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Untitled - RAPACI DELLE GRAVINE

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Un giovane Biancone, nei pressi del nido dopo l’involo.<br />

La distanza e la durata delle osservazioni hanno<br />

impedito di distinguere il sesso degli adulti sulla<br />

base di differenze morfologiche e di piumaggio,<br />

mentre la distinzione è stata dedotta dal compor-<br />

tamento dei due adulti durante la cova e l’alleva-<br />

mento. È, infatti, molto probabile, ma non certo,<br />

che l’individuo in cova o presente nel nido per<br />

accudire il pullo fosse la femmina e l’individuo os-<br />

servato nel trasporto di prede al nido fosse il ma-<br />

schio. L’identificazione del giovane ormai pronto<br />

all’involo o durante le settimane successive è in-<br />

vece stata possibile osservando sia il compor-<br />

tamento, sia alcuni particolari nella colorazione<br />

del piumaggio. Il giovane, meno diffidente degli<br />

adulti, si è lasciato spesso osservare su posatoi nei<br />

pressi del nido o in brevi voli ed era riconoscibile<br />

grazie al colore visibilmente più chiaro e fulvo di<br />

gola e petto.<br />

Nel periodo che precede la deposizione, gli avvi-<br />

stamenti sono stati abbastanza frequenti, mentre<br />

durante tutto il periodo della cova, l’impegno dei<br />

Bianconi nel passare inosservati ha raggiunto i<br />

massimi livelli. Anche dopo la schiusa, questi ra-<br />

paci hanno manifestato estrema prudenza prima<br />

di dirigersi al nido.<br />

Laddove è stato possibile compiere osservazioni<br />

presso i nidi, è stata rilevata l’assidua presenza<br />

della femmina durante le prime quattro-cinque<br />

settimane dopo la schiusa.<br />

Molto raramente sono state osservate interazioni<br />

di Bianconi con altre specie di uccelli nidificanti<br />

nella stessa gravina. La specie non ha mai intera-<br />

gito con Sparviere (Accipiter nisus) o Gheppio (Fal-<br />

co tinnunculus), nidificanti anche a poche decine<br />

di metri, risultando molto tollerante anche nei<br />

confronti di Nibbio reale (Milvus milvus) e Nibbio<br />

bruno (Milvus migrans), nidificanti a meno di 300<br />

m. È stata osservata invece una maggiore intera-<br />

zione con Corvo imperiale (Corvus corax) e Cor-<br />

nacchia grigia (Corvus cornix). Ad esempio, è stata<br />

osservata una coppia di Corvi imperiali nel tenta-<br />

tivo, poi fallito, di sottrarre al Biancone diretto al<br />

nido il serpente trasportato nel becco. In un altro<br />

episodio, sono state invece tre Cornacchie grigie<br />

N. CILLO<br />

ad infastidire con ripetuti attacchi un Biancone<br />

diretto al nido. Non si può escludere che i Corvidi<br />

abbiano contribuito, addirittura con la predazio-<br />

ne dell’uovo, al fallimento di due nidificazioni (sito<br />

1 nel 2005, sito 3 nel 2007).<br />

Conclusioni<br />

Il monitoraggio del Biancone nidificante nell’area<br />

di studio ha prodotto risultati piuttosto sconfor-<br />

tanti, sia per la bassissima densità rilevata, sia per<br />

lo scarso successo riproduttivo.<br />

Considerando l’estensione delle aree trofiche ido-<br />

nee e dell’habitat riproduttivo adatto, sorprende<br />

la presenza di sole due coppie in siti distanti più di<br />

20 km. Non si può però trascurare che la densità<br />

di questa specie risulta minore lungo il versante<br />

orientale della penisola italiana rispetto al versan-<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

te tirrenico (Brichetti & Fracasso, 2003) .<br />

Per quanto riguarda le cause che avrebbero porta-<br />

to allo scarso successo riproduttivo (soltanto due<br />

nidificazioni certamente concluse con successo<br />

sulle sei seguite in quattro anni), non è possibile<br />

fornire ipotesi plausibili. Le aree trofiche non sono<br />

certo povere di prede e i siti di nidificazione moni-<br />

torati presentano un grado di disturbo antropico<br />

molto basso. L’unica fonte di disturbo che merita<br />

di essere citata è stata rilevata presso il sito 2, dove<br />

nel maggio del 2004 due elicotteri della Marina<br />

Militare hanno sorvolato ripetutamente la gravi-<br />

na, sostando sospesi a pochi metri in diversi punti,<br />

anche in corrispondenza del nido di Biancone.<br />

Infine, non si può escludere l’ipotesi che Cornac-<br />

chia grigia o Corvo imperiale abbiano potuto con-<br />

tribuire al fallimento di alcune nidificazioni.<br />

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