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Suore in PRIMA LINEA? - Santannavallecrosia.it

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38<br />

20 dicembre Il giorno 20 dicembre si fa il carico dei fer<strong>it</strong>i; i treni-ospedale sono quattro<br />

e si parte per Monaco di Baviera. Due fer<strong>it</strong>i gravi si è costretti a farli<br />

scendere all’Ospedale di Caserta. Il viaggio, questa volta, è lungo e<br />

disastroso; alla terza notte il freddo <strong>in</strong>tenso. Ha congelato i tubi di<br />

riscaldamento e i fer<strong>it</strong>i si lamentano. Fortunatamente siamo <strong>in</strong> terr<strong>it</strong>orio<br />

tedesco, perciò la colpa non è degli <strong>it</strong>aliani, che fanno economia di<br />

carbone.<br />

F<strong>in</strong>almente si scaricano i fer<strong>it</strong>i gravi ad Ottiglia e i leggeri ad Augusta. Si<br />

sperava di passare il S. Natale <strong>in</strong> Italia, <strong>in</strong>vece non ci venne dato il via che<br />

alle ore 8 del giorno stesso, così che un Giorno così caro al cuore di ogni<br />

cattolico lo passammo <strong>in</strong> corsa attraverso la Baviera.<br />

L’unica soddisfazione fu la S. Messa di Mezzanotte e la S. Comunione di<br />

tutti gli appartenenti all’un<strong>it</strong>à.<br />

Anche il pranzo di quel giorno fu più che mai ridotto ed i mil<strong>it</strong>i non ebbero<br />

altra soddisfazione che qualche pacchetto di sigarette regalate da una<br />

signora. Arrivati al Brennero, telefonai all’Ospedale Mil<strong>it</strong>are di Bolzano;<br />

Suor Natalia si trovò alla stazione e portò un po’ di allegria. Eravamo<br />

proprio come nella grotta di Betlemme, perché, non avendo ancora<br />

cambiato gli accumulatori, si era al buio completo.<br />

26 dicembre Si arrivò a Roma la sera del 26 dicembre; all’<strong>in</strong>domani facemmo una<br />

scappat<strong>in</strong>a a Casa Madre, perché si credeva di dover partire di nuovo,<br />

<strong>in</strong>vece venne Capodanno, passò l’Epifania, senza nessun avviso.<br />

Si partì poi per S. Spir<strong>it</strong>o di Bari <strong>in</strong> attesa della nave, ma sul più bello si<br />

ricevette l’ord<strong>in</strong>e di cambiare base e di trasferirci a Fiume. Si lascia S.<br />

Spir<strong>it</strong>o con un po’ di r<strong>in</strong>crescimento e con tanta nostalgia per i bei rosai <strong>in</strong><br />

piena fior<strong>it</strong>ura.<br />

Arrivati a S. Pietro del Carso e, dovendo il treno-ospedale fare delle<br />

manovre, l’<strong>in</strong>terprete volle scendere, ma, essendo l’una di notte, mise un<br />

piede <strong>in</strong> fallo e cadde tra il piano caricatore e il treno, riportando la<br />

frattura di alcune costole, una lesione al polmone e la deviazione della<br />

colonna vertebrale. Gli si prestano immediatamente le cure del caso e,<br />

appena a Fiume, si passa il fer<strong>it</strong>o all’Ospedale Mil<strong>it</strong>are. Il posto dest<strong>in</strong>atoci<br />

è Giordani, ma il freddo è tanto <strong>in</strong>tenso da non poter resistere e si ottiene di<br />

far r<strong>it</strong>orno a Fiume.

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