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ve certe di nidificazione ma solo avvistamenti di<br />
individui isolati o coppie non riproduttive.<br />
Nel 2001, 2002 e 2003, una coppia di capovaccaio<br />
ha ripreso a riprodursi in uno dei siti “storici” utilizzati<br />
nei primi anni ottanta. Tutte le nidificazioni si<br />
sono concluse con l’involo di un giovane.<br />
Nel triennio 2001-2003 lo staff e i volontari dell’Oasi<br />
LIPU Gravina di Laterza hanno raccolto alcuni<br />
dati relativi alla biologia riproduttiva della<br />
coppia.<br />
Durante il periodo di studio e di osservazione della<br />
coppia è stato possibile individuare almeno 5<br />
fasi o periodi distinti, corrispondenti ad altrettante<br />
fasi comportamentali: 1) periodo pre-riproduttivo,<br />
2) costruzione del nido, 3) cova, 4) allevamento<br />
della prole, 5) involo del giovane.<br />
1. PerIODO Pre-rIPrODUTTIvO.<br />
Questo periodo è compreso tra l’arrivo degli adulti<br />
e la deposizione delle uova. La sua durata è di<br />
circa venticinque/trentacinque giorni (dal 20 marzo<br />
al 25 aprile circa).<br />
Nel quadriennio 2000-2003, l’arrivo dei capovaccai<br />
nell’area di studio è avvenuto in un periodo<br />
compreso tra l’ultima settimana di marzo e la prima<br />
settimana di aprile.<br />
Questo periodo è caratterizzato da due fasi:<br />
a) La coppia già nei primissimi giorni dall’arrivo<br />
frequenta la parete di nidificazione e prende progressivamente<br />
possesso della stessa. I partner volano<br />
insieme, effettuano voli a festoni in prossimità<br />
della parete di nidificazione, arrivano e ripartono<br />
congiuntamente da quest’ultima. L’attività di volo<br />
e di perlustrazione della gravina e del territorio di<br />
nidificazione é compiuta da entrambi gli individui<br />
della coppia. e’ in questo periodo che la coppia<br />
ha effettuato la predazione di due pulcini di Corvo<br />
imperiale al nido (24 aprile 2001, osservazione<br />
personale). Iniziano gli accoppiamenti che avvengono<br />
su posatoi posti sulla parete di nidificazione.<br />
Questa prima fase dura circa 15-20 giorni.<br />
b) La seconda fase ha una durata di 10-15 giorni<br />
e vede un individuo (probabilmente la femmina)<br />
più attiva sulla parete del nido. La frequenza degli<br />
accoppiamenti diminuisce sino ad annullarsi del<br />
tutto nei giorni immediatamente precedenti la<br />
deposizione delle uova. In questa seconda fase i<br />
capovaccai si muovono più spesso da soli, diminuendo<br />
la caratteristica attività di volo della coppia.<br />
La femmina trascorre molto tempo nel nido.<br />
2. COsTrUzIONe DeL NIDO<br />
In media la fase di costruzione del nido si è protratta<br />
per pochi giorni dal 15 al 20 aprile. Le nidificazioni<br />
nel triennio 2001-2003 sono avvenute<br />
sulla stessa parete, anche se nel 2003 la coppia<br />
ha utilizzato una cavità nuova, distante circa 150<br />
metri da quella utilizzata negli anni precedenti.<br />
L’esposizione della parete del nido è risultata e/Ne<br />
negli anni 2001 e 2002 e N/Ne nel 2003. In tutti e<br />
tre gli anni è stato osservato uno scarso apporto<br />
di materiale al nido. I capovaccai hanno sempre<br />
realizzato una lettiera poco visibile costituita da<br />
lana, pelle e piccoli rami.<br />
3. INCUbazIONe<br />
L’incubazione ha una durata di circa 42 giorni, in<br />
media dal 25 aprile al 6 giugno. In questo periodo<br />
uno degli adulti è sempre presente al nido. Le<br />
uova restano scoperte solo durante i cambi e per<br />
brevissimo tempo. Nella prima settimana la cova è<br />
effettuata solo dalla femmina, poi iniziano gli avvicendamenti<br />
che non sono mai più di due nell’arco<br />
della giornata. Il maschio e la femmina sono contemporaneamente<br />
presenti all’interno del nido<br />
solo per pochi attimi durante i cambi. Durante il<br />
periodo di cova non sono stati osservati apporti di<br />
cibo al nido né da parte del maschio, né da parte<br />
della femmina. Dalle osservazioni effettuate che<br />
hanno potuto determinare l’inizio della cova e la<br />
schiusa delle uova è stato possibile ricavare con<br />
buona approssimazione il periodo all’interno del<br />
quale sono avvenute le deposizioni delle uova nei<br />
singoli anni di osservazione.<br />
Nel 2001 la deposizione è avvenuta, presumibilmente,<br />
tra il 26 aprile e il 30 aprile.<br />
Nel 2002 la deposizione è avvenuta, presumibilmente,<br />
tra il 23 aprile e il 27 aprile.<br />
Nel 2003 la deposizione è avvenuta tra il 20 e il 24<br />
aprile e la nuova cavità utilizzata per la nidifica-<br />
zione permise una migliore osservazione dell’interno<br />
del nido, sono state osservate due uova e<br />
in seguito due pulcini, di cui però uno soltanto si<br />
involò dal nido.<br />
4. aLLevameNTO DeLLa PrOLe<br />
Negli anni di osservazione 2001-2003, la schiusa<br />
delle uova è avvenuta tra la prima e la seconda<br />
settimana di giugno. Nella settimana della schiusa<br />
la femmina ha trascorso la maggior parte del<br />
tempo nel nido, mentre il maschio ha aumentato<br />
notevolmente il tempo trascorso su un posatoio<br />
nei pressi del sito di nidificazione.<br />
Il cibo è stato trasportato nel becco in piccole<br />
quantità e poi strappato in brandelli e portato becco<br />
a becco al giovane. Causa la notevole distanza<br />
di osservazione, non è stato possibile distinguere<br />
la tipologia di alimenti trasportati al nido durante<br />
il periodo riproduttivo.<br />
man mano che il giovane diventava più grande,<br />
gli adulti lasciavano all’interno del nido il cibo da<br />
loro trasportato, ed il giovane si nutriva da solo.<br />
Il tempo trascorso dagli adulti nel nido è diminuito<br />
rapidamente dopo la quarta-quinta settimana<br />
dalla schiusa. Da questo periodo in poi, uno degli<br />
adulti ha trascorso più tempo su posatoi nei pressi<br />
del nido. Dopo nove/dieci settimane dalla schiusa<br />
gli adulti hanno diminuito drasticamente gli apporti<br />
di cibo al giovane.<br />
In questo periodo il giovane è stato visto più volte<br />
rovistare nella lettiera e ingerire vecchi resti di<br />
cibo o di escrementi.<br />
5. INvOLO<br />
Nel 2001 l’involo del giovane è avvenuto tra il 23 e<br />
il 27 agosto, ma il nido è stato abbandonato definitivamente<br />
non prima del 10 settembre.<br />
Nel 2002 l’involo del giovane è avvenuto tra il 20 e<br />
il 22 agosto, ma il nido è stato abbandonato definitivamente<br />
non prima del 7 settembre.<br />
Nel 2003 l’involo del giovane è avvenuto tra il 12 e<br />
il 13 agosto, ma il nido è stato abbandonato definitivamente<br />
non prima del 5 settembre.<br />
Gli adulti hanno continuato ad alimentare il giovane<br />
per alcuni giorni dopo l’involo con apporti di<br />
cibo, che veniva lasciato nel nido. Nei giorni successivi<br />
all’involo, il giovane ha sostato spesso su<br />
alcuni posatoi in parete o ritornava al nido. Dopo<br />
circa quindici giorni è iniziata la migrazione verso<br />
i quartieri di svernamento.<br />
Le osservazioni delle coppie territoriali nella ZPS<br />
“Area delle gravine” dal 2004 al 2007.<br />
Nel triennio 2004-2007 nell’area delle Gravine il<br />
Capovaccaio non si è riprodotto. Nonostante ciò,<br />
ogni anno, ad eccezione del 2005, è stata osservata<br />
una coppia di individui frequentare le aree<br />
storiche di nidificazione per tutto il periodo riproduttivo.<br />
Nel 2004, nonostante sia stata accertata precocemente,<br />
sin dai primi giorni del mese di aprile, la<br />
presenza di una coppia di capovaccai nella zPssIC<br />
“area delle Gravine” e nonostante siano stati<br />
osservati diversi accoppiamenti, che si sono protratti<br />
sino alla metà di maggio, tardivi rispetto a<br />
quanto avvenuto nelle annate precedenti, la coppia<br />
non si è riprodotta. Inoltre, dopo il 16 maggio<br />
e sino alla partenza verso le zone di svernamento<br />
un solo individuo è stato osservato, quasi giornalmente,<br />
nell’area delle ultime nidificazioni.<br />
Dalle osservazioni durante i rituali del corteggiamento,<br />
sembrerebbe che almeno un individuo<br />
della coppia possa appartenere a quella che ha<br />
nidificato negli ultimi anni; tale ipotesi potrebbe<br />
essere dovuta al fatto che l’individuo in questione<br />
è più volte entrato nel nido utilizzato nel 2001 e<br />
nel 2002 ed ha, con rituale di corteggiamento, invitato<br />
il partner a seguirlo in tale cavità-nido. Probabilmente<br />
lo stesso individuo ha interagito, giornalmente,<br />
con il giovane Capovaccaio “Laerte”, nel<br />
frattempo immesso nella Gravina di Laterza con<br />
un’operazione di hacking fino al 22 agosto, data di<br />
inizio della loro migrazione.<br />
Nella primavera-estate 2005 nessun individuo di<br />
Capovaccaio adulto, subadulto o giovane è stato<br />
osservato nell’area zPs-sIC delle gravine. Di conseguenza<br />
i due capovaccai liberati con la tecnica<br />
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