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SACCOLONGO E CRÈOLA: STORIA ED ARTE - Comune di ...

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<strong>SACCOLONGO</strong> E I SUOI MONUMENTI<br />

Saccolongo e Crèola: Storia ed Arte<br />

Ma ripren<strong>di</strong>amo il nostro itinerario culturale. All’inizio del paese, dopo aver superato<br />

il capitello della Madonna che ricorda i Caduti per la patria, si estende a sud della<br />

via Scapacchiò est la zona industriale. Da segnalare la storica Ditta Colbachini che<br />

ha perpetuato la tra<strong>di</strong>zione campanaria: dal 1745 si è specializzata nella fusione<br />

<strong>di</strong> campane e nel 1898 papa Leone XIII concesse alla Ditta il titolo <strong>di</strong> “Fonderia<br />

pontifi cia”.<br />

Più avanti si intravedono sulla destra le “COLOMBARE”, caratteristica costruzione<br />

rurale, chiamata così perché le due torri (“Torresoni”) ai lati servivano alla ni<strong>di</strong>fi cazione<br />

dei colombi oltre che fungere da granaio.<br />

E<strong>di</strong>fi cio dalla composizione architettonica rigorosamente simmetrica, denota una<br />

purezza <strong>di</strong> linee e <strong>di</strong> elementi decorativi del tardo Rinascimento, anche se un po’<br />

alterata da una recente ristrutturazione. L’arco centrale d’ ingresso è bugnato e<br />

sormontato da due lesene (1) che si elevano fi no al cornicione superiore; le due torri<br />

conferiscono al corpo centrale un alleggerimento verticale <strong>di</strong> una certa eleganza (2).<br />

Nel 1721 era proprietaria la famiglia Contarini; 50 anni dopo i Capo<strong>di</strong>lista.<br />

Immersa tra il verde si scorge più avanti, un pò addentro sulla destra, la MASSERIA ex<br />

Schiavo, restaurata e<br />

perfetta nella sua struttura<br />

architettonica, col suo<br />

ampio portico a sei arcate<br />

maggiori e tre minori: tipico<br />

esempio <strong>di</strong> casa agricola<br />

risale alla fi ne del ‘500.<br />

Proseguendo sempre sulla<br />

destra, troviamo la villa DE<br />

BESI (3) fi ancheggiata da<br />

un parco <strong>di</strong> alberi secolari<br />

e collegata, attraverso un<br />

Masseria del’500 (oggi Ristorante)<br />

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