Suore in PRIMA LINEA? - Santannavallecrosia.it
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SUORE SUL FRONTE DELLA … CARITA’<br />
NEL PERIODO DELLA RESISTENZA (1943 – 1945)<br />
Sono tante le <strong>Suore</strong> della Car<strong>it</strong>à che hanno dato il loro sovente eroico contributo alla storia<br />
della Resistenza. Molte di esse si trovarono a vivere <strong>in</strong> condizioni estremamente difficili:<br />
razionamento alimentare, bombardamenti, sfollamenti, requisizioni delle proprie case, <strong>in</strong>vasioni più<br />
o meno pacifiche di uom<strong>in</strong>i armati … e tutto questo sempre con la responsabil<strong>it</strong>à delle persone che<br />
vivevano loro accanto: vecchi, bamb<strong>in</strong>i, ammalati, orfani, alienati mentali; quando i traumi non<br />
furono fisici, furono certamente psicologici...<br />
Suor Clotilde Scanal<strong>in</strong>o che ha trascorso gran parte della sua v<strong>it</strong>a tra le “Dimesse dell’Ospedale<br />
Psichiatrico di Tor<strong>in</strong>o” ci permette di fare una ricostruzione della v<strong>it</strong>a della Comun<strong>it</strong>à <strong>in</strong> anni di<br />
guerra e dopoguerra.<br />
Addetta sempre alla cuc<strong>in</strong>a, descrive i paurosi bombardamenti nelle notti del novembre<br />
1942, le precip<strong>it</strong>ose discese al rifugio e lo sfollamento a Caramagna (CN), presso gli ampi locali<br />
della parrocchia di S. Maria, già sede di un’abbazia benedett<strong>in</strong>a.<br />
Dalla cuc<strong>in</strong>a, Sr. Clotilde usciva periodicamente per accompagnare, su di un carretto, o<br />
anche percorrendo a piedi più di c<strong>in</strong>que chilometri, i gruppetti delle Ricoverate che avevano<br />
bisogno di cure specialistiche, al Manicomio di RACCONIGI (CN), superando le <strong>in</strong>sidie della<br />
guerra civile.<br />
E con lo stesso carretto andava per le campagne <strong>in</strong> cerca di uova o di pane per le sue ammalate …<br />
Poi nel ’45 quando f<strong>in</strong>almente le ammalate torneranno a Tor<strong>in</strong>o, troveranno i loro locali devastati,<br />
usati per vari mesi come sale da ballo.<br />
A TORINO le <strong>Suore</strong> della Car<strong>it</strong>à dirigono una “Casa Protezione della Giovane”,<br />
ebbene “La v<strong>it</strong>a di disagi e di sacrifici condotta durante la guerra per tenere <strong>in</strong> attiv<strong>it</strong>à la Casa –<br />
racconta una di loro – la conosce solo il Signore. Si sfollava la notte a Casellette ( un paese dei<br />
d<strong>in</strong>torni ) e si rientrava al matt<strong>in</strong>o a Tor<strong>in</strong>o per assistere le ragazze e metterle <strong>in</strong> salvo..”<br />
Nel 1943 questa Comun<strong>it</strong>à ebbe il grande dolore di vedersi trasc<strong>in</strong>ata via, con forza brutale<br />
dai nazi-fascisti, l’ottima Superiora Suor Maria Letizia Amisano, la quale dovette rimanere quasi<br />
tre mesi <strong>in</strong> carcere e un mese <strong>in</strong> contumacia, nell’OSPEDALE MAURIZIANO di TORINO,<br />
senza il conforto di una vis<strong>it</strong>a, né di una parola da parte delle Superiore, che erano resp<strong>in</strong>te ogni<br />
volta che si presentavano.<br />
La poveretta era segregata da tutti e da tutto, <strong>in</strong> carcere, <strong>in</strong> una cella di punizione, sempre vigilata<br />
da una guardia, perquis<strong>it</strong>a e m<strong>in</strong>acciata con un m<strong>it</strong>ra.<br />
Sua grave colpa era stata quella di aver accettato dal Parroco della sede di sfollamento di<br />
Casellette (TO), alcuni <strong>in</strong>dumenti di Inglesi da far ripulire e rammendare da una donna di servizio<br />
addetta all’Opera.<br />
Inoltre essa aveva dato osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à a due Ebrei, tenendoli <strong>in</strong> casa nascosti per un mese e mezzo.<br />
Scoperta la cosa, la Suora dovette subire un vero calvario: la prelevarono dalla Casa,<br />
improvvisamente, costr<strong>in</strong>gendola, <strong>in</strong> modo villano, a salire su un carrozzone, tra le beffe e gli <strong>in</strong>sulti<br />
di monelli, appos<strong>it</strong>amente radunati.<br />
Fu arrestata <strong>in</strong> febbraio e f<strong>in</strong>almente lasciata libera a f<strong>in</strong>e aprile: solo il Signore, con il suo sguardo<br />
onnisciente, può enumerare i dolori di quest’ero<strong>in</strong>a della car<strong>it</strong>à, degna figlia di S. Giovanna Antida.