Suore in PRIMA LINEA? - Santannavallecrosia.it
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Nel carcere serpeggia un senso di sbigottimento, molti piangono, solo Franz<br />
sghignazza compiaciuto : ora, pagherà per sempre!<br />
Con l’aiuto degli “Appunti” di Sr. Enrichetta ricostruiamo qualche dato preciso:” Mi si accusava di<br />
spionaggio e di <strong>in</strong>tesa col nemico per mezzo di biglietti cifrati…Dissi che la mia <strong>in</strong>tenzione era<br />
quella di compiere un atto di pietà. Ma non mi si volle credere. Ai loro occhi io apparivo come una<br />
trad<strong>it</strong>rice della patria, una spia. Per tradimento e spionaggio viene comm<strong>in</strong>ata la pena di morte,<br />
cioè la fucilazione…..Cercai di salvare le altre persone co<strong>in</strong>volte: erano mamme, addossandomi<br />
tutta la colpa, ma non ci riuscii…..Mi rilasciarono il famoso cartell<strong>in</strong>o col N. 3209 e il segno<br />
convenzionale dell’isolamento V”.<br />
“Mi r<strong>it</strong>rovai <strong>in</strong> una cella buia, sola, smarr<strong>it</strong>a, col cuore che pareva sul punto di scoppiare….Lo<br />
sgomento, il fetore, la mancanza d’aria congiuravano <strong>in</strong>sieme per abbattermi….Un’<strong>in</strong>vocazione<br />
alla Madonna mi diede la forza di cui abbisognavo. Quelli, avrebbero potuto piombare lì<br />
all’improvviso e compiere la perquisizione che mi era stata risparmiata al momento<br />
dell’arresto…In tutta fretta mi misi a sbriciolare m<strong>in</strong>uziosamente il pacchetto di scr<strong>it</strong>ti che portavo<br />
nella pettor<strong>in</strong>a del vest<strong>it</strong>o. Erano comunicazioni varie di detenuti e parenti (domande e risposte),<br />
richieste di <strong>in</strong>formazioni da parte dei Com<strong>it</strong>ati…Poi <strong>in</strong>filavo il tutto <strong>in</strong> un buco che dava su un<br />
corridoio cieco.”.<br />
Ad un tratto vengo scossa da uno stridore di chiavi, uno sbatacchiare di porte…Un giro di chiavi,<br />
un colpo di catenaccio e la mia porta si spalancò. Il cuore mi saltò <strong>in</strong> gola.<br />
Era Manfred<strong>in</strong>i. Le Consorelle avevano perorato la mia causa ed egli, per ord<strong>in</strong>e del cap<strong>it</strong>ano,<br />
veniva a togliermi di là per passarmi al Raggio Isolamento, vigilati speciali, cella n. 49: una cella<br />
squallida, ma pul<strong>it</strong>a, al primo piano, <strong>in</strong> cui filtrava un po’ di luce. Sub<strong>it</strong>o, dietro di me, entrò<br />
Amatore, il magazz<strong>in</strong>iere, aiutato da un detenuto. Mi portava il materasso, il cusc<strong>in</strong>o, le lenzuola e<br />
la coperta che, con molta destrezza, era riusc<strong>it</strong>o a farsi consegnare al magazz<strong>in</strong>o femm<strong>in</strong>ile, cioè<br />
dalle <strong>Suore</strong>, perché fossero pul<strong>it</strong>i.”<br />
Anche Manfred<strong>in</strong>i, lo sbirro, il venduto, ha un momento di uman<strong>it</strong>à e, prima di chiudere la<br />
porta, chiede alla povera Suora se le occorre qualcosa e se deve dire “qualcosa” alle sue <strong>Suore</strong>: Sr.<br />
Enrichetta lo prega di portarle il libro delle preghiere e lo r<strong>in</strong>grazia.<br />
R<strong>in</strong>chiusa nella cella n. 49 Sr. Enrichetta, pur attanagliata dall’angoscia, non può fare a meno di<br />
preoccuparsi dei guai altrui , pensa alle altre due mamme che sono state <strong>in</strong>carcerate con lei, per lo<br />
stesso motivo e prega anche per loro.<br />
“La preghiera e la med<strong>it</strong>azione divennero la mia unica occupazione, la mia forza nella prigionia.<br />
A mezzanotte venne Manfred<strong>in</strong>i a portarmi il libro delle preghiere che avevo chiesto, <strong>in</strong>sieme ai<br />
saluti delle suore e ad un vasetto di frutta cotta…”<br />
Intanto le <strong>Suore</strong> avevano <strong>in</strong>formato dell’arresto S. E il Card<strong>in</strong>al Schuster e si erano rivolte al<br />
Comando Germanico.<br />
“Il quarto giorno, verso le tredici, venne un agente ad annunciarmi con molta premura che mi era<br />
stato accordato il permesso di scendere nel cortiletto a prendere un po’ d’aria. Lo r<strong>in</strong>graziai ma<br />
dissi che r<strong>in</strong>unciavo. Quello mi pregò di andarvi perché le mie consorelle si sarebbero affacciate al<br />
f<strong>in</strong>estrone della sezione <strong>it</strong>aliana che stava proprio di fronte al passeggio per vedermi.<br />
Dovetti accondiscendere, benché la cosa mi sembrasse pericolosa…”<br />
Ma tutto era stato predisposto e le <strong>Suore</strong> , nascoste dietro i f<strong>in</strong>estroni , le fecero capire che era stata<br />
avvisata la Superiora prov<strong>in</strong>ciale e che il Card<strong>in</strong>ale si dava da fare presso il Comando Tedesco.