Udienza 01/06/10 - 28 Maggio 1974

lei della strage di Brescia, della smorte di Ferrari?
RISPOSTA - Io posso ricordarmi quello che ho pensato io e mia
madre, quando sono andati a casa, che aveva due figli,
uno di destra ed uno di sinistra che andavano nelle
piazze. E che è un atto criminale che non puoi coprire
con un’etichetta politica, perché quello è un criminale,
può essere fascista, comunista, democristiano ma è
criminale, questo è il discorso. Poi se lei mi dice, ed
aveva ragione il Presidente, cioè io non ho pensato ai
GAP quell’anno lì, perché l’ho passato leggendo certe
cose sui GAP di Feltrinelli, non riesci a dargli un
colore, perché è talmente micidiale quello che è
successo, come quando è successo al partito, la strage
dei fratelli Mattei, nel ’73, in primavera, fai fatica a
dare una colorazione politica, perché sono atti
criminali, cioè non puoi dire: sono stati i comunisti,
sono state le Brigate Rosse, cioè sono atti criminali.
DOMANDA - Lasciamo stare i commenti di sua madre, lei ricorda
i commenti di Romani, i commenti di Melioli?
RISPOSTA - No
DOMANDA – Ricorda di avere parlato con loro di quanto era
accaduto a Brescia?
RISPOSTA – No.
DOMANDA - Di avere parlato con loro della morte di Silvio
Ferrari?
RISPOSTA - No.
DOMANDA - Qui completo la frase: “Faccio presente che
nell’ambiente si parlò moltissimo e della strage di
Brescia e della morte di Silvio Ferrari, così come della
strage dell’Italicus, ma in forma generica, che
certamente riconduceva ad una matrice di destra, e
vedeva nella morte di Ferrari una azione omicidiaria”.
Questi particolari...?
RISPOSTA – Sono inventati da me.
Società Steno Consulting Srl
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Però il fatto della morte di
R.G. 3/08 - 01/06/2010 c/ MAGGI Carlo Maria + Altri
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