Suore in PRIMA LINEA? - Santannavallecrosia.it
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3<br />
INTRODUZIONE<br />
Duecento anni di storia ci hanno f<strong>in</strong> qui dimostrato che le <strong>Suore</strong> della Car<strong>it</strong>à sono state<br />
sempre pronte a rispondere agli appelli della Chiesa, attente ai segni dei tempi e disposte, nei<br />
momenti cruciali del Paese, ad accorrere, nei modi e con i mezzi più svariati, <strong>in</strong> soccorso dei malati<br />
e dei fer<strong>it</strong>i, nel nome di quella Car<strong>it</strong>à che non conosce lim<strong>it</strong>i e conf<strong>in</strong>i, perché risponde ad un<br />
preciso comando del Vangelo di Gesù Cristo.<br />
Sono state:<br />
- presenti negli Ospedali da Campo nelle Guerre del Risorgimento Italiano<br />
( nella sola I Guerra d’Indipendenza sono morte ben 68 <strong>Suore</strong> della Car<strong>it</strong>à !)<br />
- Pronte a passare e ripassare il mare, pieno di <strong>in</strong>sidie, sulle navi, tra Napoli e Tripoli,<br />
nel 1912, per raccogliere i fer<strong>it</strong>i.<br />
- Presenti negli Ospedali Mil<strong>it</strong>ari durante la I guerra mondiale del 1915-’18.<br />
- Disposte a salire sui treni-ospedale per accogliere e curare i soldati fer<strong>it</strong>i della II guerra<br />
mondiale (1940- ’45).<br />
- Ingegnose nel proteggere e salvare, a f<strong>in</strong>e guerra, anche a costo della loro v<strong>it</strong>a, Ebrei,<br />
partigiani e persone <strong>in</strong>nocenti dest<strong>in</strong>ate ai campi di concentramento nazisti e, qu<strong>in</strong>di,<br />
alla morte.<br />
“Nei libri di Storia contemporanea le suore non esistono. Né sono c<strong>it</strong>ate nei testi più<br />
specifici dedicati alla seconda guerra mondiale e alla Resistenza. E’ s<strong>in</strong>golare che <strong>in</strong> molti casi si<br />
ricord<strong>in</strong>o operazioni di salvataggio di Ebrei o di persegu<strong>it</strong>ati pol<strong>it</strong>ici, <strong>in</strong>dicando con nome e<br />
cognome il prete o i laici che compirono tali atti di eroismo, e viceversa ci si lim<strong>it</strong>i di passaggio a<br />
ricordare che essi ebbero l’appoggio di suore: di queste nessun nome, perf<strong>in</strong>o nessuna <strong>in</strong>dicazione<br />
dell’Ist<strong>it</strong>uto religioso di appartenenza”.<br />
1<br />
“ Ricordare il ruolo di molte suore è allora un modo per contribuire a che la ver<strong>it</strong>à della<br />
Resistenza emerga <strong>in</strong> tutta la sua pienezza”. 2<br />
Il dolore e la car<strong>it</strong>à non hanno “bandiere”: quando un fratello soffre, un “Buon Samar<strong>it</strong>ano” deve<br />
correre <strong>in</strong> suo aiuto … e questo le <strong>Suore</strong> della Car<strong>it</strong>à lo hanno imparato anche dalla loro Fondatrice!<br />
1 GIORGIO VECCHIO “ LE SUORE E LA RESISTENZA” ED. AMBROSIANEUM MILANO 2010 pag. 11<br />
2 GIORGIO VECCHIO “ LE SUORE E LA RESISTENZA” ED. AMBROSIANEUM MILANO 2010 pag.7