni
dissenso in nome delle forze del mercato.
Dove sono gli effetti positivi della globalizzazione,
sbandierati per anni? Non c'è traccia.
E dove sono finiti i sostenitori delle rica