12 Esse si trovarono, durante quella eroica missione, dove <strong>in</strong>fieriva la battaglia, ma ne uscirono illese, secondo il vatic<strong>in</strong>io del Santo Padre. Suor Celeste Mattioli, “Mamma Celeste”- come la chiamano i modenesi, nella storia dell’Ist<strong>it</strong>uto, è legata alla III guerra di <strong>in</strong>dipendenza durante la quale ella fu per i soldati che <strong>in</strong>contrò sul suo camm<strong>in</strong>o, un “vero angelo”: così la def<strong>in</strong>ivano gli <strong>in</strong>numerevoli beneficati quando già il 1866 era molto lontano nel tempo. Alla morte di “Mamma Celeste” sul suo feretro sc<strong>in</strong>tillavano tre medaglie al valore: una l’aveva mer<strong>it</strong>ata nel 1855, quando <strong>in</strong>fieriva a Modena il colera; ella si r<strong>in</strong>chiuse nel lazzaretto per assistervi i colerosi che tutti sfuggivano; l’altra, le era stata confer<strong>it</strong>a per l’opera prodigiosa svolta a Rovigo nel 1866 soccorrendo i soldati trovati sul campo di Custoza; la terza ricordava il suo <strong>in</strong>comparabile spir<strong>it</strong>o di sacrificio e d’amore per gli ammalati durante i 64 anni di v<strong>it</strong>a ospedaliera. 1 La storia della Congregazione delle <strong>Suore</strong> della Car<strong>it</strong>à può seguire la rassegna delle Religiose la cui opera è strettamente collegata con gli eventi del Risorgimento <strong>it</strong>aliano, f<strong>in</strong>o a Roma, f<strong>in</strong>o, cioè all’episodio di Porta Pia. Si può facilmente immag<strong>in</strong>are quali fossero i timori, le ansie, la trepidazione delle anime religiose per il Santo Vegliardo del Vaticano durante lo svolgersi del dramma che si concluse il 20 settembre 1870. Il giorno stesso <strong>in</strong> cui i bersaglieri di Raffaele Cadorna entrarono <strong>in</strong> Roma, la Luogotenenza Mil<strong>it</strong>are del corpo di occupazione ord<strong>in</strong>ava che un gruppo di <strong>Suore</strong> dell’Ospedale “Santo Spir<strong>it</strong>o”di Roma, si trasferisse sul Gianicolo per assistere i fer<strong>it</strong>i dell’eserc<strong>it</strong>o <strong>it</strong>aliano raccolti <strong>in</strong> un improvvisato ospedale di guerra. Tra le <strong>Suore</strong> scelte ve ne era una giovanissima, Suor Loreta Marcoz, dal portamento dign<strong>it</strong>oso e signorile, dallo sguardo tutto v<strong>it</strong>a che <strong>in</strong>dicava fermezza e coraggio. Era stata compagna d’<strong>in</strong>fanzia di Margher<strong>it</strong>a di Savoia e di Tommaso, Duca di Genova. Fra poco – forse pensava mentre saliva al Gianicolo – mi sarà facile rivedere i miei compagni di gioco! Ma a quale prezzo ! Il Papa ?! Il gran da fare e il trambusto che segue all’occupazione mil<strong>it</strong>are di una c<strong>it</strong>tà, la distolsero dalle sue valutazioni personali. Quello che seguì lo sappiamo dai ricordi che più tardi nell’Ospedale della “ Consolazione”, spesso divenivano racconti vivaci <strong>in</strong> cui riprendevano v<strong>it</strong>a i dettagli dei reggimenti condotti all’assalto, il numero dei cannoni, i nomi degli ufficiali, le fasi del combattimento… “La Veterana” la chiamavano scherzosamente e affettuosamente alla “Consolazione”. “Sono venuta a far vis<strong>it</strong>a alla mia amica” – diceva <strong>in</strong>vece - la gentile e regale Margher<strong>it</strong>a di Savoia, quando compariva, senza preavviso, alla port<strong>in</strong>eria della Casa Madre. Con le poche <strong>Suore</strong> ricordate moltissime altre Religiose si prodigarono generosamente nell’umiltà, nel sacrificio, nell’amore dei fratelli che morivano o che soffrivano per l’Italia. 1 LA DONNA NELLA BENEFICENZA ITALIANA – TORINO 1909 - VOLUME III, PAG. 124
13 Il contributo della car<strong>it</strong>à che sana o lenisce le piaghe del soldato della Patria è degno di stare sul piano degli alti valori morali che portano al raggiungimento dell’un<strong>it</strong>à 1 1 LA DONNA NELLA BENEFICENZA ITALIANA – TORINO 1909 - VOLUME III, PAG. 124 A NOSTRA STELLA – ANNO VII, PAG 145/150 – SUOR RAFFAELLA PERUGINI - ARMADIO 4 – 4.3