fascicolo didattico (documento pdf (3,92 Mb) - Teatro Regio di Torino
fascicolo didattico (documento pdf (3,92 Mb) - Teatro Regio di Torino
fascicolo didattico (documento pdf (3,92 Mb) - Teatro Regio di Torino
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
LE MILLE E UNA CENERENTOLA<br />
A cura <strong>di</strong> Luciana Pasino e Pompeo Vagliani - Fondazione Tancre<strong>di</strong> <strong>di</strong> Barolo<br />
La popolarità<br />
Cenerentola è probabilmente la più popolare <strong>di</strong> tutte le fi abe. La si trova in raccolte<br />
provenienti da ogni parte d’Europa, in Asia, in nord Africa, in Australia, nell’America del<br />
nord e del sud. Uno sguardo sommario alle indagini <strong>di</strong> cui è stata oggetto ce ne rivela<br />
oltre settecento versioni, che aumentano ancora se compren<strong>di</strong>amo sotto questo titolo le<br />
fi abe affi ni <strong>di</strong> Pelle d’asino e Bene come il sale, che nel loro insieme costituiscono un vero<br />
e proprio “Ciclo <strong>di</strong> Cenerentola o della fanciulla perseguitata”, e se teniamo conto delle<br />
versioni al maschile, quelle che hanno per protagonista un Cenerentolo o un Ceneraccio<br />
<strong>di</strong>sprezzato dal padre e dai fratelli maggiori<br />
e uso trascorrere le sue giornate tra le<br />
ceneri del focolare (almeno tre nella sola<br />
raccolta norvegese <strong>di</strong> Peter Asbjørnsen).<br />
Oltre che la più raccontata, Cenerentola<br />
sembra essere anche la più stu<strong>di</strong>ata e riscritta<br />
delle novelline popolari. A farne oggetto<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sono stati, fi n dall’Ottocento,<br />
etnologi e indologi, psicanalisti e sociologi,<br />
semiologi e naturalmente folcloristi,<br />
o meglio folcloriste perché i maggiori stu<strong>di</strong>osi<br />
<strong>di</strong> Cenerentola – l’inglese Marian Roalfe<br />
Cox e la svedese Anna Birgitta Rooth<br />
– sono guarda caso donne. A rileggerla e a<br />
riscriverla ci hanno pensato il teatro, il cinema<br />
e la letteratura, un numero <strong>di</strong> volte<br />
pressoché infi nito (in un solo anno, molto<br />
vicino a quello della Cenerentola rossiniana,<br />
un catalogo francese delle composizioni<br />
teatrali più o meno integralmente ispirate<br />
al racconto ne registra ben do<strong>di</strong>ci!). Ma è<br />
nell’ambito della letteratura per l’infanzia<br />
che la fi aba è <strong>di</strong>ventata un mito, consacrato<br />
dal cartone <strong>di</strong>sneyano, che ha esercitato<br />
e continua ad esercitare il suo fascino su<br />
generazioni <strong>di</strong> giovani lettori. Un fascino a<br />
livello conscio, perché parla <strong>di</strong> desideri che si avverano, <strong>di</strong> umili che vengono esaltati, <strong>di</strong><br />
virtù ricompensata e <strong>di</strong> malvagità punita, ma anche un fascino a livello inconscio perché,<br />
come ci ha insegnato Bettelheim, questa fi aba rappresenta tensioni legate ai rapporti<br />
familiari e risveglia nel bambino le emozioni connesse con il senso <strong>di</strong> colpa e<strong>di</strong>pico e con i<br />
sentimenti <strong>di</strong> rivalità fraterna ma nello stesso tempo lo aiuta ad accettarli come un fatto<br />
abbastanza comune e quin<strong>di</strong> a vincerli e a superarli.<br />
Una trama con tante varianti<br />
Nella quasi totalità dei casi, la Cenerentola proposta al pubblico infantile adotta, oppure<br />
adatta, una delle due versioni classiche della fi aba (Perrault, Grimm) che valorizzano<br />
motivi della trama <strong>di</strong>versamente presenti nella tra<strong>di</strong>zione orale e scritta.<br />
14