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Untitled - RAPACI DELLE GRAVINE

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dell’hacking nel mese di agosto nella Gravina di<br />

Laterza, Alì e Turchino, non hanno interagito con<br />

alcun individuo di Capovaccaio durante il loro<br />

periodo di permanenza nell’Oasi LIPU Gravina di<br />

Laterza (23 agosto-7 settembre).<br />

Nel 2006, l’arrivo della coppia nella zPs-sIC “area<br />

delle Gravine” è stato tardivo, in quanto solo il 12<br />

maggio è stata osservata per la prima volta nel<br />

territorio in questione. sino alla fine del mese i<br />

due capovaccai hanno frequentato assiduamente<br />

un’area in cui è presente un carnaio, attivo dalla<br />

primavera 2004, e dove pascolano circa 200 vacche<br />

podoliche.<br />

La presenza della mandria di vacche podoliche,<br />

che ogni anno all’inizio dell’inverno si sposta dalle<br />

zone di Calvello (Pz) ai pascoli laertini, costituisce,<br />

come le osservazioni effettuate dimostreranno,<br />

un importante attrattiva trofica per i capovaccai<br />

che frequentano l’area delle gravine. Infatti, dal<br />

loro arrivo e sino al 30 maggio, la coppia si nutrirà,<br />

per gran parte, degli escrementi e di residui di placente<br />

delle stesse vacche. Il carnaio ha rappresentato<br />

nello stesso periodo un sito “interessante” per<br />

la coppia, che ha spesso sorvolato a bassa quota il<br />

carnaio. Quest’ultimo non ha costituito però una<br />

risorsa trofica da utilizzare da parte dei capovaccai,<br />

nonostante la contemporanea presenza nello<br />

stesso da parte di alcuni individui di Nibbio reale<br />

(Milvus milvus), Nibbio bruno (Milvus migrans) e<br />

Corvo imperiale (Corvus corax), nonché di numerose<br />

Gazze.<br />

Vitelli di mucche podoliche.<br />

N. CILLO<br />

Nello stesso periodo, benché sin da subito si è<br />

notato un solido legame nella coppia non è mai<br />

stato osservato alcun atteggiamento, comportamento,<br />

o parata riconducibile ad un tentativo di<br />

accoppiamento.<br />

Il 14 maggio alle 16,40 circa, per la prima volta<br />

dall’inizio delle ricerche, sono stati osservati quattro<br />

capovaccai contemporaneamente, con livrea<br />

da adulto, sorvolare insieme la zona del sito del<br />

carnaio. Questi ultimi hanno dato origine ad un<br />

carosello aereo, sino alle ore 17,15, poi si sono<br />

allontanati dalla zona di osservazione. Nei giorni<br />

successivi gli avvistamenti e le osservazioni sono<br />

divenute sempre meno frequenti ed hanno riguardato<br />

un solo esemplare adulto.<br />

Il 18 maggio, due esemplari con livrea da adulto<br />

sono stati osservati per l’ultima volta insieme, dalle<br />

7.15 alle 7.30 nella zona del sito del carnaio.<br />

Il 26, 27 e 28 maggio ed il 1° e 2 giugno un solo individuo<br />

è stato osservato, per pochi minuti, sempre<br />

nella stessa zona del sito del carnaio. Nel mese<br />

di giugno un altro individuo è stato osservato solo<br />

due volte: il 21 giugno nella gravina del varco (Laterza<br />

e Cillo com. pers.) e il 24 giugno nella zona<br />

del carnaio. Nei mesi successivi (luglio, agosto e<br />

settembre), l’attività di ricerca è continuata con<br />

una frequenza di almeno due giorni a settimana,<br />

ma non ha dato nessun esito positivo, e pertanto<br />

nessuna altra osservazione di Capovaccaio è stata<br />

registrata.<br />

Nell’estate 2006, è stata effettuata un’altra operazione<br />

di hacking che ha portato alla liberazione<br />

nell’Oasi LIPU Gravina di Laterza, due giovani capovaccai,<br />

Arianna e Barbara. Nonostante le osservazioni<br />

effettuate abbiano coperto tutti i giorni<br />

di permanenza in gravina dei giovani capovaccai<br />

(30 luglio-23 agosto), nessun individuo di Capovaccaio<br />

adulto o subadulto è stato mai osservato<br />

interagire con i giovani rilasciati.<br />

Nel 2007 il primo individuo viene avvistato nella<br />

zPs-sIC “area delle Gravine” il 20 aprile. L’osservazione<br />

è avvenuta in località “Castelluccio” sita<br />

nell’Oasi LIPU Gravina di Laterza, comprendente<br />

il sito del carnaio e i pascoli frequentati dalla mandria<br />

di vacche podoliche, presenti in zona già dal<br />

dicembre 2006.<br />

Il Capovaccaio, privo di elementi distintivi nel piumaggio<br />

utili ai fini del riconoscimento individuale,<br />

si è poi allontanato. Probabilmente, lo stesso individuo<br />

è ritornato negli stessi luoghi la mattina<br />

successiva in compagnia di un altro adulto, riconoscibile<br />

dal precedente perché privo della nona<br />

remigante secondaria sull’ala destra.<br />

I capovaccai sono rimasti nell’area descritta, compiendo<br />

numerosi sorvoli sul carnaio e sulla mandria<br />

di vacche podoliche. Nel pomeriggio della<br />

stessa giornata si sono allontanati per poi farvi ritorno<br />

poco prima del tramonto, scegliendo come<br />

dormitorio una cavità in parete nella Gravina di<br />

Laterza.<br />

Nei giorni successivi e sino al 3 maggio, i capovaccai<br />

hanno trascorso gran parte delle ore diurne in<br />

un’area ben circoscritta, comprendente il sito del<br />

carnaio e i pascoli occupati dalla mandria di vacche<br />

podoliche. si sono alimentati degli escrementi<br />

delle vacche e in alcune occasioni hanno approfittato<br />

dei resti di placente. Circa un’ora prima del<br />

tramonto si ritirano sempre nella stessa cavità in<br />

parete. In questo periodo la fonte trofica messa a<br />

loro disposizione nel sito del carnaio non è stata<br />

utilizzata, anche se ripetuti sono stati i sorvoli effettuati<br />

a bassa quota.<br />

Nei giorni seguenti e sino all’11 maggio, i due<br />

individui hanno frequentato nelle ore antimeridiane<br />

un’altra area della gravina posta più a sud,<br />

corrispondente ad un’ansa della gravina già sito<br />

delle ultime nidificazioni note. Nel tardo pomeriggio<br />

sono tornati sempre nell’area dove è presente<br />

il carnaio, preferendo come dormitorio sempre la<br />

stessa cavità in parete.<br />

Dal 12 maggio i due capovaccai hanno cambiato<br />

ulteriormente le loro abitudini, in quanto non solo<br />

non sono ritornati al loro dormitorio, utilizzato<br />

per 20 giorni consecutivi, ma hanno frequentato<br />

sempre meno l’area a pascolo e il sito del carnaio.<br />

si è assistito dunque ad un progressivo allargamento<br />

dell’area di loro interesse, spingendosi<br />

La coppia in volo, mentre sorvola il territorio dell’oasi di Laterza.<br />

probabilmente sin quasi a Ginosa (osservati in alimentazione<br />

su resti di cane sul bordo della strada<br />

provinciale Laterza-Ginosa) e sulla provinciale<br />

Laterza-Gioia del Colle. e’ probabile, infine, che un<br />

soggetto anche se non è stato possibile avere altre<br />

conferme, si sia spinto sino a Taranto (osservazione<br />

del sig. Teodoro Dura del 30 giugno).<br />

Da segnalare il passaggio, nell’area di studio, nei<br />

giorni 10 e 11 maggio, di un sub-adulto probabilmente<br />

del Iv° anno, che ha interagito con la coppia,<br />

sia in volo che posato. alle 7.30 dell’ 11 maggio<br />

il sub-adulto si è alzato in volo e sfruttando le<br />

termiche si è allontanato in direzione nord-ovest.<br />

In data 4 luglio, l’osservazione contemporanea di<br />

due individui nella Gravina di matera, da parte del<br />

sig. matteo visceglia, e l’osservazione di due altri<br />

individui nella Gravina di Laterza (Giacoia), hanno<br />

reso possibile accertare nell’area delle gravine<br />

compresa tra matera e Taranto, non essendoci state<br />

altre segnalazioni o avvistamenti, la presenza di<br />

due coppie territoriali.<br />

In tutto il periodo di permanenza della coppia dal<br />

20 aprile al 24 agosto, benché sin da subito si è<br />

notato un solido legame che si manifestava anche<br />

nella costante e assidua collaborazione nel reperire<br />

le risorse trofiche, nell’esplorare il territorio<br />

e nella scelta del dormitorio comune, non è mai<br />

stato osservato alcun atteggiamento, comportamento,<br />

o parata riconducibile ad un tentativo<br />

di accoppiamento. Non è stato registrato alcun<br />

elemento di disturbo, né alcun comportamento<br />

della coppia che potesse far supporre ad alcuna<br />

causa esterna quale motivo della non riproduzio-<br />

24 25<br />

v. GIaCOIa

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