Udienza 01/06/10 - 28 Maggio 1974

persone, sono io l’infame. Mi è costato fatica
ritrattare. Mi sono costate...
DOMANDA – Poi vedremo la ritrattazione, adesso vediamo...?
RISPOSTA – Mi sono costate fatica queste testimonianze, lei se
lo ricorda, arrivavo, lei non lo sa, ma arrivavo
pippato. Spesso le chiedevo di andare in bagno e pippavo
nel bagno della Procura, tra il suo ufficio e quello del
dottor Salomone. Una volta Salomone è venuto, a momenti
mi becca. Quando finiva l’effetto, si ricorda quanta
Novalgina prendevo io durante la serata? Perché abbiamo
fatto gli interrogatori anche abbastanza lunghi, quanta
Novalgina prendevo! Insomma io mi sarei accorto di chi
avevo di fronte. Dico che l’infame sono io, pagherò per
quello che ho fatto, ma non per quello che ho detto e
che non ho fatto. Io di calunnia li ho calunniati tutti,
ma io della strage, dottor Piantoni e Presidente, non so
niente!
DOMANDA – Adesso vediamo a che cosa è servita la figura di
Alberto.
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RISPOSTA – Quindi tutto il discorso che... tutti i nostri
interrogatori, su alcuni ci saranno dei fatti concreti,
di partenza, ma tutti arrivano sempre a falsità che io
sottoscrivo ad ogni volta che si troviamo. Se lei ha
ricordo, più di una volta ho detto: dottore, non so
niente. Ma no, intanto cominciamo. E c’era... lei
riscriva. Intanto cominciamo. Perché io parecchie volte
mi sono seduto in quella sedia, in Procura, e le ho
detto: non so niente, non so niente. E poi cominciavamo,
un verbalino, un verbalino lo facevamo. Quindi li ho
firmati io tutti i verbali, lei è una persona corretta,
ed ha scritto certamente quello che ho detto io. Però
che oggi ho ricordo delle bugie che le ho detto, cioè
che posso ripetere la bugia, anche solo come ricordo,
non riesco a ricordarmela la bugia. Io le leggo insieme
con lei e confermerò che sono tutte cose che le ho detto
R.G. 3/08 - 01/06/2010 c/ MAGGI Carlo Maria + Altri
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